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Float, su Disney+ il corto per la Giornata Mondiale per la Consapevolezza sull’Autismo

Il 2 aprile ricorre la Giornata Mondiale per la Consapevolezza sull’Autismo, e bambini e adulti potranno avvicinarsi alla tematica anche grazie al mondo Disney. Infatti, sulla piattaforma Disney+ è presente il cortometraggio Pixar Float, che Disney Italia ci consiglia in questa importante giornata di sensibilizzazione.

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Float fa parte del programma Pixar Spark Shorts, l’equivalente “pixariano” dei corti Disney Corto Circuito, ovvero progetti sperimentali che permettono a qualsiasi membro dello studio di proporre un soggetto e trasformarlo in un corto animato. La serie comprende ben due corti dedicati alla tematica dell’autismo e della scoperta delle differenze; il secondo si intitola Loop e al momento è ancora inedito sulla piattaforma italiana.

La storia nasce dall’esperienza personale del regista Bobby Rubio e racconta dell’amore tra genitori e figli e del percorso che porta all’accettazione reciproca. Un padre scopre che suo figlio è diverso dagli altri bambini in un modo davvero singolare. Per sfuggire al giudizio altrui, il padre cerca di tenere il bambino lontano da sguardi indiscreti, ma quando le capacità di suo figlio diventano pubbliche, deve decidere se continuare a nasconderle o accettare suo figlio così com’è.

“Lo ammetto, mi ci sono voluti anni per accettare la diagnosi di autismo di mio figlio”, ha dichiarato il regista di Float a CBR. “Mi ricordo che all’inizio, proprio come nel corto, provavo a nascondere il fatto che fosse autistico. A volte girava su sé stesso e io gli dicevo “Ehi Alex, potresti smetterla? Potresti smettere di roteare?”. Ma ora accetto che Alex sia fatto così. Fa quei movimenti perché è ciò che gli serve per calmarsi. Ma ci è voluto del tempo perché riuscissi a pensarla così.

[…] Con il corto volevo raccontare l’autismo attraverso una metafora, perciò il bambino che vola è una metafora dell’autismo. Tuttavia non parla soltanto di questo, volevo che la tematica di fondo fosse semplicemente la diversità, così che la storia potesse applicarsi a tutti. Chi vuole può ritrovarsi in questa vicenda in qualche modo. Spero che gli spettatori ci si rivedano, anche perché sono sicuro che prima o poi ci siamo sentiti tutti diversi o lontani dalla società mainstream”.

Foto: Courtesy of Disney+ Italia

Irene Rosignoli: