Eccoci di nuovo qui, dopo essere usciti dal paese dell’avventura, pronti a esplorare il cuore pulsante di Disneyland Paris: Fantasyland!
Vi ricordiamo che la rubrica è a cura del nostro Lorenzo Dottorini, con la collaborazione speciale di Andrea Bonucci.
Potete commentare i nostri articoli con gli hashtag #ImperoDisneyland e #DisneylandParis.
Siamo tornati nuovamente alla “Frontierland Depot” per salire sulla “Disneyland Railroad” diretti verso nuove zone da esplorare. Adventureland è l’unica area del Disneyland Park sprovvista di stazione, probabilmente per le sue dimensioni ridotte. D’altro canto, proprio nelle vicinanze della roller coaster “Indiana Jones: Temple du Péril”, ha sede il deposito delle quattro locomotive e dei vari vagoni. I nomi delle “capofila” dei convogli che ogni giorno percorrono varie volte in 25-30 minuti il perimetro del parco sono: “W.F. Cody”, “C.K. Holliday”, “G. Washington” e “Eureka”.
Ad ogni modo, appena saliti, dopo l’annuncio dello speaker che ci ricorda le solite regole da rispettare durante il viaggio, le ambientazioni western sfumano a poco a poco nelle a noi già note atmosfere del versante occidentale di Adventureland, soprattutto della giungla indiana. Nel bel mezzo della fitta vegetazione vedremo il Temple su Péril che fa da sfondo a un piccolo accampamento con casse di legno, una botte, una piccola tenda e un fuoristrada. Passata questa immagine un nuovo cambio di musica ci preannuncia l’imminente entrata in una galleria che attraversa la fortezza dei Pirati dei Caraibi e che percorreremo al suon di “Yo Ho! A Pirate’s life for Me”, tema musicale dell’attrazione. Guardando sulla parete destra, verso la fine della galleria, ci sarà possibile scorgere alcune delle ultime scene della ride, mentre, con suono maestoso quanto accogliente, uno strumentale di “Un poco di zucchero” ci accompagna all’uscita. Eccoci dunque nel cuore pulsante del Disneyland Park, l’area che per Walt sarebbe dovuta essere il centro più vivo della magia, dove i sogni avrebbero dovuto prendere vita più che altrove, siamo a Fantasyland!
Dalla “Fantasyland Station” si ha un quadro d’insieme dell’area, con la sua varietà incredibile di colori, i suoi edifici fiabeschi e fantasiosi, il tutto intervallato da piccoli e rilassanti corsi d’acqua da attraversare tramite ponti. E non bisogna troppo sforzarsi per mandare lo sguardo lontano, verso il punto più a sud dell’area rappresentato dal bellissimo Castello di cui vediamo per la prima volta il retro, non meno elegante e colorato del lato esposto sulla Central Plaza. Cerchiamo di raggiungerlo percorrendo tutto il versante più ad ovest di Fantasyland, quello immediatamente confinante con Adventureland. Ma già uscendo dalla stazione, ci troviamo al cospetto di uno dei luoghi più magici del parco dove uno dei sogni più belli di ogni disneyano diventa realtà. È stata infatti allestita qui, di fianco alla stazione, nella struttura che in precedenza era il “Fantasy Festival Stage”, un’imperdibile occasione per incontrare il mitico Topolino: il “Meet Mickey Mouse”. Si entra in un teatro in cui Topolino dovrà tenere uno spettacolo di magia, rappresentato da un vecchio corto che verrà proiettato durante la lunga fila. Quindi si ha accesso al camerino della star dove avverrà l’incontro tanto desiderato (a volte sarà presente anche Minni). Inoltre anche l’uscita è ben scenografata con la presenza di costumi, oggetti di scena: si ha davvero l’impressione di trovarsi dietro le quinte di un grande teatro. Usciti, continuando a dirigersi verso ovest, ci aspetta una curiosa villa, che, per certi versi, assomiglia anche a un piccolo maniero. È la villa di Taddeo Rospo, il protagonista del primo episodio del Classico Le Avventure di Ichabod e Mr. Toad, dove si trova il “Toad Hall Restaurant”. Tra ritratti del proprietario e dei suoi amici, o anche seduti all’aperto, sarà possibile gustare dell’autentico fish & chips, a prezzi abbastanza contenuti trattandosi comunque di un ristorante della tipologia fast food. Di fronte, nello spiazzo attorniato dal teatro, dalla stazione e dal ristorante, vi è invece la famosissima attrazione “Dumbo the Flying Elephant”. Si tratta di un’attrazione molto piacevole, il cui formato è tra l’altro abbastanza famoso in quanto riproposto in modo simile in altri parchi a tema non disneyani: attorno a un corpo centrale, ruotano una serie di vetture che rappresentano il piccolo elefante volante; mentre si gira in maniera molto tranquilla è possibile attivare la funzione di volo e godere di una bella vista su tutta l’area circostante.
Proprio accanto al delizioso locale di Taddeo Rospo, invece, vi è una delle attrazioni più belle e affollate di Disneyland Paris. È la splendida dark ride “Peter Pan’s flight”: saliremo su un piccolo vascello che ci farà ripercorrere le tappe più importanti della storia… volando! È davvero un’esperienza tra le più suggestive quella di viaggiare sospesi in una stanza illuminata soltanto da piccoli puntini bianchi, come se ci trovassimo nel bel mezzo di un cielo stellato, e poi, ad un tratto, trovarci a sorvolare l’Isola che non c’è. In questo tipo di ride si incontrano anche tanti animatronics che rappresentano i vari personaggi della storia, in questo caso, oltre a Peter, Wendy, John e Michael, anche Trilli, Capitan Uncino, Spugna e gli altri pirati, i pellerossa, il Coccodrillo e le bellissime sirene.
Un piccolo corso d’acqua, da attraversare grazie ad un fiabesco ponte, separa gli edifici di cui abbiamo parlato fin qui da un altro gruppo di casette. Questo corso d’acqua non è altro che una diramazione del lago di Adventureland. Ed infatti proprio qui, appena dopo aver attraversato il ponte, si trova il passaggio verso l’altra area del parco. Ed ecco quindi che adesso si capisce ancora meglio quel collegamento tematico tra avventura e fantasia rappresentato da Peter Pan, cui accennavamo parlando di Adventureland: infatti non solo, come abbiamo già detto, l’accesso a Fantasyland dal paese dell’avventura si trova in prossimità della Jolly Roger e della Roccia del Teschio, ma adesso notiamo anche la vicinanza della “Peter Pan’s flight”, che rafforza ancora di più questo legame.
E questo è solo l’inizio: Fantasyland e Adventureland sono collegate tra loro attraverso altre porte nascoste, che sarebbe difficile da immaginare e che sottolineano sempre più questa vicinanza tra l’avventura e la fantasia.
Ma di questo e molto altro parleremo al prossimo appuntamento, sempre qui, dove vivono i sogni!
La domanda del topic:
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Qual è l’area del parco dove riuscite a vedere i vostri sogni che “prendono vita”?
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