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Ozi – La voce della foresta, una clip in esclusiva dal film animato in uscita a settembre

Anche il più piccolo di noi può fare la differenza. Il 19 settembre ce lo ricorderà Ozi – La voce della foresta, un nuovo film d’animazione per tutta la famiglia all’insegna di ecologia, amicizia e con un divertente tocco di… digitale!

Sì, perché il cartoon diretto da Tim Harper e prodotto dal premio Oscar Leonardo Di Caprio, da sempre attento ai temi del cambiamento climatico e della salvaguardia ambientale, ha per protagonista la prima orangotango a improvvisarsi influencer.

Avete capito bene: il film racconta la storia di Ozi, una orangotango che vive felice con i genitori nella foresta pluviale, fino a quando l’intervento dell’uomo distrugge il suo habitat. La piccola viene salvata da un gruppo di volontari che gestiscono un’oasi per orangotanghi orfani, dove lei, dopo aver superato il trauma, impara a comunicare con gli umani attraverso la lingua dei segni, diventando una vera e propria stella del web. Un giorno, però, Ozi scopre che i suoi genitori potrebbero essere ancora vivi: inizia così la sua avventura, durante la quale deciderà di sfruttare la popolarità acquisita come influencer per rivelare al mondo cosa sta succedendo nella foresta pluviale.

Di seguito trovate una clip in esclusiva di Ozi – La voce della foresta, in cui la protagonista cerca di aprire gli occhi al padre Jojo su ciò che gli umani stanno davvero facendo al loro habitat naturale. Il film è in arrivo solo al cinema grazie a Notorious Pictures.

Secondo il regista: “La storia mette in evidenza le sfide affrontate dagli animali di fronte alla distruzione e decimazione del loro habitat naturale e dei loro mezzi di sopravvivenza, e il viaggio di Ozi si sviluppa come una toccante esplorazione di questi temi, offrendo una prospettiva unica sulla difficile situazione degli animali di fronte a tali avversità. Se gli animali potessero parlare, cosa direbbero riguardo le pratiche e le azioni dell’umanità? […] Ozi – La voce della foresta non riguarda solo il viaggio personale di Ozi, ma serve come spunto e invito all’azione, esortando gli individui a riconoscere il proprio ruolo e a usare la propria voce (per quanto insignificante possa sembrare) per fare la differenza”.

Irene Rosignoli: