Nello scorso episodio avevamo iniziato ad addentrarci nel selvaggio west e a raccontare una bellissima storia!
Rieccoci qui per sapere come andò a finire la vicenda dei Ravenswood e per muoverci ancora un po’ in giro per Frontierland!
Recuperate la prima parte del nostro tour di Frontierland nel nostro quarto episodio. Leggete anche:
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Come ricorderete, ci eravamo fermati davanti alla roller coaster “Big Thunder Mountain” e alla nostra sinistra si delineava ormai il profilo di una cittadina in stile western tipicamente americano. Trovandoci quindi nel cuore della terra dei cow boys, toccherà armarci e improvvisarci pistoleri grazie al tiro a segno “Rustler Roundup Shootin’ Gallery“ (servizio a pagamento). A sinistra noteremo un’altra architettura tipica di questi scenari, un fortino, Fort Cosmock. Qui è ospitato lo splendido percorso a piedi “Legends of the Wild West“, che ci permetterà di visitarne l’interno, le torri e di imbatterci in splendide statue di cow boys, non ultima quella del famoso Buffalo Bill. Inoltre il forte non è altro che la via di accesso a Frontierland provenendo dalla Central Plaza. Di lì a pochi metri, sotto un porticato è possibile vedere inoltre un’altra entrata dell’area, stavolta al coperto, proveniente direttamente dalla “Liberty Arcade” di Main Street Usa.
Non è però ancora arrivato il momento di uscire, quindi proseguiamo a destra, su un ampio viale che costeggia il lago. Ci stiamo avvicinando all’area del Far West “abitata” dalle grandi case coloniali. A sinistra troviamo ancora edifici della città dei cow boys dove sono ospitati tre ristoranti. Il fast food “Last Chance Cafe” è il luogo ideale per mangiare piatti ispirati alla cucina texana, mentre “The Lucky Nugget Saloon”, ci offrirà una vasta gamma di panini con carne. Ma se siete degli amanti della carne e le vostre tasche ve lo permettono, fermatevi al “Silver Spur Steakhouse”, ristorante con servizio al tavolo per i fan degli arrosti su brace. A destra godremo di bei scorci sul Rivers of the Far West, dove troveremo anche alcuni spazi per sederci e riposare un po’. Ma ecco un po’ più avanti, il “Thunder Mesa Riverboat Landing”, ovvero un piccolo molo dal quale sarà possibile imbarcarsi per una splendida e tranquillissima crociera fluviale attorno alla Big Thunder Mountain. In particolare, come anticipato, i battelli a vapore che circolano nel lago sono due: il Mark Twain, nome ispirato ad un’espressione dello slang della marineria fluviale degli Stati Uniti usata per segnalare la profondità delle acque, e la Molly Brown, omaggio al’omonima donna sopravvissuta all’affondamento del Titanic. Entrambe le imbarcazioni sono molto curate sia nei dettagli esterni, sia nella decorazione degli interni. A bordo, durante la crociera, vedremo, tra le varie cose, uno scorcio ispirato a un’ipotetica parte dello Yellowstone National Park con geysers e resti di dinosauro. Inoltre durante il viaggio sentiremo il Capitano parlare con lo scrittore Mark Twain o con la signora Molly Brown, a seconda del battello sul quale ci troveremo, i quali ci sveleranno qualche dettaglio sui vari luoghi di Frontierland e sulla storia che vi ho già in parte raccontato.
Finalmente eccoci qui, al termine del viale, ai piedi della collina di Boot Hill. Vi segnalo che nel periodo di Halloween, qui viene allestito un bellissimo spazio per incontrare e farsi fotografare con Jack Skeletron e Sally di The Nightmare Before Christmas. Comunque sulla collina vedremo ergersi imponente una villa in stile vittoriano, diroccata e spettrale, contornata da un cimitero: siamo arrivati presso il “Phantom Manor”. Del genere delle dark ride, è una delle attrazioni più belle di Disneyland Paris, omologa dell’ “Haunted Mansion” dei parchi americani. Questa non è altro che la casa vittoriana costruita da Ravenswood e abitata dalla sua famiglia. Articolata in tre parti (un pre-show, la ride vera e propria, e un post show), lì ci verrà illustrata l’ultima parte della nostra storia che ora mi appresto a raccontarvi.
Il matrimonio tra Melanie e il suo fidanzato avrebbe dovuto tenersi ugualmente, malgrado la scomparsa dei genitori di lei. Arrivò quindi il giorno fatidico e in casa era tutto pronto per la cerimonia, quando d’improvviso un Fantasma apparve nella villa. Mentre Melanie stava preparandosi in camera sua, lo spettro condusse lo sposo in soffitta dove lo costrinse a suicidarsi impiccandosi. Intanto gli ospiti e la ragazza erano completamente ignari di ciò che era successo e si recarono tutti nella sala da ballo ad attendere il ragazzo. Come avrete certamente capito la loro attesa fu lunga e non produsse affatto risultati. Gli invitati andarono via e la povera Melanie fu lasciata da sola con la servitù. La ragazza però credeva fortemente nell’amore del suo fidanzato e decise quindi di aspettarlo fino a quando non sarebbe arrivato. Non tolse l’abito bianco e iniziò a vagare per le stanze della villa cantando canzoni malinconiche. Il Fantasma intanto aveva preso possesso della casa e aveva invitato altri spettri ad infestarla: la villa dei Ravenswood divenne un ambiente spaventoso, gli oggetti si deformarono e tutti gli spiriti che vi si stabilirono deridevano la povera ragazza perpetuando in eterno una sorta di party spettrale. E come se non bastasse, sul retro della casa, il famoso quanto infausto terremoto nel quale Henry e Martha Ravenswood avevano perso la vita, aveva aperto un passaggio soprannaturale verso Ghost Town’, una sorta di copia spettrale della cittadina di Thunder Mesa, dalla quale è impossibile uscire vivi. Oggi la povera Melanie, o quello che resta di lei, è ancora lì, ad attendere il suo sposo, ancora vestita di bianco e col suo bouquet, attorniata da demoni che festeggiano e da un Fantasma che ride di continuo… forse proprio il Fantasma di Henry Ravenswood, tornato dall’aldilà per mandare a monte il matrimonio della figlia.
Dopo questa toccante ed inquietante storia, prima di concludere il nostro tour nel 1800 americano, voglio dirvi che l’area di Frontierland di Disneyland Paris, è l’unica ad avere un filo conduttore che lega le sue attrazioni più importanti. Questa storia ha appassionato tante persone e spero abbia incantato anche voi lettori. In teoria oltre a “Big Thunder Mountain” e al “Phantom Manor”, la vicenda doveva collegare anche la mai realizzata “Western River Expedition”, della quale parleremo magari in un’altra occasione.
Ma ora torniamo indietro a Fort Cosmock per lasciare il selvaggio West e avventurarci in un’altra area tematica. Attraversato il fortino, ci troviamo davanti al corso di un fiumiciattolo e ad un piccolo villaggio indiano.
Frontierland è davvero l’area più nascosta del parco, infatti, a mano a mano che ci avviciniamo alla Central Plaza, è sempre più difficile scorgerne gli edifici e la Big Thunder Mountain. Ma ora è tempo di andare oltre, di imboccare un nuovo passaggio verso una nuova land da esplorare, verso il paese dell’avventura. E per entrarci dovremo incamminarci verso… le notti d’oriente!
Tutto questo è molto altro al prossimo appuntamento… sempre qui, dove vivono i sogni!
La domanda del topic:
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Cosa pensate del fatto che le attrazioni di Frontierland sono collegate da una storia?