24 dicembre, ore 23.00, Polo Nord. Come ogni anno, le renne attendono scalpitanti di uscire dalle stalle, gli elfi caricano gli ultimi doni sulla slitta, mentre Babbo Natale si prepara al decollo. Frattanto, una squadra speciale di agenti segreti inizia a passare in rassegna tutte le case del mondo, assicurandosi che siano predisposte al meglio per l’arrivo del vecchio signore in rosso. Come? La ricordavate diversamente? Allora non siete mai incappati in quella meraviglia intitolata Prep & Landing.
Un franchise piccolissimo (due mediometraggi, un corto e una “scenetta” supplementare), ma che rappresenta uno dei guizzi creativi più ispirati e originali prodotti dai Walt Disney Animation Studios negli ultimi anni. Un sapiente esercizio stilistico che ci dimostra come una solida scrittura possa riuscire a raccontare storie vecchie quanto il mondo in modi sempre nuovi e originali.
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Alla (ri)scoperta di Prep & Landing
The First, the Second and the Third Nowell
Alla fine del primo decennio del 2000, sulla scia di quanto già accadeva in Pixar, anche gli studi Disney stavano ritornando alla vecchia tradizione della produzione di cortometraggi imbastendo un ricco programma per gli anni a venire. Un progetto che, per intenderci, avrebbe portato alla realizzazione di capolavori come Paperman o Tutti in Scena. Chris Williams, sceneggiatore che militava negli studi dai tempi di Mulan, propose allora un soggetto: voleva attingere alla ben nota tradizione di racconti incentrati sulla figura di Babbo Natale, innestandovi contestualmente i classici cliché di una spy story. Cogliendone il gran potenziale, John Lasseter promosse il corto a special televisivo, idea che piacque anche all’emittente ABC, soprattutto dopo il successo riscosso da Shrekkati per le Feste della concorrente DreamWorks, trasmesso nel 2007.
Il primo episodio di Prep & Landing sembrava così esser nato sotto una buona stella. Tuttavia Williams, cui era stata assegnata la co-direzione di Bolt, dovette cedere presto il timone dei lavori. Kevin Deters e Stevie Wermers raccolsero allora il testimone, occupandosi sia della sceneggiatura che della regia. Incarichi che conservarono anche per il corto del 2010, Prep & Landing: Operation Santa, e per il secondo mediometraggio, Prep & Landing: Naughty vs. Nice, del 2011.
Terminati i lavori su Naughty vs. Nice, Wermers e Deters svelarono l’esistenza di piani di lavorazione per un ulteriore special natalizio. Tuttavia a quella notizia non seguì mai nessun altro annuncio. I due artisti sono stati poi coinvolti nella realizzazione del corto Le avventure di Olaf, a significare che probabilmente la possibilità di vedere un nuovo Prep & Landing è sfumata definitivamente.
Making spirits bright
I protagonisti della serie sono Lanny e Wayne, due elfi dell’unità “controllo e atterraggio”. Il loro compito è precedere Babbo Natale e ispezionare le case dei bambini di tutto il mondo prima del suo arrivo. Come dei perfetti James Bond, armati di una discreta preparazione atletica e di speciali gadget tecnologici, i due si assicurano che tutti stiano dormendo, che sotto l’albero ci sia abbastanza spazio per i regali, per poi spostarsi sul tetto e preparare una vera e propria pista di atterraggio. Non mancano, ovviamente, piccoli e grandi contrattempi che rischiano di mettere a repentaglio i festeggiamenti.
Wayne, elfo di mezza età, è il più esperto della coppia. Nel primo film, infatti, apprendiamo che sarebbe idoneo a ricevere una promozione. Lanny, il suo partner, è una nuova recluta, imbranato, ma pieno di buona volontà. Una narrazione convenzionale ci avrebbe presentato un duo poco amalgamato, incompatibile, che impara a collaborare per una giusta causa. Ma Prep & Landing propone una storia diversa, forse più matura. Wayne non ha nulla contro Lanny. È semplicemente stanco, deluso, poco gratificato, sensazioni che sembrano strizzare l’occhio più agli adulti che ai bambini.
Il carattere propositivo di Lanny è un’occasione per ritrovare l’entusiasmo perduto e ricordare l’importanza del proprio ruolo: portare gioia a ogni bambino del mondo, nessuno escluso. Nel primo Prep & Landing, infatti, non assistiamo a un salvataggio in extremis del Natale su scala globale, come in tanti altri prodotti appartenenti al genere. Si tratta piuttosto di salvare il Natale di un singolo bambino. Ognuno è importante, ogni singola piccola missione deve avere la portata di un’operazione salva-mondo. In altre parole, ogni persona dovrebbe avere il diritto di sentirsi felice, amata e di lasciarsi andare alla meraviglia del periodo natalizio. Un messaggio che non aveva, prima del 2009, trovato molto spazio nelle narrazioni classiche.
From all of us
Nei tre film del franchise, insieme ai due protagonisti, Deters e Wermers presentano allo spettatore una schiera di personaggi irresistibili. Dall’indaffarata e perentoria Magee, con il suo assistente Scricciolo, agli elfi carbonai, incaricati di effettuare le consegne di carbone nelle case dei bambini segnati sulla lista dei cattivi. Di prodotto in prodotto, assistiamo a un progressivo ampliamento di questa incredibile mitologia dell’action-spy movie natalizio, coerente e ben elaborata. Forse, lasciandosi andare a cliché narrativi più convenzionali, la portata delle avventure cresce a danno, tuttavia, dell’originalità dei messaggi e dei temi trattati. Lo spettatore, tuttavia, può ritenersi comunque soddisfatto, riscaldato, per così dire, dai sentimenti positivi di fondo.
Nell’operazione di fusione di generi cinematografici, risulta evidente come il duo registico conosca a fondo l’immaginario natalizio, manipolandolo e sviluppandolo in giochi di parole o in rappresentazioni realistiche e all’avanguardia. In questo gioco citazionistico, rientra perfettamente anche il lavoro di un eccellente Michael Giacchino sulle colonne sonore. Già ben navigato nel genere action (Gli Incredibili, Cars 2), riesce a inserirvi sofisticati richiami alle più celebri canzoni di Natale. Per poter apprezzare appieno l’elaborato repertorio di riferimenti, è caldamente consigliata più di una visione dei film (soprattutto dei due mediometraggi).
To all of you
Lanny & Wayne: Missione Natale, Operazione Babbo Natale e Buoni vs. Cattivi sono attualmente disponibili su Disney+. A voler essere pignoli, mancherebbe ancora La grande avventura di Scricciolo, corto di un minuto rilasciato come contenuto extra delle edizioni home video, ma in ogni caso i contenuti più corposi per godersi questo universo narrativo sono già a disposizione degli abbonati.
Nel triennio 2009-2011, Prep & Landing ha sicuramente rappresentato una novità nel panorama televisivo. Un franchise che si affiancava agli altri prodotti dello stesso genere, proponendo nuovi punti di vista su storie tradizionalissime. Gli elfi di Babbo Natale sono impiegati d’ufficio, alle prese con vicende carrieristiche, insolite tresche tra colleghi e crolli nervosi. Allo stesso tempo, Williams aveva fatto di loro degli agenti segreti formidabili, all’avanguardia, dotati di ottimi riflessi e di un’articolata organizzazione in reparti. Se in Disney avessero puntato maggiormente su questo bizzarro e divertentissimo universo narrativo, oggi staremmo parlando di una moderna tradizione natalizia. Un evento atteso di anno in anno con l’uscita, a dicembre, di una nuova avventura di Lanny, Wayne e tutta la banda.
Ma non tutto è perduto. Oggi, più che mai, questo progetto sembrerebbe a portata di mano proprio grazie a Disney+. La piattaforma ha dimostrato un certo interesse nel proporre contenuti inediti nel periodo natalizio: Noelle, lo speciale di High School Musical: The Musical: The Series o la stessa release di Soul prevista per il 25 Dicembre. Un revival dell’universo di Prep & Landing potrebbe rappresentare una ventata d’aria fresca in un periodo in cui creare uno storytelling solido ed efficace sembra sempre più difficile. E chissà che il recente riattivarsi della pagina ufficiale dedicata al piccolo franchise, dopo otto anni di silenzio, non serva a tastare il terreno per un ritorno in grande stile dell’unità controllo e atterraggio.