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Raya e l’ultimo drago, il regista: “la prima versione era vietata ai minori per violenza”

As an evil force threatens the kingdom of Kumandra, it is up to warrior Raya to leave her Heart Lands home and track down the legendary last dragon to help stop the villainous Druun. © 2020 Disney. All Rights Reserved.

Esiste una versione di Raya e l’ultimo drago “vietata ai minori”. A rivelarlo è il regista Carlos López Estrada nell’ultima intervista legata al film su Empire (che ha anche pubblicato delle nuove immagini ufficiali).

Davanti ai paragoni con Avatar – La leggenda di Aang e La leggenda di Korra scaturiti online dopo la diffusione del primo trailer, Estrada ribatte che il film è più simile alla saga di John Wick dichiarando: “C’erano alcuni elementi che, se avessimo deciso di includerli, ci avrebbero dato un rating R per violenza. Tanto per capirci, esiste una versione del film con ossa spezzate e cose del genere”.

Il rating R in America corrisponde a “restricted”, ovvero a film che contengono violenza intensa, scene di sesso, droga oppure linguaggio volgare. Per questo, bambini e ragazzi sotto i 17 anni possono accedere soltanto se accompagnati da un adulto.

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Protagonista di Raya e l’ultimo drago, epic-fantasy ispirato dalla cultura dell’Asia sud-orientale, è Raya, principessa del regno immaginario di Kumandra, minacciato di distruzione da una potenza oscura. Per salvare il suo popolo, la giovane guerriera parte per un viaggio con lo scopo di trovare l’ultimo drago rimasto. Si tratta di Sisu, una “draghessa” che ha perduto i suoi poteri ed è rimasta intrappolata nel corpo di un’umana. Per poter compiere la sua missione, Raya dovrà prima aiutarla a ritornare nella sua forma originale.

Ricordiamo che nel corso dell’ultimo Investor Day, l’azienda ha annunciato che Raya e l’ultimo drago arriverà in contemporanea al cinema (dove sarà possibile) e in streaming su Disney+ con modalità Accesso Vip (come accaduto per Mulan).

Irene Rosignoli: