Una divertente ed emozionante crociera lungo una colorata, pericolosa giungla amazzonica. Una vera e propria giostra di Disneyland. Non c’è modo migliore per descrivere Jungle Cruise, nuovo film targato Disney diretto da Jaume Collet-Serra (regista spagnolo esperto di action movie) e con protagonisti Emily Blunt e Dwayne Johnson, al fianco dei quali troviamo Edgar Ramírez, Jack Whitehall, Jesse Plemons e Paul Giamatti.
La storia è ambientata agli inizi del XX secolo e racconta il viaggio della determinata archeologa Lily Houghton e di suo fratello McGregor attraverso l’Amazzonia alla ricerca del mitico Albero della Vita, che secondo la leggenda ha grandi poteri curativi. Ad accompagnare i due inglesi c’è il capitano Frank con la sua barca Quila, diroccata ma affascinante. Un viaggio lungo e pericoloso attraverso una foresta tanto colorata quanto letale.
Dopo averci svelato la leggenda del mitico Albero della Vita e della maledizione che ha colpito i conquistatori spagnoli che secoli prima tentarono di impossessarsene (con in sottofondo le note di Nothing Else Matters dei Metallica), il film ci porta nella Londra del 1916 dove un impacciato McGregor Houghton cerca di convincere un noto circolo di esploratori a lasciarlo accedere ai loro archivi per poter studiare a fondo l’albero e procedere così alla spedizione per trovarlo.
Le cose, ovviamente, non andranno come previsto e starà a sua sorella Lily, a dir poco esuberante e tenace, entrare in possesso di un artefatto necessario per poter riuscire a scoprire l’ubicazione dell’albero. Il tutto non senza scompiglio e una discreta dose di azione e peripezie. Entriamo così nel vivo dell’avventura, trasferendoci nell’esotica Amazzonia, dove non mancano facoltosi turisti europei in cerca di forti emozioni e dove conosciamo lo scapestrato capitano Frank, che sbarca il lunario con un tour fluviale fatiscente a base di pessime battute.
L’incontro tra i due protagonisti dà il via alla più classica situazione da commedia degli equivoci: i battibecchi di Lily e Frank saranno alla base dell’avventuroso viaggio, dove comunque ci sarà spazio anche per momenti di conoscenza e comprensione reciproca.
Il film diretto da Jaume Collet-Serra riesce quindi pienamente nell’intento di intrattenere e divertire lo spettatore: non c’è spazio per la noia, soprattutto perché la regia del cineasta spagnolo dà l’illusione che chi guarda sia esso stesso un membro integrante dell’avventura.
La riuscita del film si deve anche alla sceneggiatura che riesce a dare vita a una vicenda dove l’avventura e i misteri fanno da padroni (nonostante una lunghezza eccessiva che si sente), e alla strana coppia composta da Emily Blunt e Dwayne Johnson. I due sono a loro agio nei panni di una donna determinata e di un esperto capitano ormai disilluso. Non sono da meno i comprimari, su tutti Jesse Plemmons e Jack Whitehall, per quanto i loro personaggi siano fin troppo macchiettistici.
Difficile non notare i punti in comune tra Jungle Cruise e alcuni cult del cinema d’avventura anni ’40 e anni ’80, come Indiana Jones, le stesse saghe di casa Disney come Pirati dei Caraibi e Il mistero dei templari o ancora lo sfortunato classico d’animazione Atlantis – L’impero perduto. Un richiamo alle pellicole più o meno recenti che hanno fatto la storia del genere e alle quali il film si appoggia in modo confortevole, con il solo difetto di non osare mai troppo e andare sul sicuro.
In conclusione Jungle Cruise, nonostante una struttura nota e lineare, è una vera e propria giostra dove abbondano le sorprese e che riesce a intrattenere sin da subito dando vita a un’avventura colorata, ricca di pericoli, leggende e azione. Divertimento assicurato.
Jungle Cruise è al cinema dal 28 luglio e su Disney Plus con accesso VIP dal 30 luglio.