Durante il tour promozionale per il suo nuovo film, Wendell & Wild (Netflix Animation), il regista Henry Selick è tornato più volte a parlare del possibile sequel di Nightmare Before Christmas, incalzato dalle domande dei giornalisti riferite al rumor che circola ormai da diversi anni.
Solo qualche settimana fa, Selick aveva dichiarato a Screen Rant: “La gente ha sempre voluto un sequel di Nightmare Before Christmas o di Coraline. Se ci fosse una buona storia, potrebbe anche valerne la pena. Ma troppo spesso, i sequel sono soltanto un remake del primo film con qualche piccolo cambiamento”.
Ora, però, ha riferito a Collider un particolare importante che svela forse per la prima volta come mai Tim Burton sia stato sempre irremovibile sulla realizzazione di questo seguito.
“L’opzione di realizzare un sequel si è presentata diverse volte. Ma inizialmente, lo studio ci ha sempre detto: Se lo farete, dovrà essere in CGI. E questo per me era un no assoluto. Lo era anche per Tim Burton, senza alcun dubbio”.
A quanto pare, la Disney non avrebbe quindi intenzione di finanziare un sequel di Nightmare Before Christmas in stop motion, la tecnica usata nel primo capitolo, di cui Selick e Burton sono due pionieri. Il motivo è probabilmente economico, poiché si tratta di una tecnica che richiede alti costi e soprattutto lunghi tempi di produzione.
Collider ha quindi chiesto al regista se ci fosse la possibilità di vedere almeno un cortometraggio, più semplice da realizzare rispetto a un lungo. “Non abbiamo mai pensato di realizzare un corto… penso che questa idea potrebbe piacere a Tim Burton. Per fare un sequel servirebbe una nuova idea, una prospettiva completamente nuova, ma un corto potrebbe avere senso. Magari un corto su Zero, il suo punto di vista, oppure una storia quotidiana con lui. Questa è un’idea fantastica. E fattibile. Credo che Tim ci starebbe”.
Vedremo mai un sequel di Nightmare Before Christmas, anche in versione cortometraggio? Chissà… Nel frattempo vi ricordiamo però che una storia su Zero esiste, in versione fumetto, ed è arrivata anche in Italia grazie a Panini Comics.