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Il Libro della Giungla, venti curiosità sul film d’animazione del 1967

Uscito nelle sale cinematografiche statunitensi nell’Ottobre del 1967 e giunto in Italia a Dicembre dello stesso anno, Il Libro della Giungla è uno dei film più semplici e belli che i Walt Disney Animation Studios abbiano mai realizzato quando non  potevano ancora vantare questo nome. 

In attesa del live-action prodotto dai Walt Disney Pictures Studios e che arriverà sugli schermi italiani solo il prossimo anno, vi sveliamo alcune fra le più interessanti curiosità del film d’animazione basato sull’omonimo romanzo di Rudyard Kimpling.

Le potete leggere nella galleria in calce.

 

1) Il Libro della Giungla fu l'ultimo classico autorizzato da Walt Disney. L'uomo morì poco tempo dopo la messa in produzione del lungometraggio, il 15 dicembre del 1966.
2) La regia della pellicola fu affidata a Wolfgang Reitherman, già regista di La Bella Addormentata Nel Bosco, La Carica dei 101, La Spada nella Roccia e successivamente Gli Aristogatti, Robin Hood, Le Avventure di Winnie The Pooh e Le Avventure di Bianca e Bernie oltre che noto animatore degli studi. more
3) L'idea del film venne dallo sceneggiatore Bill Peet. E fu proprio questo a scrivere la prima versione del film mantenendo il tono drammatico e cupo del romanzo originale, sostituendo la narrazione ad episodi con un unico filone narrativo. Tuttavia, dopo discussioni avute con lo stesso Walt Disney proprio a causa del tono fin troppo pesante che il film stava prendendo si licenziò e abbandonò il progetto e gli studi.more
4) La figura di Shanti, la bimba di cui Mowgli si innamora e di Re Luigi, l'orango che vuole scoprire il segreto del "rosso fuoco" sono puramente inventate. La prima serviva come scusa plausibile per far abbandonare la giungla al piccolo Mowgli, il secondo a far tornate il cucciolo d'uomo nella giungla in uno dei primi script. Solo successivamente è divenuto un personaggio quasi totalmente comico.more
5) Il Libro della Giungla fu uno dei primi film ad avere un cast di doppiaggio formato quasi interamente da star del cinema o famosi comici americani come Phil Harris  che fu scelto da Walt Disney in persona per dare la voce a Baloo.more
6) Inizialmente la voce di Mowgli era stata affidata a David Bailey. Durante la produzione, tuttavia, questo cambiò voce e non riuscendola più ad utilizzare per un ragazzino come il protagonista del film, Wolfgang Reitherman decise di chiedere a suo figlio Bruce di sostituirlo.more
7) Il quartetto degli avvoltoi è effettivamente ispirato ai Beatles. E proprio questi, inizialmente, dovevano doppiare i pennuti e cantare la canzone "Siamo Tuoi Amici". Il progetto, però, saltò. Tuttavia furono ugualmente impiegati musicisti di grande talento e fama. Il tutto fu sempre ideato dal nostro Walt Disney. (Di seguito potrete trovarne una versione alternativa più ritmata ed in stile "scarafaggi" eliminata! -> https://www.youtube.com/watch?v=Nk8KGQ-IMPA)more
8) Rocky era un rinoceronte miope amico degli avvoltoi che fu tagliato nello sviluppo del film. Questo fu eliminato per non appesantire ulteriormente l'azione già dinamica e massiccia che il film presentava.more
9) I personaggi de Il Libro della Giungla non hanno un vero e proprio animatore incaricato di renderli reali. Ogni artista, infatti, era addetto a realizzare una determinata sequenza e non un singolo character come avvenne per le successive produzioni.more
10) Tutti gli scenari furono dipinti a mano tranne la grande cascata che fu frutto dell'unione di alcune immagini del Salto Angel.
11) Nel film sono presenti diversi riferimenti a precedenti film della casa d'animazione come la Madre di Bambi nella sequenza di caccia di Shere Kan o le movenze dei cuccioli di lupo ispirate a modelli utilizzati ne La Carica dei 101.more
12) Al film lavorarono la maggior parte dei Nine Old Men come Frank Thomas e Ollie Johnston.
13) La colonna sonora fu scritta da George Burns già autore delle melodie de La Bella Addormentata Nel Bosco, La Spada nella Roccia e successivamente de Gli Aristogatti e Robin Hood. Per questo motivo nella sequenza in cui Mowgli si sveglia dopo esser fuggito da Re Luigi potete ascoltare una delle tracce de La Bella Addormentata Nel Bosco. more
14) I testi delle sette canzoni presenti nel lungometraggio furono scritti dai fratelli Sherman, già autori di Mary Poppins, e da Terry Gilkyson, cantautore del quale rimase solamente "Lo Stretto Indispensabile". Nei link seguenti potrete ascoltare le altre canzoni da lui scritte ma eliminate per i toni troppo cupi come "Brothers All" probabilmente da inserire all'inizio del film, "The Song os Seeonee" cantata dai lupi, la demo di "The Bare Necessities" e "Monkey See, Monkey Do" interpretata dalla scimmie di Re Luigi! -> https://www.youtube.com/watch?v=2u_LXk8l-j0 (Qui, inoltre, altri tre brani eliminati (più una demo) come "I Kwen I Belonged to Her", "In a Day's Work" e "The Mighty Hunters"! -> https://www.youtube.com/watch?v=SEz0Nd3sfWQ)more
15) Il film incassò 73 milioni di dollari negli Stati Uniti, rivelandosi il quarto maggior incasso del 1967 e chiudendo la sua scalata guadagnando 141 milioni negli USA e 205 in tutto il mondo.
16) La canzone "Lo Stretto Indispensabile" fu nominata come Miglior Canzone Originale agli Academy Awards.
17) La critica lo trovò superbo definendolo "il modo più festoso di salutare Walt Disney", morto meno di un anno prima.
18) Il film ebbe talmente tanto successo da avere negli anni successivi ben 4 riedizioni al cinema, 2 in VHS, 2 in DVD e 1 in BluRay, oltre a due videogiochi per il PC, un riadattamento in Live-Action, una serie televisiva animata ed un sequel prodotto dai DisneyToon Studios.more
19) Animatori e registi come Glen Keane, Andreas Deja, Brad Bird ed Eric Goldeberg hanno dichiarato che fu loro di ispirazione per entrare nel mondo del cinema.
20) Robbie Williams ha realizzato una versione alternativa della canzone "I Wanna Be Like You" (-> https://www.youtube.com/watch?v=jr6FBaf03qQ) mentre il cantante statunitense il mitico Louis Armstrong realizzò un adattamento di "The Bare Necessities" (->https://www.youtube.com/watch?v=MbUv_Tnnl2g)!more

 

Qual è la vostra preferita?

Jacopo Iovannitti: Walt Disney diceva "If You Can Dream, You Can Do It". Ho fatto di questa frase il mio motto di vita tra studio, passioni e lavoro. Ma non sono mai riuscito a guarire dalla mia fissazione indescrivibile per i pinguini.

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