Disneyland è il luogo dove la magia prende vita, ma c’è una Land in cui questa dimensione di incanto si fa più reale e vivida: Fantasyland. Come sappiamo, i parchi Disney sono divisi in sezioni, dette Land. Ogni Land ha un tema particolare, che si sviluppa grazie alla scenografia, alle musiche e ai suoni, oltre ovviamente alle attrazioni, ai ristoranti e ai personaggi.
Disneyland Paris è divisa in quattro Land (più Main Street) e ognuna di esse ha un nome che ne descrive la tematizzazione. Fantasyland è la Land dove le fiabe prendono vita. Vi si può accedere direttamente attraversando il castello della Bella Addormentata o passando a destra di esso, affiancando il Castle Stage.
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Il castello della Bella Addormentata
Man mano che ci avviciniamo a questa parte del parco, l’atmosfera dei nostri classici Disney più amati ci avvolge con colori pastello e musica che cambia delicatamente a seconda dell’area in cui ci troviamo. Difatti, gli Imagineers hanno diviso la Fantasyland di Disneyland Paris in ”quartieri europei”, accompagnandoci così alla scoperta delle origini dei classici Disney.
Ma quali parti d’Europa sono ospitate a Fantasyland? E che altre curiosità cela questo luogo di magia e fiaba?
I quartieri europei
Molti film Disney nascono da leggende e racconti europei. Gli Imagineers hanno voluto rendere omaggio a questo importante bagaglio culturale, decidendo di dedicare ogni parte di Fantasyland a una zona europea, avvalendosi di architetture e musiche che cambiano in maniera omogenea man mano che ci si sposta all’interno della land.
Il castello della Bella Addormentata, l’Auberge de Cendrillon e la Confetiserie des Trois Fées rendono omaggio alla Francia, mentre la parte dedicata alla Gran Bretagna è compresa fra Peter Pan’s Flight e Mad Hatter’s Teacups.
La Germania trova la sua rappresentazione nel quartiere che parte dalla graziosa boutique La Chaumière des Sept Nains fino al ristorante Au Chalet de la Marionette.
C’è anche una zona dedicata all’Italia ed è quella che va dalla Pizzeria Bella Notte a Fantasia Gelati. Infine, vi è anche una parte dedicata all’unione fra le culture internazionali ed è quella che comprende Le Pays des Contes des Fées, Le Pavillon des Princesses e It’s a Small World, forse l’attrazione più famosa per quel che riguarda i Parchi Disney.
”Ma non lo vedi come pende?”
Come si è detto, le architetture presenti in Fantasyland cambiano a seconda della zona europea a cui rendono omaggio. La Pizzeria Bella Notte richiama le strutture italiane, ma ha anche una particolarità: difatti la facciata dell’entrata pende leggermente da un lato, esattamente come la Torre di Pisa.
Altra curiosità: nella zona esterna al ristorante possiamo trovare dei pezzi di mosaico sul muretto: questi arrivano direttamente da Disneyland in California. Il mosaico originale, a tema It’s a Small World e creato da Mary Blair, è stato smantellato nel 1985. Il direttore artistico di Fantasyland Tom Morris ha dunque pensato di farne un decoro per questa zona di Disneyland Paris.
Orgoglio francese
L’ Auberge de Cendrillon è il ristorante dedicato a Cenerentola. La fiaba ha origini francesi ed è nata dalla mente dello scrittore Charles Perrault. Non vi è da stupirsi quindi se proprio questo ristorante è ricco di richiami al Classico e alla cultura francese.
Come nel castello, anche qui possiamo trovare un arazzo. Esso ritrae l’incipit della storia di Cenerentola e rappresenta la villa che vediamo all’inizio del film. La torre della casa è stata riprodotta in maniera identica all’esterno del ristorante, mentre i tetti sono un chiaro riferimento alle mattonelle verniciate dell’ hospices de Beaune, in Borgogna.
Se la carrozza di Cenerentola è ben visibile a grandi e piccini, forse a chi è più alto potranno invece sfuggire i decori che si trovano alla base del pozzo nel cortile dell’Auberge. Se ci avviciniamo, infatti, possiamo vedere come Jack, Gas Gas e i loro amici topini sono intenti a scappare dalle grinfie del malvagio Lucifero!
Vi sentite osservati?
Se vi trovate davanti all’attrazione di Biancaneve e i sette nani e avvertite la strana sensazione di avere gli occhi di qualcuno addosso… non vi sbagliate! Guardate la torre che sovrasta l’entrata e fate bene attenzione: la bellissima e temibile Regina sta osservando i passanti da dietro le tende.
È normale sentirsi un po’ impauriti: l’attrazione non è infatti adatta ai più piccoli, come ci suggeriscono i decori inquietanti sotto la finestra. I guest più impressionabili che rimangono fuori dalla ride possono andare alla ricerca della piccola accetta piantata dentro un ciocco di legno. I più impavidi, invece, avranno la possibilità, durante la fila di attesa, di vedere l’antro della regina, con tanto di libro di magia aperto sulla parte dedicata al filtro di morte (non provate a farlo a casa, però!).
Alzando gli occhi invece si potranno ammirare dei piccoli lampadari in vetro colorato: il simbolo al centro è lo stesso che troviamo sullo scrigno della Regina. Infine, all’uscita dell’attrazione sulla destra, troviamo un tetto spiovente formato da tegole rosse. Se ci si avvicina abbastanza e si fa molta attenzione, possiamo trovare i cognomi dei quattro Imagineers che hanno lavorato all’attrazione!
Nella pancia della balena
Il ristorante Au Chalet de la Marionette, dedicato a Pinocchio, è uno dei più grandi del parco. Conta infatti tre sale, una delle quali ha un’atmosfera diversa da quelle che si trovano appena entriamo. Viene gergalmente chiamata ”sala nautica” dai cast member dello Chalet. Questa sala è infatti una grotta con dentro polene, reti per pesci, mappe, cannocchiali e barili su cui sedersi per mangiare… è come ritrovarsi dentro la pancia della balena che ha inghiottito Pinocchio e Geppetto!
Non solo: Au Chalet de la Marionette è l’unico ristorante che ha l’entrata a Fantasyland ma l’uscita che sbuca in un’altra Land del parco, raggiungibile proprio attraverso la sala nautica: Adventureland. Se si sceglie di uscire e rimanere a Fantasyland, si può osservare l’immagine di Figaro soddisfatto appoggiato al cartello luminoso con la scritta Exit fra la porta di ingresso e quella di uscita. Questo è un riferimento al ristorante di Pinocchio situato a Disneyland in California: lì, infatti, il segnale di uscita era stato posizionato in maniera decentrata. Per porre rimedio, è stato aggiunto Figaro che, con una corda, trascinava il cartello verso il centro. A Disneyland Paris, il gatto è finalmente riuscito nel suo intento!
Ma perché Pinocchio non si trova nel quartiere dedicato all’Italia? Ebbene, nonostante il racconto sia dell’italiano Collodi, nel 1940 la Walt Disney Studios ha ambientato il Classico in Tirolo. Potremmo dire che hanno trovato una via di mezzo!
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Zicchi Zucchi Tipitin
Alice nel paese delle Meraviglie è il Classico Disney più rappresentato nella zona dedicata all’Inghilterra. Se decidete di festeggiare il vostro Non Compleanno, potete farvi delle belle foto alla tavola del Cappellaio, accanto all’entrata del Labirinto. Proprio lì davanti si trova anche la casetta del Leprotto Marzolino, accanto alla quale una grossa teiera fa compagnia a chi si siede ai tavolini… non perdetela di vista, perché il Toperchio potrebbe fare la sua apparizione da un momento all’altro!
Sembra latino ma non è!
Villa Rospo è la sontuosa casa di Taddeo, il frenetico e caotico protagonista del primo segmento de Le avventure di Ichabod e Mr. Toad, film Disney datato 1949. Fantasyland dà la possibilità ai guest amanti del fish and chips di sedersi ai tavoli di Toad Hall, circondati da quadri, affreschi e vetrate che Taddeo Rospo ha collezionato durante la sua vita scapestrata (e che come sappiamo non si può veramente permettere). L’ingresso del ristorante offre una curiosità ai visitatori più attenti: sotto lo stemma della Villa troviamo infatti scritta una frase che recita “No consumus froglagus“. Con questa frase in latinorum, Taddeo Rospo invita a non mangiare zampe di rana, piatto celebre della cucina francese.
