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Viola Giramondo: le forme della bellezza.

Sono più o meno due mesi che ho intenzione di scrivere qualche riga su questa meravigliosa, meravigliosa graphic novel, ma la verità è che non sono abbastanza brava a fare critica fumettistica (perdonatemi, sto ancora imparando!) e ormai mi ero rassegnata…

Stamattina, però, l’account Twitter dell’editore Tunué mi ha svegliata con una tavola tratta proprio da Viola Giramondo, facendomi iniziare la giornata con un sorriso. Aggiungiamoci la lezione di arte di oggi su Henri de Toulouse-Lautrec, personaggio che la piccola Viola incontra in una delle tre avventure che la vedono protagonista. Infine, sommate il tutto alla bellissima intervista agli autori Teresa Radice e Stefano Turconi che hanno pubblicato gli amici del forum La Tana del SollazzoInsomma, era destino che oggi dovessi parlarvi di Viola Giramondo.

A scanso di equivoci lo specifico subito: la storia di Viola non è Disney nel marchio, ma è Disney nello spirito, per questo credo che meriti uno spazio nella nostra sezione dedicata al fumetto. Per conoscere meglio i due autori e i loro legami con la Disney vi basterà leggere le loro stesse parole nell’intervista che ho linkato sopra: parole calde, dolci e colorate esattamente come la loro graphic novel.

Graphic novel che, senza esagerare, è una delle cose più belle che ho avuto tra le mani in tutto il 2013. La storia della piccola Viola, ragazzina di dodici anni che vive e cresce all’interno di un circo, celebra la bellezza e non può quindi che essere bellissima. “Bellissimo” è quell’ aggettivo scontato che non si dovrebbe mai utilizzare, eppure qui è il più appropriato. Non c’è altro modo per descrivere la crescita di Viola che, nel corso delle tre storie di cui la graphic novel si compone, scopre il suo posto nel mondo e nella sua famiglia, impara ad accettare il prossimo, e infine capisce che amare significa anche lasciar andare, perché tutto nella vita ha una fine. Non c’è altro modo per descrivere i disegni e i colori di Turconi, a metà tra quadri e scene animate. Non c’è altro modo per descrivere tavole mute, dove ci sono solo le onomatopee del vento e degli animali del bosco, e tu li senti, li senti davvero.

E’ in quel momento che ti accorgi che Viola Giramondo è qualcosa di più di un fumetto: quando capisci che è qualcosa di vivo, che la famiglia di Viola è diventata un po’ anche la tua, che quasi quasi i ricci biondi vorresti averli anche tu…
Quando pensi che, è vero, “ci sono tanti tipi di bellezza quanti sono i modi di cercare la felicità”, e hai voglia di trovare il tuo.

Regalatevi e regalate Viola Giramondo, perché è un piccolo tesoro che rimarrà con voi.

Irene Rosignoli:

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  • Iry... GRAZIE.
    Quando leggi cose così su quello a cui hai dedicato gli ultimi due anni della tua vita, be'... ti dici che, forse, la tua strada è quella giusta. Ed è un regalo :-)
    Tere & Ste della Casa senza Nord :-)

    • E per me è un regalo ancora più grande sapere che le mie parole sono piaciute agli autori di un'opera che ho amato e amo :) Grazie di cuore ad entrambi, per il commento (inaspettato!) e per i vostri lavori.
      Ancora mi maledico per non aver avuto il coraggio di presentarmi a Lucca Comics!
      L'anno prossimo, promesso! Grazie!
      Iry