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Riapre anche Disneyland, ma spunta una petizione: per i fan è troppo presto

Recentemente, la Walt Disney Company ha annunciato i piani per la riapertura del Disneyland Resort, il parco californiano originale fondato da Walt Disney stesso. Di fatto, la riapertura seguirà immediatamente quella di Walt Disney World in Florida e si terrà gradualmente per tutto il mese di luglio. Si parte con il Downtown Disney District (l’area esterna dedicata alla ristorazione e allo shopping) il 9 luglio, per passare poi al parco principale e al Disney California Adventure il 17 luglio e arrivare infine agli hotel il 23 luglio.

Le misure che saranno adottate saranno le stesse: ridotta capacità e accessi limitati, obbligo di prenotazione per l’entrata al parco e l’accesso ai servizi, distanziamento sociale, misurazione della temperatura corporea e mascherine. Inoltre, saranno temporaneamente sospese tutte le attività che non permettono di rispettare la distanza di sicurezza come spettacoli, parate e incontri con i personaggi. Come a Walt Disney World, anche a Disneyland i cast member riceveranno un training apposito, e verrà inoltre istituito un nuovo Guest Experience Team che si occuperà di far rispettare le nuove regole, dare informazioni e aiutare i guest in caso di bisogno.

Sembrerebbe una bella notizia, eppure non tutti i fan sono favorevoli alla riapertura e online sono già trapelati i primi commenti preoccupati. I casi di COVID-19 in California infatti non accennano a diminuire, e una petizione trapelata online sottolinea i forti rischi che i visitatori e soprattutto i lavoratori di Disneyland potrebbero correre in caso di una riapertura affrettata.

Questo il testo della petizione, che al momento ha raggiunto 13.000 firme:

“Il Disneyland Resort ha appena dichiarato, nella giornata del 10 giugno 2020, la sua intenzione di riaprire i parchi il 17 luglio. Come tutti sappiamo, i casi di COVID-19 stanno aumentando e non sono diminuiti. Molte persone hanno perso dei cari per colpa della pandemia, e riaprendo i parchi la Disney sta mettendo in pericolo i cast member e i guest esponendoli al rischio del virus. Ci sono più casi adesso di quando i parchi hanno chiuso lo scorso marzo, e le autorità hanno affermato che la seconda ondata di coronavirus sarà anche peggiore. Riaprire prima della seconda ondata sembra irresponsabile e avido. Capisco che tutti siano felici per il ritorno dei parchi, ma non è il momento, in una pandemia in cui le persone stanno ancora morendo.

Il 27 marzo 2020, Disney Parks ha affermato: “la sicurezza e il benessere dei nostri guest e dipendenti rimane la priorità numero uno per la Walt Disney Company”. La soluzione migliore sarebbe ripensare la riapertura di Disneyland in un secondo momento, quando i casi diminuiranno e le autorità lo considereranno più sicuro per tutti, continuando a praticare il distanziamento sociale”.

Fonte e foto: Disney Parks Blog
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Irene Rosignoli: