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Dove vivono i sogni – Muoversi a Disneyland – Parte 12

Ancora a Fantasyland, per esplorarne il versante nord-orientale, tra rilassanti crociere, incontri magici e treni che sfrecciano!

Vi ricordiamo che la rubrica è a cura del nostro Lorenzo Dottorini, con la collaborazione speciale di Andrea Bonucci

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Dall’Inghilterra alla Francia, passando più di una volta per l’Italia, esplorando i sogni di un geniale americano grazie ai quali ha reso possibile alle genti di tutto il mondo di fantasticare, immaginare e varcare il magico confine della fantasia: questo è in pochissime frasi il modo migliore per descrivere la nostra esperienza a Fantasyland fino a questo punto. Dopo esserci affacciati al confine con Discoveryland per visitare la “Pizzeria Bella Notte”, siamo pronti a risalire e percorrere il versante nord-orientale del paese della fantasia.

Avevamo già intravisto, mentre ci allontanavamo dall’ “Auberge de Cendrillon”, un bizzarro edificio ricco di forme e colori. Se ci soffermiamo di più sugli elementi che decorano la struttura, molti dettagli ci faranno pensare ad un orologio: ingranaggi, piccole statuine che escono da una porticina, un ticchettio costante. Ma proprio dove ci aspetteremmo di trovarne il quadrante, con lancette, numeri e il resto, ecco un disco si muove compiendo un mezzo giro allo scoccare di ogni tic-tac. Una metà di esso è occupata da un gioviale sole, l’altra da una luna addormentata. Gli orologi veri e propri si trovano nelle vicinanze, di ogni tipo forma e dimensione (c’è per esempio un orologio a forma di piatto che ha per lancette una forchetta e un coltello… o addirittura una clessidra!). Questa festa per gli occhi non è altro che la facciata della bellissima attrazione “It’s a Small World”. Prima di metterci in fila sotto le tettoie in legno, fermiamoci però a guardare un attimo l’allegra fontana che vi si trova davanti: una barca posta su di un mezzo mappamondo, a bordo di essa un gruppo di bambini provenienti da diverse parti del mondo che sorreggono quattro bandierine sulle quali è scritto il nome della ride; sui bordi ricurvi del mappamondo scorre di continuo un piccolo velo d’acqua.

L’attrazione, da inserire nella lista delle più belle del Disneyland Park, è presente anche negli altri 4 parchi nel mondo… del resto non poteva essere altrimenti essendo quest’ultimo il tema centrale della ride. Siate pronti a rilassarvi ed entrare in un ambiente colmo di allegria e spensieratezza. Saliti a bordo di una grande barca, cullati dalle calme acque di questo canale sul quale navighiamo, entreremo nel bizzarro edificio descritto poco fa. Un’allegra musichetta inizierà a suonare e a molti sarà anche nota. Si tratta della traccia omonima dell’attrazione scritta dai mitici fratelli Sherman, storici compositori Disney (ai quali si deve tra le altre la colonna sonora di Mary Poppins), famosissima e apprezzatissima dai fan di Walt, anche perché presente in una divertente scena del Classico Il Re Leone. Se all’inizio, tra vari cartelli di benvenuto scritti in diverse lingue, il brano sarà soltanto musicale, a mano a mano che ci addentreremo nelle varie stanze del percorso, essa verrà cantata da bambini in tantissime lingue e riarrangiata con le sonorità delle diverse culture che via via “incontreremo”: su entrambe le sponde, infatti, vedremo riprodotte ambientazioni e personaggi che rappresentano i vari paesi del mondo, con i relativi simboli, animali tipici, monumenti e così via.

Come vi accennavo il percorso è diviso in stanze: in ognuna è riprodotto un diverso continente, tranne che nell’ultima di cui parleremo più avanti. Sarà molto divertente cercare di riconoscere in quest’esplosione di vivacità e colori i diversi paesi del pianeta,basandosi ora sui ritmi musicali, ora sugli strumenti e poi chiaramente sui simboli, i monumenti e i costumi degli animatronics che sfileranno accanto a noi. L’ultima stanza del percorso è un po’ diversa dalle altre: in un clima dove trionfa un neutro bianco decorato con inserti dorati e luminosi, vedremo tantissimi dei personaggi incontrati durante la crociera mentre giocano insieme su alcune giostre o semplicemente canticchiando la canzone che potremo ascoltare in inglese, francese e tedesco.

Esterno di "It's a small world"
Esterno di "It's a small world"
Esterno di "It's a small world"
Interno di "It's a small world"
Interno di "It's a small world"
Interno di "It's a small world"
Interno di "It's a small world"

“It’s a small world” aveva anche un post-show durante il quale era possibile vedere attraverso degli schermi, incastonati in sagome dei più bei monumenti del mondo, piccole sequenze animate che mostravano i bambini delle diverse culture contattarsi, incontrarsi e socializzare. Dal 2011 però questo spazio è stato riadattato per ospitare un altro dei posti magici di Fantasyland. Parliamo del “Princess Pavilion”. Ogni giorno sarà possibile mettersi in fila per entrare in questo piccolo castello e incontrare le bellissime principesse Disney! Capirete che come per il “Meet Mickey Mouse” , è un’occasione magica e quasi unica, quindi è solitamente molto affollato. Se volete incontrare qualche principessa in particolare (perché magari è la vostra preferita o semplicemente perché avete incontrato già le altre) sarà bene chiedere ai Cast Members addetti chi sarà ospite del castelletto in quel determinato giorno e a che ora.

Il "Princess Pavilion" e "It's a small world"
Esterno del "Princess Pavilion"
Esterno del "Princess Pavilion"
Interno del "Princess Pavilion"

Continuando a dirigerci verso Nord, arriveremo a dover passare al di sotto dei binari della “Disneyland Railroad” per poter accedere all’ingresso delle prossime due attrazioni. In effetti questa piccola fetta di Fantasyland rappresenta la prima vera espansione del Disneyland Park dal momento della sua apertura. E questa zona ospita le bellissime Les Pays de Contes de Fées” e “Casey Jr – le Petit train du Cirque”.

La prima è, come “It’s a small world”, una crociera, stavolta all’aperto. Ad accoglierci all’imbarco un librone enorme con su scritto il nome della ride. Saliti a bordo di queste simpatiche barche dai nomi disneyani, saremo pronti a percorrere il ruscello passando attraverso le riproduzioni di tanti ambienti delle storie Disney. Le miniature sono curatissime e davvero suggestive, rappresentanti personaggi, semplici paesaggi, castelli. Sarà una grande emozione entrare nelle fauci della Caverna delle Meraviglie per poter scorgere la Lampada Magica, così come passare davanti alla Città di Smeraldo o alla celebre torre di Rapunzel. Ogni ambientazione è annunciata da uno speaker che ci aiuterà ad orientarci anche attraverso scenari di classici poco conosciuti (come la casetta innevata del segmento Pierino e il Lupo presente nel classico Musica, Maestro!). E dalla barca riusciremo anche a vedere sfrecciare il simpatico Casimiro, protagonista dell’altra attrazione presente in questa zona! “Casey Jr – le Petit train du Cirque” non è altro che un piccolo ottovolante studiato soprattutto per i più piccoli, che può, però, divertire anche i grandi. Tra curve, piccole salite e ridiscese, saremo a bordo del trenino del circo (sì, proprio nelle gabbie che vediamo in Dumbo!) mentre ascolteremo la canzone che nel Classico è a lui dedicata e sulle note della quale viaggia.

"Les Pays de Contes de Fées"
"Les Pays de Contes de Fées"
"Les Pays de Contes de Fées"
"Les Pays de Contes de Fées"
"Les Pays de Contes de Fées"
"Les Pays de Contes de Fées"
"Casey Jr - le Petit train du Cirque".
"Casey Jr - le Petit train du Cirque".
"Casey Jr - le Petit train du Cirque".

Ritorniamo quindi entro i confini originali del parco per avviarci verso la fine del nostro tour di Fantasyland. Ma prima di concluderlo, ci toccherà attraversare un ultimo luogo dalle caratteristiche totalmente surreali. Strambo, pazzoide, colorato e senza senso, è lì ad aspettarci il Paese delle Meraviglie!

Tutto questo e molto altro nel prossimo numero, sempre qui, dove vivono i sogni!

La domanda del topic:
(Potete rispondere con un commento oppure su Facebook o Twitter usando gli hashtag #ImperoDisneyland e #DisneylandParis)

Qual è l’area del parco dove riuscite a vedere i vostri sogni che “prendono vita”?

Lorenzo Dottorini: