Articolo e intervista a cura di Martina Sionne
Che Cars sia uno dei film d’animazione più amati degli ultimi tempi non è certo una novità. Eppure non tutti sanno che dietro il successo del film c’è l’incredibile storia di un uomo che non si è mai arreso. Parliamo di Angel Delgadillo, che con estremo coraggio ha salvato la sua cittadina, guadagnandosi così il soprannome di “Angelo della Route 66”.
Siamo nel 1978, Angel è un semplice barbiere e insieme a sua moglie Wilma si è costruito un angolo di felicità nella sua città natale, Seligman, in Arizona. Grazie alla Highway 66 ogni giorno un cospicuo numero di viaggiatori attraversa la piccola cittadina, diventando così la sua primaria fonte di ricchezza.
Il 22 settembre dello stesso anno accade qualcosa che cambierà radicalmente la vita delle piccole comunità lungo la Highway 66: viene inaugurata la nuova e moderna Interstate 40, un’autostrada veloce che permette ai viaggiatori di raggiungere le loro mete nel minor tempo possibile, tagliando fuori intere cittadine e strade, come ad esempio il tratto di strada della Highway 66 tra Kingman e Seligman, chiamato Route 66. Adesso gli automobilisti non hanno più motivo di fermarsi a riposare a Seligman, e ben presto la città inizia a finire nel dimenticatoio.
Tutti cominciano ad abbandonare Seligman tentando fortuna altrove, ma Angel non si dà per vinto. Fonda la Route 66 Association of Arizona e comincia un periodo estenuante di battaglie affinché lo stato dell’Arizona riconosca l’importanza storica di quel territorio.
Dopo nove anni, nel 1987, Angel vede il suo sogno finalmente divenire realtà, e nasce così la Historic Route 66. Oggi Angel vive ancora a Seligman e gestisce il Route 66 Gift Shop insieme a sua moglie Wilma.
Noi di Impero Disney siamo riusciti a contattarlo per una piccola intervista, ed ecco cosa ci ha raccontato.
Con la sua incredibile storia ha ispirato le persone a non arrendersi anche quando tutto sembra perduto. Lei non si è arreso, ed è riuscito a restituire alla Route 66 lo splendore di un tempo. Cos’è che l’ha spinta a continuare a lottare dopo gli innumerevoli rifiuti da parte del governo?
Sono nato il 19 aprile 1927, i miei otto fratelli e sorelle sono cresciuti durante la Depressione, i nostri genitori ci hanno insegnato ad arrangiarci, a fare qualcosa di buono con ciò che si ha a disposizione, e quello che avevamo noi era davvero poco. Dai tempi duri si impara tanto, perciò “No, non puoi!” non esisteva nel nostro vocabolario. Quando siamo stati bypassati dall’Interstate 40 in quell’orribile giorno di settembre 1978, il mio mondo si è fermato. Siamo passati da 9000 macchine che viaggiavano di fronte al mio negozio sulla Route 66, a interi giorni senza vederne nemmeno una. Sono nato e cresciuto a Seligman e i miei quattro figli erano nel pieno della gioventù, io e mia moglie non volevamo fare le valigie e trasferirci. Ho combattuto così duramente per far sì che la Route 66 acquisisse un’importanza storica e ci restituisse la nostra ricchezza, sia a Seligman, sia a tutte le altre piccole cittadine nei dintorni che erano state dimenticate. Era una battaglia che dovevo vincere, perché l’alternativa era abbandonare la mia terra insieme a molti altri e lasciarla morire.
Qual è l’importanza storica che lei attribuisce alla Route 66?
Per me ciò che più conta della Route 66 sono le persone felici che viaggiano e ricordano come era ai miei tempi. La Route 66 ha catturato l’immaginazione dei viaggiatori provenienti da tutto il mondo, ha unito persone diverse. La Route 66 non è solo una strada, è l’insieme di tutte le persone che vivono e lavorano lì, e delle persone che la visitano.
John Lasseter in persona l’ha intervistata per il film Pixar Cars. Com’è stato per lei sapere di essere fonte d’ispirazione per uno dei film d’animazione più amati in assoluto?
Sono stato intervistato da John Lasseter il 12 giugno 2001. Essere d’ispirazione per il film Cars è una delle cose più belle che mi siano mai successe. Incontrare le persone che hanno visto il film ed essere ringraziato per aver salvato un pezzo dell’America è una grande soddisfazione. Spero di essere un modello per le giovani generazioni, perché anche una sola persona può fare la differenza. Credo questo sia il messaggio più importante da passare ai giovani.
Il film ha avuto qualche impatto sulla zona?
Quando alla Route 66 è stata riconosciuta l’importanza storica, la maggior parte dei visitatori erano adulti. Dopo l’uscita del film Cars, nel 2006, intere famiglie sono venute a visitare la Route 66 e Seligman. L’impatto che il film ha avuto è sicuramente positivo per Seligman e per tutte le piccole cittadine della Route 66.
Domanda ovvia: cosa ne pensa del film? Le è piaciuto?
Amo il film Cars perché ha catturato l’immaginazione dei bambini, la prossima generazione dei supporters della Route 66. Questo film è un vero e proprio dono per la Route 66 e per tutte le persone che la amano. Grazie per avermi incluso nella vostra fanpage italiana!