Se c’è una cosa che rimarrà impressa nelle menti dei partecipanti al Lucca Comics and Games 2013, sarà sicuramente la visione del film che nel giro di pochi giorni ha incassato complessivamente, in 36 paesi, più di 100 milioni di dollari: Thor – The Dark World.
Secondo film della Fase 2 dei Marvel Studios; è il primo ad aprirsi con il nuovo logo della casa cinematografica statunitense ed il più corto tra i cinecomic.
Il film, infatti, dura solo 111 minuti.
Nel lungometraggio, ambientato un anno dopo i fatti di The Avengers, troviamo il popolo asgardiano impegnato in una frenetica lotta che mira al ripristino della pace nei Nove Regni. A sua insaputa, però, trama Malekith (Christopher Eccleston), il re in un’antica razza: gli Elfi Oscuri, risvegliati casualmente da Jane Foster (Natalie Portman). Proprio per questo, Thor (Chris Hemsworth) , sarà costretto a ricongiungersi con la sua fiamma terrestre ed a portarla nel suo regno, dove si troverà costretto a collaborare con il suo fratellastro Loki (Tom Hiddleston), per riportare la pace nell’universo, non senza gravi perdite ed all’insaputa di suo padre, Odino (Anthony Hopkins).
Paragonando il primo ed il secondo capitolo della saga, si nota, in modo piuttosto evidente, il cambio di regia avvenuto tra Kenneth Branagh (al timone del primo capitolo) ed Alan Taylor (al timone di questo). I toni tragici del primo film sono infatti smorzati da una forte ironia, presente in quasi tutto il film ed in particolare nei personaggi di Loki, della stagista Darcy Lewis e del dottor Erik Selvig. Inoltre, i cambi di scena avvengono in modo molto rapido, contrariamente al precedente lungometraggio. Rimane comunque intatta la caratteristica che distingue questo cinecomic dagli altri, ovvero il forte rapporto d’amore fra Thor-Odino-Loki, con l’aggiunta, che sarà decisiva, di un altro personaggio: Frigga (Rene Russo). Criticata, invece, è la poca importanza data a personaggi come Sif (Jaimie Alexander). Sono numerosi i riferimenti a varie saghe d’eccezione come Star Wars (con specifici combattimenti ed armi), Il Signore degli Anelli (per le ambientazioni) ed Il Trono di Spade (a causa di alcuni avvenimenti particolari). Ottima invece, è la nuova visione di Asgard che vediamo finalmente più dettagliata e non minimalista come quella del precedente film, che si va ad inserire perfettamente con le varie ambientazioni proposte e con la magnifica fotografia di Kramer Morgenthau e gli splendidi costumi di Wendy Partridge. La colonna sonora, invece, è affidata a Brian Tyler che rielabora e caratterizza in ogni sequenza del film quella del film del 2011.