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Earwig e la strega, primo trailer in lingua originale per il film di Goro Miyazaki

Dopo le prime immagini, è arrivato online anche il primo trailer in lingua giapponese del prossimo film dello Studio Ghibli, Earwig e la strega (Āya to Majo), diretto dal figlio di Hayao Miyazaki, Goro Miyazaki (La collina dei papaveri) e tratto da un romanzo della scrittrice inglese Diana Wynne Jones (Il Castello Errante di Howl).

Si tratta del primo anime in CGI dello Studio Ghibli, che finora ha utilizzato l’animazione al computer principalmente come ausilio alla tecnica a mano. Earwig e la strega invece sarà interamente in CGI 3D, tecnica che Goro Miyazaki ha già sperimentato nella serie animata Ronja, la figlia del brigante.

Il film è stato selezionato per il Festival di Cannes 2020 e sarà distribuito in Giappone in televisione questo inverno grazie a NHK, mentre ancora non ci sono notizie dell’uscita in Italia.

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La trama di Earwig e la strega:

Gli orfanotrofi sono posti orribili. Ma Earwig adora il St. Morwald perché, da quando è stata lasciata ancora in fasce all’ingresso dell’istituto, tutti fanno esattamente quello che vuole. Le cose cambiano il giorno in cui una coppia un po’ inquietante (che si sforza di apparire normale) decide di adottare proprio lei. Earwig viene così catapultata nella misteriosa abitazione di Bella Yaga e Mandragora, tra stanze segrete, pozioni e libri di magia, e non ci metterà molto a scoprire che la sua nuova ‘mamma’ è una strega, con tutte le conseguenze che ne derivano! Ma grazie alla sua intelligenza e al prezioso aiuto di Thomas, un gatto parlante, Earwig troverà il modo di farsi rispettare. Una piccola storia di grande coraggio, che insegna a non abbattersi mai, nemmeno quando tutto sembra prendere la piega sbagliata.

Il trailer 

 

Il regista Goro Miyazaki ha avuto modo di dire in una recente intervista che “Earwig è un’eroina del tutto nuova per lo Studio Ghibli”, spiegando anche come mai la produzione del film è stata del tutto inedita per lo studio. Potete leggerla qui.

Articolo di Alessandro Biti

Irene Rosignoli: