Abbiamo visitato la cittadina di Walt percorrendo Main Street, osservato il futuro con gli occhi del passato a Discoveryland e girato fra le fiabe più famose a Fantasyland: ora è il momento di viaggiare verso il vecchio West, cercare fortuna setacciando pepite, inoltrarsi in case abbandonate o anche semplicemente gustarsi qualcosa di fresco dentro al saloon: partiamo alla volta di Frontierland!
Come abbiamo già ricordato nei precedenti articoli di curiosità, i parchi Disney sono divisi in sezioni, dette Lands. Ogni Land ha un tema particolare, che si sviluppa grazie alla scenografia, alle musiche e ai suoni. Disneyland Paris è divisa in quattro Land (più Main Street) e ognuna di esse ha un nome che descrive la sua tematizzazione. Frontierland è la Land che ci porta nel periodo della corsa all’oro (e quindi, probabilmente, la parte di parco preferita da Zio Paperone). Fra miniere, leggende, saloon e fantasmi, Frontierland nasconde molti segreti. Preparate i vostri cappelli da cowboy, calatevi nell’atmosfera e continuate a leggere!
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« And the sun took a step back, the leaves lulled themselves to sleep and autumn was awakened. » 🍁🍂🎃
La leggenda di Thunder Mesa
C’è una premessa fondamentale da sapere sulla Frontierland di Disneyland Paris: tutta la Land rappresenta un’unica storia. Ogni attrazione, luogo e ristorante fa parte di un’unica leggenda. Questo elemento non solo è utile per aiutare il guest a comprendere meglio la zona in cui si trova, ma è qualcosa di totalmente unico nei parchi Disney. Difatti, la Frontierland parigina è l’unica ad avere una storia tutta sua.
La città di Thunder Mesa fu fondata a metà 1800 da Henry Ravenswood, un uomo avido e ambizioso. Ignorando gli avvertimenti degli indigeni che abitavano quelle terre, Ravenswood fondò la Big Thunder Mining Company con lo scopo di impossessarsi dell’oro celato nella Big Thunder Mountain, la montagna al centro del lago. Presto divenne l’uomo più ricco della città, fece edificare il suo Maniero in cima alla collina Boot Hill, si sposò con Martha Ravenswood e da lei ebbe una bellissima bambina: Mélanie.
Il matrimonio con Martha era molto infelice, mentre il controllo che imponeva a Mélanie cresceva assieme alla ragazza. Henry non voleva che la figlia si sposasse ed ogni pretendente che le chiedeva la mano moriva in circostanze misteriose: nessuno era degno di sua figlia. Un giorno nefasto ciò che le tribù gli avevano predetto si avverò: il potente Thunderbird, lo spirito della montagna, provocò con la sua ira un grosso terremoto che uccise i minatori e i coniugi Ravenswood.
La bella Mélanie pensava di essersi finalmente liberata della gabbia del padre, ma il fantasma di Henry Ravenswood continuava e continua a seguire Mélanie dentro il Phantom Manor, impedendole di uscire, di trovare l’amore, costringendola ad aspettare, ormai in preda alla follia, la speranza di essere felice. Il grande terremoto aprì anche un varco col mondo dei morti: i fantasmi, invocati dalla veggente Madame Leota, infestano il maniero, festeggiando il macabro non-matrimonio della giovane Ravenswood.
Una passeggiata nella storia
L’ingresso principale di Frontierland a Disneyland Paris è caratterizzato da un fortino in legno visitabile: il Fort Comstock. Attraversandolo, possiamo gettare un occhio sui personaggi che hanno vissuto nell’epoca della corsa all’oro, come Buffalo Bill. Fra le varie curiosità nascoste nel Fort Comstock, ve ne è una riguardante una bottiglia di liquore. Infatti, nella stanza del cercatore d’oro, possiamo vedere come accanto a lui ci sia una bottiglia di whisky che sembra essere prodotta dagli Imagineers (gli ingegneri che hanno lavorato al parco): infatti sull’etichetta possiamo leggere ”Old Imagineer” seguito dalla data 1041. In realtà quel numero non fa riferimento ad un’annata, ma al numero civico della via dove si trova la sede degli Imagineers: 1041 Flower Street, Glendale. Un’altra curiosità riguarda le taglie: i fogli che rappresentano i criminali ricercati sono per la maggior parte originali.
Una pepita grossa quanto un pezzo di pane
Subito a sinistra dall’entrata di Frontierland, veniamo accolti da un saloon: il Lucky Nugget. La pepita fortunata a cui fa riferimento il nome del saloon (dentro il quale potete assistere a degli adorabili spettacoli di marionette!) fu trovata da Diamond Lil, proprietaria del Lucky Nugget, nella miniera di Thunder Mesa ed è ben visibile dietro il bancone.
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Tutti a bordo!
Il lago che circonda la Big Thunder Mountain è percorribile a bordo di una nave il cui nome non sarà certo nuovo ai fan del film cult Titanic. La Molly Brown, infatti, prende il nome dalla ricca sopravvissuta al disastro navale, e adesso è proprio la voce della donna che spiega ai visitatori la storia del luogo. Sulla nave possiamo vedere una bandiera blu decorata con 38 stelle, invece delle odierne 50: questo perché nel periodo in cui fu fondata Thunder Mesa gli stati americani erano, appunto, 38. Inizialmente, le navi a solcare le acque del lago erano ben due: oltre alla Molly Brown vi era anche la Mark Twain, ora in disuso (ma che farà ritorno, si spera, presto). Negli altri parchi Disney al mondo, esiste solo la Mark Twain. La Molly Brown è un’esclusiva di Disneyland Paris.
Due cuori e…un trattore
Andando verso Big Thunder Mountain, sulla destra, possiamo vedere vari veicoli agricoli fra cui spicca un bel trattore d’epoca. Si tratta di un mezzo appartenuto a una coppia di vecchi contadini americani, i quali hanno scelto di venderlo al parco. Con il denaro ricavato da questa vendita, il marito ha regalato alla moglie un bell’anello per le loro nozze d’argento. Non è romantico?
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Una montagna di curiosità
Big Thunder Mountain è probabilmente una delle attrazioni più amate dai guest, tanto che trovare una fila d’attesa inferiore a quaranta minuti è pressoché impossibile e la corsa al Fastpass è quasi come quella all’oro. Ispirata alla Monument Valley nello Utah, Big Thunder Mountain si eleva a 33 metri di altezza e conta anche un passaggio totalmente al buio sottostante al lago che circonda la montagna. Essendo la sua storia legata al Phantom Manor, non sorprende il fatto che la quasi totalità degli oggetti che decorano l’attrazione provengano da cittadine fantasma, miniere e musei della California, Arizona e Utah.
Nella parte esterna della fila d’attesa possiamo vedere una miniera con situato alla sua entrata un piccolo vagone che porta il nome di Baby Doe Mine. Baby Doe è il nome che in America viene dato ai bambini di cui non si conosce l’identità, ma è stato anche il soprannome di Elizabeth McCourt Tabor, una donna che fece affari lavorando nelle miniere del West. La sua storia ha ispirato anche un’opera lirica: The Ballad of Baby Doe. Come ci ha narrato la leggenda, la montagna è protetta dal Thunderbird ed è lui a provocare l’esplosione della miniera e il grande, catastrofico terremoto. Se si ha un buon occhio, possiamo vederne un’incisione sulla parete, durante la seconda salita all’interno della montagna (non a caso, il punto in cui vediamo che la miniera sta per esplodere).
Lavori in corso
Andando avanti per Frontierland, poco vicino al Frontierland Playground (inizialmente Pocahontas Village) possiamo vedere un pozzo minerario: se ci accostiamo e facciamo attenzione, ascolteremo come i minatori siano intenti a lavorare.
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Vicino al Frontierland Theatre si trova la stazione del Disneyland Railroad (ovvero il treno che fa il giro del parco) qui denominata Frontierland Depôt. Possiamo trovarvi un piccolo ufficio dove un telegrafo trascrive in codice Morse il discorso di Walt Disney nel giorno dell’apertura del primo parco Disneyland.
