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Le origini della Bella Addormentata nel Bosco, dai Grimm a Tchaikovsky

Alzi la mano chi ha visto almeno una volta un video o un articolo nel world wide web che spiegava quali fossero le vere storie dietro le più famose fiabe Disney. Alcune delle fonti più usate in questo genere di articoli sono quelle sulle origini della Bella Addormentata nel Bosco.

Quest’introduzione provocatoria non vuole togliere meriti ai suddetti video o articoli. In effetti, dietro le fiabe dei film d’animazione Disney ci sono storie diverse da quelle che conosciamo, ma ciò che questi articoli o video dicono non corrisponde sempre alla verità. A volte le loro “spiegazioni” sono completamente inventate e mettono in giro delle vere e proprie fake news, fortunatamente innocue. Altre volte, invece, questi articoli o video hanno un fondo di verità, ma non spiegano esattamente come stanno le cose.

Ripassiamo un momento la versione Disneyana di questa fiaba

Facciamo un passo indietro e prendiamo un esempio lampante. Proseguiamo, anzi, con un’altra domanda: chi ha mai sentito dire in un articolo o in un video: “Nelle origini della bella addormentata nel bosco la principessa viene abusata”?

Mi è capitato di recente di avere la bacheca piena di questo genere di frasi, soprattutto su questa sfortunata eroina. Siccome, però, fare ricerca al riguardo è una delle cose che più mi diverte, ho deciso di spiegare come sia andata davvero la storia della povera principessa addormentata.

Noi Disneyani siamo cresciuti col film del 1959 La Bella addormentata nel Bosco, lungometraggio strabiliante con un’animazione splendida. A completare il tutto, le musiche di Pyotr Ilyich Tchaikovsky – compositore ottocentesco di musiche e balletti come Il lago dei Cigni e Lo Schiaccianoci. Di recente la casa madre ha, inoltre, creato due versioni live action Maleficent e Maleficent – signora del male, concentrate sulla figura della villain Malefica. La storia dell’originale film d’animazione la conosciamo tutti e anche se il live action ha degli escamotage diversi, è comunque basato sulla versione Disneyana della fiaba. Ma a sua volta, quindi, da dove deriva la versione della Walt Disney Company?

Su quali fiabe ha le sue origini La Bella Addormentata nel Bosco della Disney?

(1867, La Belle Au Bois Dormant, Gustave Doré)

La storia della principessa Aurora, creata da Walt Disney e dal suo team, è basata sia sul balletto di Tchaikovsky, sia su due diverse fiabe. Il film d’animazione è infatti basato sulla storia di Charles Perrault La Belle au Bois Dormant, letteralmente La bella nel bosco dormiente. La controversia riguardo al titolo francese è tutt’ora accesa. Dormant senza E finale sarebbe un aggettivo maschile, riferito, perciò, al bosco e non alla fanciulla. Nelle traduzioni e versioni successive, tuttavia, è la fanciulla a essere definita addormentata e non il bosco attorno a lei. Nel 1697, comunque, Perrault pubblicò questa fiaba nella raccolta I racconti di Mamma l’Oca. Lo stesso Tchaikovsky basò il suo omonimo balletto su questa versione. La seconda fiaba sulla quale è basato il film Disney è quella dei fratelli Grimm, i quali adattarono e semplificarono la fiaba francese di Perrault nella loro raccolta del 1812 Fiabe dal focolare.

Perrault, I Grimm e la Disney, poche differenze, tante similitudini.

La storia Disneyana è molto somigliante alla fiaba dei fratelli Grimm – e a quella di Perrault. La versione francese è un po’ più lunga di quella tedesca e comprende altre vicende dopo il risveglio della principessa. Tutte queste versioni, con le loro piccole differenze, condividono il fatto che una fata non invitata alla festa per la nascita della principessa, si adiri con i reali e scagli una maledizione sulla piccola. Le storie condividono anche il fatto che la sorte della principessa venga momentaneamente salvata da un’altra fata. Questa creatura buona, utilizza il suo dono alla reale per fare in modo che la piccola si addormenti e non muoia, una volta puntasi col fuso di un arcolaio. Inoltre, tutte queste storie prevedono che la principessa si punga, cada addormentata e si risvegli in seguito al bacio di un principe.

(XIX secolo, The Sleeping Beauty, Edward Coley Burne-Jones)

Sia Perrault che i Grimm, tuttavia, fecero dormire la loro principessa nel castello circondato dal bosco di rovi per ben 100 anni. Per questo motivo la fata buona della storia fa addormentare anche tutto il resto del castello – cosicché la principessa non si svegli da sola un secolo più tardi.

Un paio di invenzioni totalmente Disneyane

La Disney, tuttavia, non copiò totalmente queste due fiabe per la trama del suo lungometraggio. Come è successo, infatti, in quai tutti i suoi film d’animazione, la fiaba è stata adattata e cambiata in modo da renderla più magicamente Disney.

Invenzione totalmente Disneyana fu, ad esempio, il combattimento tra il principe Filippo e Malefica tramutata in drago. In realtà l’intero arco della storia incentrato sul principe non esiste nella fiaba originale di Perrault né in quella dei Grimm. Il principe di entrambe le fiabe di questi autori compare 100 anni dopo che la principessa si è addormentata, quindi sarebbe stato impossibile per lui essere al battesimo della protagonista, come accade nella versione Disneyana.

Altro elemento creato dalla Disney, è il nome della protagonista. Così come La Sirenetta di Andersen non aveva un nome e Ariel fu perciò battezzata dalla casa del topo, anche la Bella Addormentata nel Bosco nella fiaba di Perrault non ha un nome proprio. I Grimm, invece, chiamarono la loro protagonista proprio Rosaspina (Briar Rose), nome riutilizzato dalle fatine Disneyane che chiamano così la giovane prima di confessarle la sua vera identità. Fatto interessante della fiaba di Perrault, però, è la presenza del nome Aurora. Questo nome non appartiene alla protagonista, ma a sua figlia. Nella fiaba francese, infatti, dopo il matrimonio, la principessa e il principe hanno due figli, che chiamano Aurore e Jour (Aurora e Giorno).

Perrault, i Grimm, Tchaikovsky… nessuno di loro descrive situazioni violente.

(XIX secolo, Sleeping Beauty, Alexander Zick)

Similitudini e differenze a parte, né nel balletto del compositore russo né nelle fiabe di Perrault o dei Grimm è presente alcun abuso. Quindi gli articoli e i video che dicono il contrario sbagliano? Le origini della bella addormentata nel bosco non comprendono abusi sessuali come dicono i video e gli articoli online? Non esattamente.

Effettivamente, Charles Perrault non fu il primo a scrivere di questa particolare storia. In un certo senso, la adattò in modo da renderla più fruibile a un pubblico più ampio. Si può dire che Perrault rese la storia della principessa addormentata una fiaba con una morale. Non si poteva però ancora parlare di una fiaba per l’infanzia. Infatti, l’età dell’infanzia è stata definita e dichiarata solo negli ultimi secoli. Precedentemente, purtroppo, la percentuale di bambini che sopravvivevano all’età infantile era estremamente bassa e avere una letteratura esclusivamente per loro era ancora impensabile.

Esistono, tuttavia, delle versioni più antiche e cruente simili a queste fiabe

Ma tornando a noi, Perrault abbiamo detto che cambiò la fiaba in modo da semplificarla e renderla più fruibile. In effetti, basò la sua storia su un racconto italiano. Il racconto dell’autore Gianbattista Basile è presente nel Pentamerone – o Lo Cunto de li Cunti, opera creata una quarantina d’anni prima della raccolta di fiabe francese. A sua volta, però, la storia ne Lo cunto de li cunti, che si chiama Sole, Luna e Talia, era basata su un romanzo cavalleresco: Perceforest scritto nel 1300. Effettivamente, in entrambe queste storie si parla di rapporti sessuali non consenzienti che due personaggi nei due diversi racconti hanno con la principessa addormentata.

Sia Talia, la protagonista del racconto di Basile, che Zellandine, protagonista del racconto cavalleresco Perceforest, si addormentano di un sonno magico. Talia, in particolare, condivide con la fiaba francese del seicento il fatto di pungersi un dito con una lisca di lino usando un fuso.

Entrambe le protagoniste vengono successivamente collocate in un luogo nel quale riposare durante il loro sonno magico. Durante il loro sonno, Zellandine viene abusata da Troylus, il suo promesso sposo, Talia, invece, viene abusata da un re che la trova involontariamente sola nel suo luogo di riposo durante una battuta di caccia. Entrambe le fanciulle vengono ingravidate e danno alla luce i loro figli (gemelli) durante il sonno. Sia Talia che Zellandine si sveglieranno grazie a uno dei loro figli che toglierà la scheggia avvelenata dal dito punto precedentemente – scheggia che in primo luogo le aveva fatte addormentare.

Quindi, per concludere su queste complicate origini

(Briar Rose and Prince Phillip (14th century), AnUnusualPrince su DeviantART)

Qual è il vero fine di questo discorso? Sebbene le origini della fiaba della bella addormentata nel bosco abbiano radici in questi cruenti e, a tratti, riprovevoli racconti, Charles Perrault e i fratelli Grimm riscrissero completamente l’intera trama. Questi autori, inoltre, crearono il mondo fatato al quale Tchaikovsky e lo stesso Walt Disney si sono poi ispirati. Aggiunsero le fate, la magia, i rovi intorno al castello e il sonno magico secolare.

È perciò giusto dire che nelle origini della bella addormentata nel bosco della Disney, la giovane venisse abusata e violentata? Non esattamente. Le storie Perceforest e Sole, Luna e Talia posseggono alcune caratteristiche che sono state mantenute nelle fiabe di Perrault e dei Grimm, ma non sono la versione della fiaba che tutti conosciamo e sulla quale la Disney si è basata. Proprio perché i temi affrontati e i dettagli descritti in quei cruenti racconti furono reputati troppo forti e ingiuste anche alla fine del ‘600, Perrault volle cambiare quasi totalmente i tristi avvenimenti intorno alla sua protagonista.

Le origini della bella addormentata nel bosco sono solo lontanamente collegate agli antichi racconti delle ragazze abusate durante il sonno. Potremmo dire che la versione Disneyana della storia ha origini in Perceforest e Sole, luna e Talia quanto La Bella e la Bestia ha origini nella storia di Apuleio Amore e Psiche. Alla lontana questi racconti hanno elementi in comune, ma le storie contemporanee ormai a noi tanto familiari non hanno che pochissimi degli elementi di quelle antiche trame. Perciò i racconti animati Disneyani più recenti di queste storie sono basati e hanno origine nelle versioni decisamente meno cruente e molto più fiabesche di questi antichi racconti.

Giulia Galizia: Sognatrice fin da bambina, appassionata di teatro, fiabe, danze storiche e letteratura per l'infanzia. Diplomata in doppiaggio cinematografico e laureata in Scienze della Formazione Primaria all'Università di Modena e Reggio Emilia, ha sempre avuto la passione per la scrittura, cominciata dopo la pubblicazione di un suo racconto per un concorso letterario del Rotary L.A. Muratori di Modena nel 2011. Bilingue inglese sta attualmente svolgendo un dottorato di ricerca in Scienze umanistiche. Si barcamena nella vita tra momenti rosa pieni di magia e momenti tetri alla Tim Burton.