Basato su “L’Improbabile Storia di Peabody“, ovvero una breve serie d’animazione creata da Ted Key e prodotta da Jay Ward Productions per il ben più grande “The Rocky and Bullwinkle Show”, il film d’animazione dei Dreamworks Animation Studios è approdato nelle sale italiane lo scorso 13 Marzo 2014.
La sinossi è molto semplice: Mr. Peabody, un cane mai adottato e dotato di un’intelligenza soprannaturale sviluppata autonomamente nel corso degli anni nonché vincitore di un premio Nobel, decide di cambiare la sua facoltosa vita adottando un bambino, in fondo “Se un bambino può adottare un cane, perché un cane non potrebbe adottare un bambino?“. Questo, di nome Sherman ed allevato in modo impeccabile, stravolgerà la sua vita dopo il primo giorno di scuola ed a causa di una bambina, Penny, dando inizio ad una serie di accidentali eventi che potrebbero sconvolgere il corso della storia passata, presente e futura.
Il film diretto da Rob Minkoff, regista reso famoso grazie al successo del film Disney “Il Re Leone”, coinvolge gli spettatori fin dai primi istanti con un interessante dialogo fra questi ed il cane-nobel proseguendo la narrazione in modo naturale, e se vogliamo anche prevedibile, scandita regolarmente dalle epoche che i protagonisti visiteranno grazie all’invenzione del “Tornindietro”, fino a raggiungere la calamitosa scena finale nella quale tutti i problemi di questa particolare famiglia troveranno soluzione.
Questo punto a favore non può però eliminare le critiche che vanno fatte all’animazione che si potrebbe definire basica. Potete scordarvi una fluente chioma o una albero ricco di movimentate foglie. Gli scenari ed i movimenti dei personaggi di Mr. Peabody & Sherman risultano, infatti, molto semplici. In ogni caso questo è un aspetto molto evidente se messo in contrasto con il dinamico movimento dei personaggi protagonisti che essendo animali o bambini risulta naturale. Un occhio esperto è in grado di capirne la differenza. In ogni caso, il tutto è rafforzato dall’uso corretto e giusto dei colori puri e forti che la pellicola ci presenza e dall’uso degli effetti speciali, che appare evidente in scene come gli svariati viaggi nei tunnel inter-temporali.
Sono gradevoli, invece, gli argomenti trattati. Non ci viene infatti presentato il classico tema della famiglia, bensì quello della famiglia adottiva. Molto attuale direi. Questo viene fatto ovviamente in modo molto particolare, rovesciando il rapporto uomo-animale unito ad una buona dose di ironia, finalmente gradevole che non cade in banali scurrilità. Risultano molto divertenti le citazioni storiche ed obbligate che il film offre. In alcuni casi potrebbe esser considerato quasi istruttivo, ma non vorrei esagerare.
Il cattivo, Mrs. Grunion, seppur poco presente negli eventi principali del film, ricorda molto antagonisti già visti nella storia del cinema a causa della propria estetica caratterizzata da un vestito rosa ed una prorompente corporatura. E’ tuttavia la goccia che farà traboccare il vaso dando inizio alle disavventure della particolare famiglia, aiutata dalla piccola ed inizialmente diabolica Penny Peteson.
Significativa la scena in cui Mr. Peabody ricorda i momenti più belli vissuti con il piccolo Sherman, dall’adozione di questo fino ai più grandi viaggi temporali, che viene incorniciata dalla bellissima canzone di John Lennon, Beautiful Boy. Il resto della colonna sonora, composta da Danny Elfman, risulta meno evidente di altri suoi lavori come Alice in Wonderland, Frankenweenie o Il Grande e Potente Oz.
Non è necessaria la visione in 3D, viste le scarse scene dove questo potrebbe risultare utile.
In definitiva, con una sceneggiatura semplice ed umoristica ed un’ottima regia seppur con una limitata animazione, il film è consigliato sia ad un pubblico adulto che infantile, sperando che proprio in questa sua semplicità venga compreso anche da questi ultimi.