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Frozen 2, chi è il cavallo d’acqua che Elsa incontra nel trailer?

Tra le tante scene inedite presenti nel secondo trailer di Frozen 2, una di quelle che maggiormente hanno colpito i fan è la sequenza che mostra un nuovo personaggio: un misterioso cavallo d’acqua che interagisce con Elsa. Di chi si tratta?

Come vi avevamo raccontato in un articolo spoiler, è la materializzazione fisica di uno spirito d’acqua, un nøkken, creatura della mitologia norvegese. Ma scopriamo qualcosa in più su di lui…

Chi è il misterioso cavallo d’acqua di Frozen 2?

Nel secondo trailer di Frozen 2 – Il segreto di Arendelle, il Nokk (così viene chiamato nella sinossi ufficiale del film Disney) compare per la prima volta ad Elsa mentre la regina si trova sott’acqua dopo uno dei suoi tentativi di domare l’oceano finiti male. Il personaggio sembra fatto d’acqua ed è in grado di comparire e scomparire a suo piacimento, nonché, come vediamo in una scena successiva, di mutare forma.

Secondo la sinossi, il Nokk è uno spirito d’acqua che prende principalmente la forma di un cavallo e che utilizza i poteri dell’oceano per difendere la foresta. Quest’ultima dovrebbe essere la terra incantata a Nord di Arendelle in cui dovranno recarsi le sorelle per scoprire i segreti celati dietro i poteri di Elsa. Il Nokk diventerà un alleato molto importante per Elsa, stabilendo con lei un forte legame e aiutandola a controllare i suoi poteri; come vediamo in alcune scene del trailer, infatti, i due diventeranno presto amici.

Questa creatura leggendaria che incontreremo in Frozen 2 esiste realmente nella mitologia norvegese e svedese. È un mutaforma, ma si dice che assuma principalmente le sembianze di un cavallo oppure di un affascinante giovane uomo, seducendo le passanti per poi affogarle in acqua. Talvolta viene rappresentato come un ragazzino che suona il flauto o il violino in prossimità di una cascata. La sua musica è incantata e costringe chi la ascolta a ballare fino alla morte, oppure a concedersi sessualmente allo spirito. Il mito del Nokk serviva infatti a ricordare soprattutto alle donne di non allontanarsi troppo dai villaggi e di stare lontane dai pericolosi corsi d’acqua, specialmente di notte.

Irene Rosignoli: