Per la prima volta in una serie firmata Disney Channel vedremo un personaggio chiave percorrere la strada verso il coming out.
Accadrà in Andi Mack, una serie televisiva creata da Terri Minsky e che porta il nome della protagonista, interpretata da Peyton Elizabeth Lee.
Andi Mack è una serie di ”tweens” che vivono la scoperta di sé stessi; nell’episodio-prèmiere della durata di un’ora che andrà in onda in America il 27 ottobre, verrà toccato un argomento importantissimo: il coming out.
Il tredicenne Cyrus Goodman (Joshua Rush), scoprirà infatti di essere gay nel primo episodio della seconda stagione. Questa sua consapevolezza sarà il primo passo di un viaggio verso una nuova coscienza di sé.
Vedremo Cyrus aprirsi con l’amica Buffy (interpretata da Sofia Wylie), in una scena che punta a fornire modelli positivi a bambini ed adulti.
A riguardo, Terri Minsky ha dichiarato come il cast e tutti coloro che sono coinvolti nello spettacolo abbiano grande cura nel garantire che arrivi a tutti un messaggio potente sull’inclusione e sul rispetto dell’umanità.
La The Walt Disney Company ha rilasciato alcune dichiarazioni sulle storie e i personaggi, spiegando come, da sempre, il messaggio che vuole mandare sia qualcosa di condivisibile a livello universale, rimarcando come l’azienda sia sempre stata a favore dell’accettazione di ciascun tipo di differenza perché è proprio quella che rende speciale ciascuno di noi.
”I personaggi parlano ai ragazzi andando oltre al loro genere, abilità ed esperienze, perché ciò di cui parliamo è lealtà, saggezza, coraggio, simpatia e tutto ciò che può fare di loro delle ottime persone ed amici.”
Minsky e Disney Channel assicurano che la storia è adeguata all’età del target, oltre ad essere rispettosa. Affermano, inoltre, di aver avuto una consulenza da esperti di sviluppo infantile, dichiarando perfino che sia stato effettuato uno screening organizzato da una serie di enti tra cui GLAAD (Gay & Lesbian Alliance Against Defamation), PFLAG (Parents, Families and Friends of Lesbians and Gays), e il Common Sense Media.
Sicuramente un ottimo modo per aiutare i ragazzi a comprendere quanto normale sia ciò che rischia di essere visto come qualcosa da additare.