Google Spotlight Stories chiude, addio al progetto dei corti in VR

Addio alla sperimentazione sui corti animati in virtual reality, almeno in casa Google. Il progetto Google Spotlight Stories chiude, cessando definitivamente le attività. A comunicarlo è stata la produttrice Karen Dufilho, che ha inviato ai dipendenti questa e-mail:

“Come molti di voi ormai sanno, Google Spotlight Stories chiude dopo oltre sei anni in cui abbiamo creato storie e le abbiamo distribuite sugli smartphone, sugli schermi, in virtual reality e ovunque siamo riusciti ad arrivare. L’opportunità di contribuire a sperimentare sulle storie, l’animazione e la tecnologia è stata per noi come vincere alla lotteria. Avete tutti contribuito e sono molto orgogliosa del lavoro che abbiamo fatto insieme. Congratulazioni! A voi va la mia più sincera gratitudine”.

Il progetto è stato lanciato dopo l’acquisizione da parte di Google di Motorola Mobility nel 2012. L’azienda ha messo insieme un gruppo di artisti e produttori dando loro libertà totale di sperimentare con la tecnologia VR. Come risultato, Google Spotlight Stories ha prodotto 16 cortometraggi che utilizzano uno storytelling immersivo e sfruttano la virtual reality per coinvolgere lo spettatore in modi innovativi e dinamici.

Tra i titoli: Duet di Glen Keane, Son of Jaguar di Jorge Gutierrez, Windy Day e Piggy di Jan Pinkava, On Ice di Shannon Tindle e Pearl di Patrick Osborne (diventato il primo corto in VR a ricevere una nomination all’Oscar). L’ultima storia uscita è stata Age of Sail di John Kahrs, già regista del Premio Oscar Paperman per la Disney.

I cortometraggi sono ancora visibili sull’app Google Spotlight Stories, alcuni anche su YouTube in versione 360°.

Fonte: Cartoon Brew

Irene Rosignoli:
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