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[Recensione] L’Ombrello Blu

Prima di recensire il delizioso The Blue Umbrella, cortometraggio che accompagna l’uscita di Monsters University nelle sale, occorre spendere due parole sulla CGI Pixar.
La Pixar, come tutti sanno, ha inventato la CGI, e da sempre è lei a portare questa tecnica dai numerosi limiti verso il miglioramento. Oggi ci sono altri studi che sperimentano con la CGI (i Walt Disney Animation Studios sono un ottimo esempio), ma ad Emeryville la voglia di spingersi “verso l’infinito e oltre” non è mai passata. L’obiettivo, soprattutto da qualche anno a questa parte, è il fotorealismo, ovvero la modellazione della CGI in modo da simulare la realtà. Se avete visto Ribelle – The Brave e avete spalancato gli occhi davanti agli splendidi sfondi, avete più o meno un’idea di quello di cui sto parlando.

The Blue Umbrella, o L’Ombrello Blu, è una sfida.

Quando fu annunciato (con il titolo di Rainy City Tales), L’Ombrello Blu scatenò numerosi dubbi in noi appassionati. Se utilizzi l’animazione per ricreare in tutto e per tutto la realtà, che animazione è? C’è un limite entro il quale bisogna stare o si può spingere “oltre”, con la tecnologia ? Perché non fare direttamente riprese in live action, se il look finale è talmente “reale” da confondere lo spettatore?

I geniacci della Pixar, però, avevano pensato a tutto.

Il corto è estremamente fotorealistico ed è per certi versi impressionante. La cura dei dettagli e la precisione nella resa della città, della pioggia, delle superfici, degli oggetti, è incredibile. Eppure…i tombini si animano, le grondaie ammiccano, il tubo di scarico dell’acqua sorride e i due ombrellini protagonisti si scambiano teneri sguardi d’amore. Attraverso questo espediente, lo spettatore vede un ambiente che sembra live action e allo stesso tempo si ricorda costantemente che si tratta di animazione. Fotorealistico e cartoonesco allo stesso tempo!

La sfida è vinta su tutti i fronti.
Resta da chiedersi quanto la Pixar punterà sul fotorealismo nelle sue opere future, se la CGI di The Blue Umbrella diventerà lo standard per le produzioni Pixar o se si tornerà a un look più cartoonesco (quest’ultima opzione sembra la più probabile), ma per ora ci limitiamo ad apprezzare questo nuovo gioiellino.

Ah, la trama è un apprezzatissimo (e involontario, secondo il regista!) tributo a “Gianni di Feltro e Alice di Paglia” del Classico Disney “Musica, Maestro!”. Da vedere.

Irene Rosignoli: