Soul, il nuovo lungometraggio dei Pixar Animation Studios disponibile in esclusiva su Disney+, ci ha affascinato, commosso e fatto riflettere tenendoci compagnia nel periodo delle feste 2020 (leggi qui la nostra recensione). Se anche voi siete rimasti stregati dall’ultimo lavoro di Pete Docter, già regista di Monsters & Co., Up e Inside Out, vi portiamo dietro le quinte della lavorazione scoprendo 10 curiosità sul making of di Soul.
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10 curiosità su Soul
- Come era già accaduto per Inside Out, Pete Docter ha avuto lo spunto per la storia di Soul osservando i suoi figli. Ha infatti dichiarato: “Nell’istante in cui è nato, mio figlio aveva già una personalità. Da dove era arrivata? Credevo che la personalità si sviluppasse attraverso l’interazione con il mondo. Eppure è piuttosto chiaro che tutti noi nasciamo con una percezione unica e specifica di ciò che siamo”.
- Dal punto di vista dell’art style, i creatori del film hanno tenuto a mente due ispirazioni: le opere dell’artista e fumettista satirico inglese Ronald Searle e l’animazione del classico Disney del 1961 La Carica dei 101. Secondo l’animation supervisor Jude Brownbill: “L’influenza di Searle ha ispirato la creazione di pose audaci e dirette all’interno di composizioni chiare, che guidano l’occhio dello spettatore attraverso la scena. Lo studio de La Carica dei 101 ha rafforzato l’importanza di delineare le interpretazioni dei personaggi una alla volta e mantenere determinate pose per un tempo maggiore in modo da comunicare momenti importanti con chiarezza”.
I personaggi
- La Carica dei 101 è servito come ispirazione anche per l’animazione del protagonista Joe Gardner. Il supervisore Bobby Podesta ha infatti osservato il personaggio di Rudy, che è alto e allampanato proprio come Joe (oltre ad essere lui stesso un musicista). Ma c’è anche un’altra figura che ha fatto da riferimento: lo stesso regista Pete Docter. Podesta ha dichiarato: “Se osservi Pete mentre ti mostra il modo in cui Joe dovrebbe comportarsi, ti accorgi che hanno probabilmente le stesse proporzioni, con lunghe braccia e gambe che a volte si muovono in tutte le direzioni”.
- Trovare il design dell’anima di Joe non è stato facile: oltre agli ovvi tratti caratteristici del personaggio (cappello e occhiali), la nuova forma del protagonista doveva in qualche modo collegarsi alla sua versione umana, in modo che gli spettatori riconoscessero nell’anima lo stesso personaggio che avevano visto nelle strade di New York. Per questo motivo l’anima di Joe utilizza spesso movimenti ampi, poiché anche in forma umana era solito usare gesti simili.
- L’opposto invece avviene in un altro personaggio di Soul: la cantante Jazz Dorothea Williams. Se Joe, infatti, è caratterizzato da movimenti ampi ed esagerati (dati anche dal suo essere molto alto e slanciato), Dorothea ha movenze molto rigide e controllate. Limitarne i movimenti infatti fa sì che il personaggio acquisisca autorevolezza e dimostri una forte sicurezza interiore. Per esempio, rispetto agli altri personaggi Dorothea sbatte pochissimo le palpebre e si muove molto poco, risultando quasi minacciosa.
La colonna sonora di Soul
- Non si può parlare di Soul senza includere le musiche. A realizzare i brani jazz della colonna sonora troviamo il candidato ai GRAMMY Jon Batiste (cantante, compositore, autore e direttore d’orchestra). Le sue composizioni amplificano perfettamente la grinta e la bellezza della parte del film ambientata a New York.
- Essendo Docter un artista bianco, lui e la sua crew si sono assicurati di avere a disposizione dei consulenti culturali (oltre al co-regista Kemp Powers) e dei musicisti neri affinché la cultura Jazz e quella afroamericana fossero tradotte nel lungometraggio il più fedelmente possibile e, soprattutto, senza stereotipi. I consulenti culturali e musicali comprendono il Dr. Peter Archer, Jon Batiste, il Dr. Christopher Bell, Terri Lyne Carrington, la Dr.ssa Johnnetta Betsch Cole, Daveed Diggs, Herbie Hancock, Marcus McLaurine, George Spencer, Ahmir “Questlove” Thompson e Bradford Young.
- Le musiche Jazz, tuttavia, non sono le uniche presenti in Soul. Trent Reznor e Atticus Ross dei Nine Inch Nails si sono occupati delle musiche del mondo delle anime. La produttrice Dana Murray ha definito questa seconda parte della colonna sonora “eterea”. Alla conferenza stampa del film, Murray ha dichiarato che le musiche presenti nelle scene dell’Ante-Mondo “creano un contrasto davvero entusiasmante. È una scelta inaspettata per Pixar, diversa da qualsiasi cosa abbiamo fatto fino ad ora. Amo la combinazione che si è creata”.
L’Ante Mondo
- I colori dell’Ante-Mondo sono ispirati alle prime luci dell’alba. Il direttore della fotografia Ian Megibben ha dichiarato che l’Ante-Mondo “possiede perennemente un aspetto che richiama le prime ore della mattina: colori pastello molto luminosi, brillanti e variopinti”. Gli animatori hanno potuto dar sfogo alla creatività per creare questo mondo astratto, tuttavia, ha affermato il regista Pete Docter: “Mondi come questo sono davvero divertenti da creare, ma anche davvero difficili, perché potrebbero essere qualsiasi cosa”.
- Figure di spicco dell’Ante-Mondo di Soul sono i Jerry, ovvero i custodi delle anime. Si tratta di esseri sia bidimensionali sia tridimensionali, il cui aspetto cambia a seconda dell’angolazione da cui li si guarda. Per aiutarsi a visualizzarli, gli artisti hanno realizzato delle sculture in fil di ferro. “Siamo partiti da varie ispirazioni come la scultura svedese, la natura e persino la luce”, ha raccontato Podesta. “L’art department ha iniziato a esplorare diverse opzioni, disegnando innumerevoli forme fino a crearne una che somigliava sufficientemente a un personaggio eppure era abbastanza malleabile da permettere a qualsiasi cosa di emergere. Anche se sembra incredibile, quel personaggio era composto semplicemente da una linea… una linea vivente”.
Soul sta entrando dentro i cuori di moltissimi spettatori. Come Dana Murray ha recentemente dichiarato: “Non volevamo realizzare un film che spingesse le persone a pensare che dovessero avere uno scopo specifico e importante. Questo film è per tutti: tutti possono trovare una connessione”.
Voi avete già visto il nuovo film d’animazione Pixar sulla piattaforma Disney+?