Malgrado le giornate di festa che hanno ritardato l’uscita settimanale delle recensioni (a questo LINK trovate la recensione dei primi due episodi), su FOX continua la serie mockumentary “I Muppet”, meritevole, tra le varie cose, di aver riportato i pupazzi di Jim Henson in televisione e in Italia.
Gli episodi in questione, “Scambio Senza Ricambio” e “Stella Solitaria”, confermano un po’ i toni e le tendenze già mostrate nei primi due appuntamenti.
Il terzo episodio (finalmente) coinvolge Fozzie nella storyline principale e ci dà modo di esaminare un tema molto ricorrente nel mondo dei Muppet: la sua amicizia con Kermit.
Tutti gli appassionati sanno che gli sketch e le battute dell’orso non fanno ridere affatto, Statler e Waldorf hanno costruito una carriera su questo. E sappiamo anche che, malgrado lo consideri un membro fondamentale del cast, anche al ranocchio le gag dell’amico risultano spesso indigeste. Inedito è il confronto aperto e conflittuale trai due su questo argomento. Vediamo quindi un Kermit combattuto tra la sua filantropia e la risolutezza e praticità che mette in campo sul lavoro ogni qual volta si trova a dirigere uno show televisivo. In altre parole uno scontro di priorità: amicizia o professionalità?
Simili contraddittorietà caratterizzano sempre la figura di Kermit, per il suo essere universalmente riconosciuto come punto di riferimento della compagnia, ma sono solitamente occultate da un palese prevalere del lato umano e benevolo. Esplorare quindi in modo così diretto queste fragilità è un’operazione parecchio interessante e che riesce a delineare ancora di più il ranocchio come un personaggio davvero straordinario e un modello per chiunque si trovi a essere leader di un gruppo.
Contestualmente vediamo Fozzie, l’amico leale e molto ingenuo, ma allo stesso tempo genuinamente ambizioso. È in fondo un bimbo che va guidato e accompagnato per mano nella vita lavorativa così come in quella personale, ma infastidito da questa sua necessità e alla ricerca di indipendenza. Sta sempre a Kermit, per il quale prova un affetto di grandi proporzioni e sincero, spingerlo a ragionare e tornare sui suoi passi quando necessario. Ed è quanto accade anche in questo episodio, in una sorta di inseguimento durante il quale vediamo i due Muppet misurarsi ancora una volta con la difficoltà di interagire alla pari con il mondo umano avendo le fattezze di comuni animali.
Fozzie, momentaneamente sostituito (in modo fin troppo fedele per alcuni versi) da un “orsesco” Nick Offerman, chiarirà la questione con l’amico verde e tornerà ad essere l’entertainer dell’Up Late with Miss Piggy: vince ancora una volta (come è giusto che sia) l’amicizia.
Molto marginale la competizione ingaggiata da Miss Piggy contro Christina Applegate, colpevole di aver mostrato in diretta un filmato imbarazzante in cui la maialina finisce per schiantare letteralmente il proprio muso contro una torta. C’è troppo poco tempo per provare a schierarsi dalla parte di Piggy, ancora una volta rappresentata come il tipico stereotipo della diva irritante che costringe i suoi sottoposti a esporsi per accontentare insensati capricci.
La terza storia riguardante Gonzo, Rizzo, Pepe e Liam Hemsworth lascia invece i fan più esperti un po’ spiazzati: iscrittosi a un sito di incontri online, Gonzo ha conosciuto Debby con la quale ha deciso di incontrarsi; tuttavia ha caricato come immagine del profilo una foto di Liam per “farla innamorare della sua personalità e [una volta incontrata] ridere insieme per aver caricato quella foto”; quando chiederà all’attore di presentarsi all’appuntamento e aprirgli la strada, il ragazzo se ne approfitterà lasciando il povero Gonzo a bocca asciutta. La domanda è: perché Gonzo è su un sito di incontri e cerca una partner? Che fine ha fatto Camilla?
L’episodio “Stella Solitaria” racchiude, almeno fino ad un minuto prima della fine, un perfetto equilibrio tra le situazioni messe in campo per dare risalto al genere del mockumentary e i caratteri tipici dei Muppet, tra originalità e coerenza con “il vecchio”. La storyline principale riguarda l’abituale ritrovo dopo la trasmissione di tutto lo staff al bar dove lavora Rowlf (perfetto in questo ruolo inedito fino a questi due episodi. Lo stereotipo del barman-consigliere è perfettamente in linea con il suo abituale modo di comportarsi) senza il Capo, vale a dire in assenza di Kermit e Piggy. Quest’ultima venendo a conoscenza di tali incontri, si comporta finalmente non più come una diva stereotipata, ma da vera Miss Piggy (che riteniamo sia un particolare modo di essere diva): esige di essere invitata soltanto per poter rifiutare l’invito. Almeno questo è il pretesto che usa per spingere Kermit a convincere Pepe e gli altri affinché le chiedano di partecipare alle loro feste. È lo stesso ranocchio ad ammettere, subendo non poco fascino dalla cosa, quanto Piggy sia brava a manipolare. Dunque la maialina accetta di prendere parte all’incontro spinta, a detta dell’ex fidanzato, da un tremendo bisogno di sentirsi amata (una esasperazione della vanità dovuta alla rottura?). La serata, che vanta anche la compagnia di Ed Helmes, è molto piacevole e tutti, se in un primo momento erano perplessi per la presenza della conduttrice al loro rendez-vous, solitamente occasione per criticarla e prenderla in giro (memorabile l’imitazione di Beaker!), sono entusiasti e auspicano che possa ripetersi qualcosa del genere. Durante la sessione di karaoke troviamo i momenti di varietà più belli visti finora nella serie, grazie ad improbabili esibizioni ricche di quel magico umorismo parodistico che era l’anima del Muppet Show. I problemi sorgono nel momento in cui la nostra Piggy si fa prendere la mano e concede a tutti di far tardi e presentari l’indomani a lavoro 5 ore dopo l’orario prestabilito. Quando Kermit apprende tutto ciò ne resta infastidito ed ecco la sua vena pratica e finalizzata al bene dello show prendere il sopravvento. Qui avviene il cambio di rotta che ci riporta sui binari della routine dopo la picevole parentesi: il manipolato manipola la manipolatrice adulandola e convincendola di essere troppo speciale per concedersi alle uscite con la troupe. Il piano riesce… “con una tale maestra! Piggy è proprio la migliore!” è il commento di Kermit in proposito, anche in questo caso estremamente affascinato.
Fozzie torna a far parte della storyline secondaria: ha ferito Statler inavvertitamente durante lo show e si sente terribilmente in colpa. Oltre al ritorno dei due “old guys from the balcony” come catalizzatori di attenzione durante le mediocri performance dell’orso, vediamo un avvicinamento molto emozionante tra il poco riuscito cabarettista e il vecchietto ferito. L’inizio di un rapporto più profondo, oltre i soliti ruoli prestabiliti, che però si rivela un’ennesima burla confezionata dai due arzilli bontemponi e della quale, come al solito, Fozzie resta vittima.
Menzione speciale alla terza storia che si presenta in realtà come una sottotrama della prima: l’interesse di Sam l’Aquila per Janice. Si tratta di qualcosa di sensazionale. Chi conosce i Muppet sa che è veramente difficile trovare due caratteri più diversi: un patriota americano terribilmente puritano, contro una hippie che in una caotica scena di Giallo in Casa Muppet fu colta mentre diceva “…perciò se voglio vivere sulla spiaggia e andare in giro nuda…” interrompendosi per l’imbarazzo. Tuttavia non sembra affatto qualcosa fuori contesto, al contrario, chi scrive la trova molto coerente con un aspetto soltanto accennato in precedenza della personalità dell’aquila. In I Muppets venuti dallo Spazio, durante l’esibizione della famiglia di Gonzo in Celebration, vediamo palesemente il nostro Sam passare dal guardare stupito e scandalizzato una ragazza seguace di credi New Age mentre balla con la pancia scoperta, all’unirsi alle danze appena qualche istante dopo. Ancora, potremmo citare il più recente video nel quale il patriota si esibisce in una sorta di cover di Jungle Boogie dando sfogo, seppur soltanto in sogno, a un lato di lui molto estroverso. Insomma, è forse l’invenzione più azzeccata vista finora e speriamo di poter vedere ulteriori risvolti di questa love story a senso unico.
Quanto visto finora ci dà l’impressione di una serie intermittente, con spunti interessantissimi e da coltivare, che coesistono con momenti (per lo più dedicati al rapporto Piggy-Kermit e a Fozzie) che lasciano molte perplessità allo spettatore alla ricerca una componente emotiva e morale più profonda che i Muppet hanno sempre dimostrato di saper accostare con successo alla loro solita leggerezza.
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