Un flash da capogiro
Tutte le attrazioni di Disneyland Paris sono gratuite, eccezion fatta per il Rustel Roundup Shooting Gallery, un classico gioco in cui, con dei fucili da cowboy, si spara a salve nel tentativo di colpire gli obbiettivi del diorama che abbiamo davanti. Se invece del fucile ci armiamo di macchina fotografica e la carichiamo a flash invece che a salve, facendo una foto mirando agli obbiettivi da colpire, possiamo vedere come gli elementi del diorama inizino a muoversi velocemente!
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Listening to the Phantom Manor Medley driving home because it was keeping me sane 🧡
Il cimitero
Dalla scritta di aiuto che si legge poco prima di entrare nel Manor, agli stipiti delle finestre che si muovono mentre l’aria è mortalmente ferma fino ad arrivare ai nomi dei pretendenti incisi sul tronco di un albero nelle cripte, l’opulenta e spettrale casa dei Ravenswood è sicuramente uno dei luoghi che cela più segreti in tutta Frontierland. Di Phantom Manor parleremo però in un articolo a parte, mentre qui ci concentreremo su un posto legato al maniero che è quasi nascosto nonostante la sua evidente esistenza: il cimitero di Boot Hill.
Raggiungibile sia dall’uscita della ride che risalendo la collina dal lato destro di Phantom Manor, il cimitero di Boot Hill ospita molte storie, leggibili sulle lapidi. Boot Hill non è sicuramente un nome nuovo nell’immaginario del West americano: infatti molti cimiteri si chiamano così ed indicano i luoghi dove i corpi venivano sotterrati con ancora addosso i loro stivali, per ricordarne la morte violenta in combattimento.
Fra le varie tombe, nella parte rialzata troviamo le lapidi dei coniugi Ravenswood. Ai loro piedi, vi è una targa in bronzo che recita: “Hanno litigato e discusso come marito e moglie / Adesso nell’aldilà stanno insieme in silenzio”. Come si è detto, infatti, il loro matrimonio era tutt’altro che felice e possiamo vedere uno dei motivi sopra un’altra tomba, poco lontano da quelle dei Ravenswood. Circondate da un’inferriata, troviamo le lapidi del maggiordomo e della cameriera Jones, servitori dei Ravenswood. Sulla tomba di Jasper Jones, oltre alla data di morte, troviamo scritto che “Ha reso il padrone felice”, mentre l’iscrizione della tomba di Anna Jones dichiara che “Lei lo ha reso ancora più felice“.
Sempre nella zona rialzata del cimitero, troviamo anche una grossa tomba nera: se ci poggiamo l’orecchio, si può sentire il lontano e malinconico battito di un cuore. Direttamente legato alla storia del terremoto di Thunder Mesa, troviamo un monumento memoriale dedicato ai minatori morti durante l’esplosione della Big Thunder Mountain causata dal Thunderbird. Possiamo leggere l’iscrizione che dice: “I minatori erano stati avvertiti di non scavare velocemente / hanno perso il loro oro in un’esplosione di dinamite“. Il numero 39 che sormonta questo monumento fa riferimento al numero della miniera esplosa.
Fra le altre numerose e curiose lapidi ed epitaffi, spicca senz’altro il trittico dei Ballard. Vediamo infatti come Mary Murphy e Frank Ballard si siano uniti nella morte grazie alle loro lapidi che, per un cedimento del terreno (probabilmente dovuto al terremoto) si sono avvicinate fino a toccarsi. I loro epitaffi recitano “Finché morte…” “…non ci separi“. Sicuramente chi non è felice di questa ritrovata unione è la signora Ballard, madre di Frank, che osserva disgustata la coppia dalla propria lapide che infatti recita: “Dovrete passare sul mio cadavere”. Proprio vicino a questo trittico, poco più in alto, si trova una bella lapide di pietra bianca dedicata alla “Gang del portafogli bucato“. I nomi incisi sotto questa iscrizione altri non sono che quelli degli Imagineers che hanno lavorato alla realizzazione di Phantom Manor.
Se volete scoprire altre curiosità su Disneyland Paris, seguite l’hashtag #curiositadisneylandiane su Impero Disney.