Ospite al podcast Freakonomics Radio, il presidente di Disney Pictures Sean Bailey ha avuto modo di parlare dei remake live action Disney, soffermandosi anche su La Sirenetta live action, uno dei titoli più attesi per i prossimi anni. Bailey ha rimarcato come questi film siano indirizzati prevalentemente a un pubblico femminile, che potenzialmente poteva sentirsi tagliato fuori da altre produzioni Disney come Marvel o Star Wars; da qui la forte enfasi sulle protagoniste come Cenerentola, Belle, Jasmine e prossimamente anche Ariel.
Interrogato sulle numerose critiche rivolte alla scelta dell’attrice Halle Bailey (con cui non è imparentato nonostante lo stesso cognome), il presidente ha risposto semplicemente:
“Per quanto riguarda il casting di Halle Bailey, per noi si è trattato semplicemente di trovare la migliore Ariel possibile. Ricordo che eravamo seduti tutti insieme in una stanza e che l’abbiamo ascoltata cantare e abbiamo subito pensato: è lei. Sì, abbiamo visto le critiche, ma d’altra parte ho sentito entrambe le campane, perché ci sono persone che hanno esultato quando è stato fatto il suo nome. Per noi è stata semplicemente una questione di talento”.
La discussione è poi virata sulle presunte accuse di maschilismo rivolte al classico del 1989. Molti infatti, comprese alcune celebrità tra cui recentemente Keira Knightley, hanno espresso critiche nei confronti del film Disney sostenendo che sia sessista che Ariel debba rinunciare alla sua voce, la sua più bella e importante qualità, per ottenere l’amore del principe Eric.
Sean Bailey ha promesso che questo aspetto verrà in un certo senso “sistemato” ne La Sirenetta live action: “Non voglio anticipare troppo, perché ci saranno alcuni cambiamenti nella trama del film. È un aspetto su cui abbiamo discusso molto. Stiamo sicuramente lavorando con l’intenzione di rimanere fedeli alle bellissime fondamenta della storia, ma siamo anche consapevoli dei tempi in cui ci troviamo”.
E ha aggiunto in seguito: “Dal punto di vista personale, posso dire che io ho una figlia e quando ho accettato questa posizione, circa 10 anni fa, lei aveva 7 anni. Per prepararmi al mio nuovo lavoro ho guardato molti dei vecchi film animati. Benché siano meravigliosi sotto tantissimi aspetti, guardandoli insieme a mia figlia mi sono reso conto che nel realizzare nuove versioni oggi ci sono molti argomenti che dobbiamo affrontare per le bambine dei tempi moderni. E anche per i bambini, ovviamente. Perciò dobbiamo chiederci qual è il tipo di mondo che vogliamo raccontare, pur restando rispettosi degli elementi che rendono queste storie dei classici”.
Vi ricordiamo che La Sirenetta live action non ha ancora una data d’uscita e che per ora i prossimi remake saranno Mulan (marzo 2020) e Cruella (2021), oltre a Lilli e il Vagabondo in uscita in streaming su Disney +.
Fonte: Freakonomics via DvDizzy