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Don Rosa a Milano, a maggio sarà al WOW – Spazio Fumetto

Don Rosa a Milano?

Strano ma vero: Mercoledì 15 maggio 2019, alle ore 15.00, il grande disegnatore italo-americano, tra i più celebri disegnatori di Zio Paperone e di tutta la dinastia dei Paperi, incontrerà il suo amato pubblico presso il WOW – Spazio Fumetto della città lombarda.

 

 

Il pomeriggio sarà aperto da una breve intervista in cui l’artista parlerà del suo lavoro e della sua carriera, quasi completamente dedicata a raccontare le avventure di Paperino, Zio Paperone e gli altri abitanti di Paperopoli. Fondamentale per lui il grande Carl Barks, il fumettista che più ha contribuito alla creazione di questo universo fantastico.

Proprio basandosi sulle storie di Carl Barks, Rosa è stato il primo artista a raccontare nella celebre “Saga di Paperon de’ Paperoni”. In particolare come Zio Paperone ha accumulato la sua incommensurabile fortuna, partendo dalla Scozia e girando il mondo passando per la celebre corsa all’oro del Klondike.

In più è riuscito a mettere ordine nel complessissimo albero genealogico della Famiglia dei Paperi, partendo dagli antenati del clan de’ Paperoni fino ad arrivare ai giovanissimi Qui, Quo e Qua.

Con la collaborazione del suo amico Dan Shane, un “vero” architetto, Don Rosa ha poi mostrato per la prima volta anche la pianta del Deposito.

Nella sua carriera, iniziata nel 1987 e proseguita fino al ritiro nel 2008, Rosa è diventato uno dei più amati e celebrati autori Disney, conquistando tantissimi fan in ogni parte del mondo.

 

Sarà possibile ricevere un autografo di Don Rosa a Milano?

All’intervista seguirà una sessione di firme, in cui l’artista cercherà di accontentare i fan autografando i loro fumetti.

A ogni visitatore che vorrà il proprio fumetto firmato (uno a testa), verrà dato un tagliando numerato. La sessione di firme durerà fino alle 18:30. Per l’occasione, il museo aprirà eccezionalmente alle 14:30.

 

 

Parteciperete all’arrivo di Don Rosa a Milano?

Jacopo Iovannitti: Walt Disney diceva "If You Can Dream, You Can Do It". Ho fatto di questa frase il mio motto di vita tra studio, passioni e lavoro. Ma non sono mai riuscito a guarire dalla mia fissazione indescrivibile per i pinguini.