Lo sapevamo già da aggiornamenti precedenti, ma ora il produttore dello Studio Ghibli Toshio Suzuki ha confermato una volta per tutte che la casa di produzione si è ufficialmente aperta alla computer grafica. Dopo decenni di fedeltà all’animazione tradizionale, anche il famoso studio giapponese ha deciso di sperimentare con un anime in CGI: a dirigerlo sarà Goro Miyazaki, figlio del Maestro Hayao e già regista di I Racconti di Terramare e La Collina dei Papaveri.
Tutto ciò che sappiamo finora sul film è che “sarà basato su un libro o racconto dell’Inghilterra… che parla di una bambina molto saggia”. Inoltre, sarà interamente in computer grafica (precedentemente, alcuni titoli come Il castello errante di Howl o Pom Poko avevano degli elementi in digitale, ma erano prevalentemente realizzati a mano).
Nonostante questa decisione, Toshio Suzuki conferma che lo studio non ha intenzione di abbandonare il disegno a mano e che lo ritiene comunque superiore. Ha dichiarato a EW: “Ciò che rende unici i film dello Studio Ghibli è che hanno questa atmosfera di reminiscenza. Con l’animazione computerizzata, tutto sembra moderno e si perde quel senso di morbidezza, di atmosfera nostalgica che i nostri film dovrebbero avere. Invece credo che l’animazione a mano riesca a restituire questa sensazione. È una tecnica che ci connette davvero a ciò che la storia vuole trasmettere”.
Mentre il figlio Goro sarà quindi alle prese con la sperimentazione, Hayao Miyazaki continuerà nel solco della tradizione con il suo nuovo film Kimi-tachi wa Dō Ikiru ka (Come si vive?). Secondo Suzuki, da questo titolo dipenderà in toto il futuro dello Studio Ghibli: “Ci vorrà ancora molto tempo, ma osserveremo come il pubblico di tutto il mondo reagirà al nuovo lavoro che Miyazaki sta preparando al momento. Il futuro dipenderà da quello. Tuttavia, a questo punto, il mio parere è che vorrei continuare a fare film per il grande schermo”.