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Super Sema, su RaiPlay arriva la prima supereroina africana

Dal 1° novembre sarà disponibile in esclusiva su RaiPlay, Super Sema, la serie animata sulla prima supereroina africana, nata per offrire, come dichiarato ufficialmente, “un personaggio attuale e riconoscibile alle bambine e i bambini africani, che invogli ad appassionarsi più ai poteri della scienza, della tecnologia e della matematica, che a quelli legati alla magia.

La storia di Super Sema ha coinvolto nella sua realizzazione artiste di fama internazionale, dall’autrice Claudia Lloyd all’attrice – Oscar per 12 anni schiavo – e attivista Lupita Nyong’o.

La trama di Super Sema

In qualche parte dell’Africa c’è un luogo dell’immaginazione chiamato Dunia (“mondo” in lingua swahili) governato da un perfido tiranno di nome Tobor. Dunia ha le sembianze di una città africana, frenetica, brulicante di vita, marcata da tinte forti e contrasti. Una località avveniristica, fantascientifica, ma realmente frequentata ogni giorno da milioni di bambini in carne e ossa, che in quel mondo colorato vivono avventure fantastiche. In questo grande villaggio moderno – ipertecnologico – si rinnova l’eterno conflitto tra il bene e il male. Dalla parte dei cattivi c’è Tobor, che comanda schiere di simpatici robot chiamati Bongolalas. Dall’altra parte, c’è una ragazzina di dieci anni: volto simpatico, sorriso solare, uno spruzzo di lentiggini, capelli intrecciati in due cornetti. Si chiama Sema, ma per tutti è Super Sema: perché ha poteri straordinari o, meglio, è capace di fare cose straordinarie mettendo a frutto le sue capacità. Coniugando coraggio, intelligenza, conoscenza. Super Sema è una giovane eroina che insieme al fratello gemello protegge il suo villaggio da ogni minaccia.

I temi della serie

Secondo il comunicato stampa ufficiale nelle avventure di Super Sema si trova spazio per “l’identità culturale dei bambini africani, per l’apertura alla tolleranza e all’interesse verso popoli, culture e luoghi differenti. In ogni episodio è sottolineata l’importanza di avere fiducia in se stessi e nella propria capacità di cambiare il mondo, specialmente per le bambine, avvicinandosi con passione al mondo delle STEM (le discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche). Le autrici hanno voluto impegnarsi nell’offrire dei modelli a cui i bambini potessero ispirarsi, riconoscendo a se stessi la possibilità di essere scienziati, inventori, innovatori o qualunque cosa sognino di diventare.

Jacopo Iovannitti: Walt Disney diceva "If You Can Dream, You Can Do It". Ho fatto di questa frase il mio motto di vita tra studio, passioni e lavoro. Ma non sono mai riuscito a guarire dalla mia fissazione indescrivibile per i pinguini.