Approfondimento a cura di Simone Tribuzio (Ju Caffè)
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primo – secondo – terzo – quarto
“…le cose cambiano! La Ducklair Tower è stata cancellata in un istante! L’invasione evroniana ha rivelato al mondo l’esistenza degli alieni…
Ma a quanto pare la gente si abitua in fretta alle novità!”
Per i colleghi e ancor prima amici di Impero Disney mi sono fatto avanti illo tempore per raccogliere tutto ciò che è rimasto di questa grandissima festa dedicata a noi pker. Sì, trattasi di festa, perché ogni volta che si parla di Pikappa e che il caro vecchio mantello torna su Topolino mi viene subito voglia di gridare ai quattro venti e di organizzare un banchetto tra amici. La stessa voglia di far divertire e di rendere quindi partecipe il lettore con tanto divertimento e mistero l’hanno avuta i membri dello storico team creativo formato da Francesco Artibani (testi), Lorenzo Pastrovicchio (disegni) e Max Monteduro (colori).
L’anno scorso Potere e Potenza (pubblicata da Topolino n.3058 in poi per quattro episodi) aveva preso il sottoscritto per poi condurlo in quella che sarebbe stata una saga capolavoro. Il ritorno migliore che ogni pker aspettava. Il Raggio Nero non è stato da meno, anzi, è la conferma di un’intenzione, la dichiarazione d’intenti sul raccontare a distanza di tempo le nuove gesta di quel Paperinik, calato in un contesto da comic book, che tutti noi abbiamo amato quasi vent’anni fa.
Tutta Paperopoli si prepara per la conferenza stampa del sindaco, durante la quale annuncerà l’imminente ricostruzione della Ducklair Tower. A contendersi l’appalto, ovviamente, Zio Paperone e Rockerduck. Ogni abitante paperopolese strumentalizza l’arrivo degli Evroniani avvenuto in Potere e Potenza, per ogni commerciante è un pretesto per lucrarci sopra e per brevettare panini e/o prodotti che abbiano a che fare con il popolo evroniano. Nel bel mezzo della conferenza Paperino avverte un leggero mancamento, una situazione che si ripete spesso ultimamente. Di recente sogna sempre uno strano simbolo che lo inquieta: cosa sarà mai? Questo interrogativo che tanto assilla Paperino sarà il primo tassello che unirà l’intero puzzle di tutta quanta la vicenda.
Una notte il custode della Camera Omega, conosciuto ancor meglio e simpaticamente come Sergio, condurrà Pikappa dentro la voragine che ha lasciato la distruzione della torre progettata da Everett Ducklair. Sottoterra Pikappa e Omega faranno la conoscenza di un particolarissimo evroniano. I nostri incontreranno anche Raksaka e Thala, nient’altro che i due gargoyle che svettavano sulla Ducklair Tower! I due guardiani prima immobili sapranno fornire buona parte delle risposte alle domande che si pone Pikappa: cosa vorrà mai significare quel simbolo che perseguita Paperino agitandolo durante i suoi sogni? E soprattutto: cosa ci fa la Ducklair Tower in uno spazio denominato universo pentadimensionale? Cosa contiene? O meglio, quale villain della situazione vi è imprigionato?
Migliaia di lettori avranno letto Il Raggio Nero, certamente, ma non vorrei dilungarmi per lasciare gustare la storia a chi la (ri)scoprirà nel formato Deluxe Edition di prossima uscita (Napoli Comicon 2016).
Sul piano narrativo viene utilizzato anche qui un registro dei dialoghi da cui imparare tantissimo: tra il sarcasmo tipico dei film action e l’alta scrittura disneyana, ce n’è veramente per tutti i palati.
L’uso delle inquadrature si fa sempre più dal taglio cinematografico; inquadrature ricercate e utilizzate, quelle che riprendono dall’alto i vari punti topici della storia.
La creazione del nuovo villain Moldrock e lo scenario dell’universo pentadimensionale sono la palese dimostrazione di quanto Artibani non abbia intenzione di limitarsi ai soliti evroniani e alle solite situazioni che farebbero felici solamente i pkers esageratamente nostalgici. Sulla figura di Moldrock è stato edificato un background ricco e riflessivo, mettendo a nudo tutto il suo vissuto, intrecciandolo con un personaggio storico della serie, cosa che alimenta sempre più la curiosità che ruoterà intorno alle prossime pagine e storie.
Da sottolineare è anche l’ambientazione dell’universo pentadimensionale, che propone un paesaggio naturale tra foreste e rovine desertiche affascinanti, che esaltano i toni della narrazione.
Pastrovicchio si concede sempre lo straordinario per quanto concerne il comparto grafico: gli si danno dei personaggi imponenti e subito l’artista li realizza in tutto il loro splendore e vigore! Grazie alle matite del Pastro l’universo pentadimensionale ha assunto tutta la sua aura imponente e sconosciuta per i nostri protagonisti e per noi lettori.
Infine, le scelte cromatiche di Monteduro non vengono smentite per quanto siano state utilizzate in maniera certosina, perché enfatizzano, accentuano e dettano una linea a seconda della narrazione.
Un plauso dunque va alla squadra che ha eretto questo secondo rilancio non meno interessante e bello del primo. Ora non ci resta che attendere il Napoli Comicon 2016, durante il quale sarà festeggiato il ventennale di PK. Ce l’abbiamo fatta (o quasi) per queste due saghe pubblicate su Topolino, potremmo farcela pure per la terza, che dite?