I wanna try everything!
I wanna try even though I could fail.
I won’t give up, no I won’t give in!
Till I reach the end and then I’ll start again
Voglio provarle tutte, voglio provarle anche se fallirò. Non voglio rinunciare, non voglio cedere fin quando non raggiungerò la fine per poi rialzarmi.
Parola più, parola meno, questa è la traduzione dei versi in inglese che avete trovato all’inizio dell’articolo, tratti direttamente da Try Everything, la canzone che Shakira ha interpretato per Zootropolis, il nuovo Classico dei Walt Disney Animation Studios che dal 18 Febbraio approderà in tutte le sale cinematografiche italiane.
I versi che ho scelto non sono casuali: non solo, forse, sono i più emblematici per spiegare la filosofia dietro i protagonisti di questa nuova avventura, Judy e Nick, ma analizzando la storia degli ultimi venti anni degli studi che hanno realizzato questo film sembrano quasi essere autobiografici. Perchè? È presto detto.
Con l’inizio del nuovo millennio e della venuta della CGI, i Walt Disney Animation Studios non sapevano come affrontare questa evoluzione tecnica nonché stilistica, la narrazione veniva sostituita dall’ironia (almeno per i film d’animazione usciti in quegli anni e prodotti da altri marchi) e i film prodotti non riscontravano il successo sperato nonostante la qualità sempre alta. Con Rapunzel – L’Intreccio della Torre avvenne un miracolo. Gli studi riuscirono a re-inventarsi. Ironia, figure umane (più o meno) proporzionate in CGI e in grado di muoversi con naturalezza e la struttura della fiaba musicale. Dal 2010, dopo una piccola parentesi dovuta a Winnie The Pooh – Le Nuove Avventure nel Bosco dei 100 Acri, sono usciti nelle sale Ralph – Spaccatutto, Frozen – Il Regno di Ghiaccio e Big Hero 6.
Questi tre film hanno reso possibile la realizzazione di un lungometraggio come Zootropolis.
Dopotutto le persone che ci sono dietro, fra registi e produttori, hanno lavorato a quasi tutti i film citati, parliamo soprattutto di Byron Howard, Rich Moore e Clark Spencer.
Argomenti come il pregiudizio, gli stereotipi, i sogni (infranti magari), non solo vengono affrontati ma anche perfettamente sviluppati, in modo profondo, attraverso i protagonisti e le loro personali avventure. Tutto nella storia è funzionale. Nulla viene inserito per caso o fatto vedere senza motivo, dalla meravigliosa città che sembra ricordare una esotica Disneyland ai personaggi più simpatici e bizzarri, animati in modo ineccepibile, sia nelle movenze che nelle espressioni. Si spiana così la possibilità di tornare ancora a vedere personaggi antropomorfi sul grande schermo. La creatività degli studi unita alla forza delle luci, delle ricerche tecniche e degli effetti speciali raggiunge un livello altissimo, e se con Big Hero 6 l’avevamo vista applicata nel genere supereroistico, con Zootropolis potrete vederla in azione in un film poliziesco.
Un crescendo continuo, tipico di questo genere di lungometraggi, non vi darà il tempo di annoiarvi, unito a una perfetta ironia, ottima nei tempi, frutto di una forte sceneggiatura che impedirà di spegnere le vostre teste anche solo per un momento.
E per questo non mancheranno i colpi di scena.
Il finale piuttosto aperto, alla Big Hero 6, e il modello di storia raccontata ci lasciano pensare a un futuro per questo nuovo progetto, merito dell’alta qualità e soprattutto della voglia che avrete di scoprire l’omonima metropoli che dà il nome al film. Quello che si vedrà, difatti, sarà troppo poco rispetto all’incredibile potenziale del film, come è avvenuto con Ralph Spaccatutto. E come è avvenuto per il Classico del 2012, in questa pellicola digitale non si ha paura di preferire i dialoghi alle canzoni per spiegare concetti anche piuttosto complicati. Il risultato sarà dei migliori.
Le uniche note che udirete saranno quelle di Try Everything di Shakira, canzone usata in modo intelligente, durante e dopo il film, tuttavia poco aiutata da una colonna sonora esotica ma poco percepita, firmata da Michael Giacchino. L’autore a fatica riesce a uscire dallo schermo e lasciare il segno come fatto con le sue precedenti opere, solitamente per i film dei Pixar Animation Studios.
Ad ogni modo, il futuro che speravamo da anni per i Walt Disney Animation Studios è finalmente presente e si chiama Zootropolis. Non fatevelo sfuggire!