Seconda stella a destra
L’attrazione Peter Pan’s Flight è una delle più amate di Fantasyland, ed è in effetti l’unica della Land che dà la possibilità di munirsi di Fastpass. Per coloro che decidono di entrare nell’attrazione usando la fila d’attesa classica, si riserva però una sorpresa: sopra un cancellino di ferro battuto, si può trovare scritto Kirriemuir ovvero il nome della città natale di James Matthew Barrie, lo scrittore di Peter Pan. Non scordatevi di osservare i segnavento in cima ai tetti dell’attrazione, potreste riconoscere qualche personaggio.
Quando entriamo nell’attrazione, la prima cosa che vediamo, oltre i camini fumanti dei tetti di Londra, è la camera dei giovani Darling. A destra, su un comodino, si trova un libro: si tratta di una copia originale di Peter Pan. I vari accessori che si trovano dentro la cameretta, invece, sono stati presi a un mercatino dell’usato londinese.
Barca o treno?
Fare un piccolo giro in barca a Fantasyland è la scelta ideale per riposarsi un po’. Les Pays des contes des Fées è una mini-crociera fra i mondi di fiaba Disney più o meno conosciuti. La particolarità delle deliziose e spaziose barche che accolgono i guest è l’avere ognuna un nome disneyano femminile scritto sul fianco e decorato con motivi floreali.
Se si vuole vedere l’attrazione da un’altro punto di vista, basterà andare poco lontano e salire su Casey Jr, il treno del circo del Classico Disney Dumbo. Questa attrazione, infatti, compie il suo percorso sopra Les Pays des contes des Fées. Casey Jr è anche la prima ride ad avere un impianto audio a bordo, una versione molto semplice che è però servita da test per il sistema più complesso di Space Mountain.
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Una crociera intorno al mondo
Non poteva assolutamente mancare un paragrafo dedicato a una delle attrazioni più iconiche non solo di Fantasyland, ma di tutto il parco! It’s a small world è sicuramente una ride impossibile da non conoscere ed è un must per chi va in visita a Disneyland.
Inizialmente creata per la New York’s World Fair del 1964-1965, alla quale Walt partecipò con quattro padiglioni, e indirizzata a una raccolta fondi per l’Unicef, It’s a small world è dedicata alla rappresentazione dei bambini attorno al mondo. Ogni bambola ha lo stesso viso, ma capelli e costumi (ciascuno fatto a mano!) sono diversi per omaggiare i differenti Paesi del mondo. Difatti ogni abito è stato frutto di un’attenta ricerca fra libri, musei e festival, con lo scopo di riprodurre fedelmente il folklore e l’etnia delle varie nazionalità.
Certo, la canzone rimane irrimediabilmente in testa (anche Scar non è contento di ascoltarla) ma nasconde delle curiosità che potreste non sapere. Trattandosi di una vera e propria crociera fra le varie parti del mondo, inizialmente ogni bambola avrebbe dovuto cantare il proprio inno nazionale… ma il risultato era davvero confusionario! Walt propose dunque di creare una canzone speciale appositamente per l’occasione, un brano che ogni bambola avrebbe cantato nella propria lingua. I compositori che vi lavorarono furono i fratelli Richard e Robert Sherman. Vi suonano familiari? Sono gli stessi creatori delle canzoni di Mary Poppins e Il libro della Giungla!
Una particolarità della versione di Disneyland Paris è la facciata dell’attrazione: si tratta di un omaggio ai vari monumenti del mondo lungo ben più di 270 metri e attraversato dalla Disneyland Railroad, ovvero il treno a vapore che fa il giro del parco. Inoltre, ogni quindici minuti, l’orologio al centro della facciata annuncia l’ora, mostrando una piccola sfilata di bambole… e se fate attenzione agli ingranaggi che si trovano proprio al centro, potrete trovare due hidden Mickeys, ovvero due delle teste di Topolino nascoste un po’ ovunque nel parco.
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Fonte: Disneyland Paris Youtube Channel, InsidEars