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Il Destino di Paperone, su Topolino la storia celebrativa per i 75 anni dello Zione

Il numero 3499 di Topolino Magazine, in edicola, fumetteria e su Panini.it da mercoledì 14 dicembre, ospita lo Zione già in copertina, con l’inconfondibile tratto di Fabio Celoni, oltre che in storie e redazionali a lui dedicati ma la vera sorpresa dedicata ai 75 anni dello Zione è la storia Il Destino di Paperone, un’imperdibile storia che racconta della scalata al successo di Zio Paperone, dopo che fu ridotto sul lastrico a causa di un affare di lenticchie.

Quest’avventura in 5 episodi, impreziosita dai colori di Luca Merli, è la prima storia Disney sceneggiata (e ovviamente disegnata) da Fabio Celoni, che commenta: “Sono sempre stato innamorato della figura di Paperone, lo trovo un personaggio straordinario, incredibilmente umano, come tutti quelli creati dal grande Carl Barks. Ma in Paperone c’è una profondità speciale e mi è venuta voglia di esplorarla, così mi sono chiesto: “Ma come sarebbe se…?” Ovvero, come reagirebbe Paperone davanti a un fallimento tanto grande da minare tutte le sue sicurezze? L’ho messo davanti al suo peggiore incubo, perdere la sua intera fortuna ma anche il suo passato, le memorie delle sue avventure.”

Qui una live dedicata all’uscita con Davide Catenacci, caporedattore dell’area fumetti, Fabio Celoni e Luca Merli:

Oltre Il Destino di Paperone

Su Topolino 3499, Zio Paperone è protagonista anche di un’altra storia da non perdere, dalla trama evocativa, che porterà i lettori nel passato del multimiliardario più amato di tutti i tempi, disegnata dal Maestro Giorgio Cavazzano e scritta da Marco NucciFama.

Le celebrazioni per lo Zione continuano oltre Il Destino di Paperone, sull’immancabile appuntamento mensile con il magazine Zio Paperone. Il numero 54 disponibile da giovedì 15 dicembre avrà 16 pagine in più e una speciale copertina dorata e proporrà una selezione di storie appassionanti, a partire da Zio Paperone e la corona dei desideri, nella quale lo Zione e i nipoti vanno nei Caraibi a caccia di un tesoro, e Zio Paperone in… un altro Natale sul Monte Orso di Tito Faraci e Giorgio Cavazzano, sequel ideale della nota storia di Carl Barks. Torna inoltre Don Rosa con Zio Paperone e l’ultima slitta per Dawson, grande storia Superstar legata all’epopea del Klondike.

E, ovviamente, non mancano le proposte in libreria, con i volumi speciali dedicati a Zio Paperone, tutti da collezionare (ottime idee regalo da far trovare sotto l’albero!): Vita e dollari di Paperon de’ Paperoni, La saga di Paperon de’ Paperoni di Don Rosa, Pianeta Paperone Il Klondike di Paperone. Potete scoprirli tutti QUI.

Qui, inoltre, anche alcune novità Giunti Editore.

Chi è Zio Paperone

È il più duro dei duri, il più furbo dei furbi e ha sempre fatto quadrare i conti (come vedremo ne Il Destino di Paperone)… nonostante i tanti nemici e detrattori, pronti a derubarlo (i Bassotti e Amelia), oppure a sminuirne i meriti (Cuordipietra e Rockerduck). Paperon de’ Paperoni è apparso per la prima volta nella storia Christmas on Bear Mountain (Il Natale di Paperino sul Monte Orso) di Carl Barks, pubblicata sulla rivista Four Color n. 178 nel dicembre 1947 e da quel momento non si è mai fermato. Carl Barks l’ha inventato ispirandosi allo Scrooge di Dickens, evolvendone poi la figura e costruendo intorno a lui un mondo complesso e credibile, Don Rosa gli ha costruito una bellissima biografia, Romano Scarpa ha sottolineato la sua dimensione affettiva, Guido Martina ne ha mostrato le magagne, Rodolfo Cimino l’ha spedito in giro per il mondo alla ricerca di tesori incredibili. Ne è uscito un Papero più umano che mai! Una figura leggendaria che ha saputo ritagliarsi uno spazio anche nella storia dell’animazione Disney, apparendo tanto sul piccolo schermo (la serie televisiva DuckTales) che sul grande, fino ad aggiudicarsi un lungometraggio tutto per lui.

Leggerete Il Destino di Paperone?

Jacopo Iovannitti: Walt Disney diceva "If You Can Dream, You Can Do It". Ho fatto di questa frase il mio motto di vita tra studio, passioni e lavoro. Ma non sono mai riuscito a guarire dalla mia fissazione indescrivibile per i pinguini.