Un grande chef, un ristorante particolare, un men unico e commensali pronti a vivere un’esperienza irripetibile. Questi gli elementi alla base della dark comedy The Menu, nuovo film di Mark Mylod (The Big White, Il Trono di Spade, Succession). Protagonisti Ralph Finnes, Anya Taylor-Joy, Nicholas Hoult, John Leguizamo, Hong Chau, Janet McTeer, Judith Light, Reed Birney, Rob Yang, Aimee Carrero, Paul Adelstein, Arturo Castro, Mark St. Cyr, Rebecca Koon e Peter Grosz.
La storia vede la giovane coppia formata da Margot e Tyler dirigersi a bordo di una barca su un isola dove si trova l’esclusivo ristorante Hawthorne. Insieme a loro altri facoltosi commensali, tra cui la nota critica gastronomica Lillian Bloom. Gli invitati sono pronti a vivere un’esperienza culinaria unica grazie al grande Chef Slowik, pronto a fargli vivere una serata che non dimenticheranno.
Dalla trama ci si potrebbe aspettare uno dei tanti film ambientati in un ristorante che vede i commensali gustare un’ottima cena, magari con la rivelazione di qualche oscuro segreto. The Menu è molto di più. È una horror comedy capace di spiazzare e sorprendere. Dopo un inizio standard, dove i facoltosi fortunati conoscono prima un minimo l’isola e poi iniziano la cena, la storia prende una piega totalmente diversa.
Proprio a metà cena capiamo come quella al ristorante Hawthorne sia più di una cena e sicuramente più di un’esperienza. È una vera e propria lezione di vita. È una critica feroce alla società, divisa in chi mangia e chi fa mangiare. L’arte culinaria, Chef e commensali sono solo elementi di un puzzle la cui funzione è essere meri mezzi per spiegare come gira il mondo. Un mondo crudele in cui i pochi privilegiati decidono tutto, compresa la fama altrui, e la cui ingordigia non conosce limiti. Distratti, superficiali e disonesti sono perennemente scontenti e per questo sempre alla ricerca di emozioni.
Emozioni che sono il vero cibo della serata, quelle che mancano alle persone ricche, incapaci di godersi anche una semplice cena. E proprio emozioni servirà loro Slowik. I suoi piatti ricercati e particolari sono solo uno specchietto per le allodole. Il vero cibo sono la paura, il dubbio, la frustrazione, l’umiliazione e una serie infinita di stati d’animo. Perché la cucina infondo è la perfetta allegoria della vita. È vita e morte, è gioia e disperazione, è successo e fallimento, è folgorante ascesa e rovinosa caduta. È mercificazione di un’arte divenuta ormai consumo, dove anche gli incompetenti mettono bocca burlandosi degli artisti. Tutto questo contemporaneamente.
Come la vita anche la cucina è imprevedibile, non mancheranno quindi momenti inconvenienti. O meglio personaggi che stonano con l’ambiente, che ha nella Margot di Anya Taylor-Joy la sua rappresentante. Ragazza fuori luogo, è la deviazione inaspettata del progetto studiato nei minimi particolari. È la pioggia improvvisa in una giornata afosa. È lei a mettere alla berlina il suo esaltato accompagnatore e soprattutto lo Chef. È e a fargli capire come il tutto sia ridicolo e senza senso. Classico cavallo impazzito che scombussola l’ordina prestabilito, sarà proprio questa sua libertà a far riscoprire a Slowik la gioia del suo mestiere.
Grazie ad una sceneggiatura senza troppi fronzoli e con colpi di scena ben architettati, The Menu riesce pienamente nel suo intento. Tra horror, thriller e commedia (non mancheranno momenti esilaranti), Mylod ci porta in un ambiente freddo, asettico e inospitale – proprio come la cucina dello Chef – dove la passione per l’arte (culinaria) ha da tempo lasciato posto all’ossessione. Perché ormai ciò che conta non sono i sentimenti provocati ma la perfezione, dimenticandosi di come anche una cosa semplice, come un cheesburger o un piccolo film, possa provocare grandi emozioni.
A supportare il tutto un ottimo cast guidati da un algido e freddo Ralph Finnes e da un’energica Anya Taylor-Joy. L’attore inglese riesce a restituirci uno Chef tutto d’un pezzo, un artista della cucina che guida i suoi sottoposti con autorità militaresca, un uomo ormai senza sentimenti,. A fargli da contraltare una ribelle Taylor-Joy, che infonde alla sua Margot grinta e coraggio, l’unica capace di scuotere il cuore e l’anima di un artista ormai perso. Al loro fianco un cast corale che si è calato perfettamente nei personaggi, in particolare Nicholas Hoult, simbolo e parodia degli appassionati e presunti esperti di cucina.
In conclusione The Menu è un film che nonostante non sempre riesca ad amalgamare al meglio humor e thriller e che lasci con una sensazione di incompiuto, di vorrei ma non posso, riesce comunque a stupire e a tenere alta la tensione. Sicuramente da vedere.
Al cinema dal 17 novembre con Searchlight Pictures.