Il terzo principio della dinamica asserisce che ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Tale principio si può applicare tranquillamente alla vita di tutti i giorni, in particolare a quei momenti in cui ci si trova davanti ad una decisione che la vita te la può cambiare, per sempre.
“Vittime” di tale principio in Captain America – Civil War sono Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man e tutti gli Avengers che a seguito degli eventi dei film precedenti e di un nuovo errore commesso in missione in questo capitolo ora sono costretti ad affrontare le conseguenze delle loro azioni e a prendere una decisione che cambierà ogni cosa.
Liberamente tratto dall’omonima saga a fumetti, di cui riprende solo il titolo e lo scontro tra due fazioni di supereroi (una favorevole e una contraria alla registrazione di persone con poteri sovrumani), il film di Anthony e Joe Russo sin dal principio non solo semina indizi che si riveleranno pezzi di un puzzle complicato e intrigato che da un lontano passato tornerà a far danni, ma ci porta sin da subito nel pieno dell’azione.
Dopo un breve e misterioso incipit che vede protagonista il Soldato d’Inverno – personaggio chiave del film poiché è uno dei motori scatenanti dell’azione – troviamo i nuovi Avengers impegnati in una difficile missione contro il temibile Crossbones, nuovo super criminale nonché uno dei nuovi personaggi presenti in Captain America – Civil War.
Sarà proprio da questa missione per catturare Crossbones che gli Avengers commetteranno l’errore che metterà le basi che culmineranno con la loro divisione e lo scontro tra eroi. A causa di questo, infatti, l’ONU deciderà di mettere le persone dotate di poteri sotto la propria giurisdizione per evitare nuove tragedie. Gli Avengers dovranno quindi decidere se divenire soldati governativi o continuare ad agire come sempre ma da criminali. E sarà proprio questa la decisione che i membri del gruppo dovranno prendere e che avrà grandi ripercussioni sia sul film in sé che sul Marvel Cinematic Universe.
I fratelli Russo portano sul grande schermo tutti i dubbi e le incertezze di persone con poteri straordinari che sono consapevoli di dover vivere con il fardello di non riuscire a salvare tutti. Cosa vuol dire essere eroi? È questa la domanda a cui nessuno dei protagonisti è riuscito ancora oggi a dare una risposta. Perché nonostante gli Avengers abbiamo salvato il mondo più volte è impossibile riuscire a salvare tutti e Cap questo lo sa bene, al contrario di Tony Stark che si farà divorare dai sensi di colpa e si farà guidare da loro nella sua decisione.
Questo è il tema principale e filo conduttore di Captain America – Civil War che mostra come due grandi amici possano diventare nemici a causa di diversi punti di vista riguardanti lo stesso argomento e di come il non arretrare di un millimetro dalle proprie posizioni possa avere effetti devastanti.
Dividendo la pellicola in due parti i due registi riescono a creare il giusto mix tra azione e momenti di calma. Se nella prima parte vengono seminati lentamente i motivi dell’odio e del dubbio che poi sbocceranno nello scontro tra Cap ed Iron Man, nella seconda entriamo nel pieno dell’azione che accelera lentamente ma inesorabilmente fino ad esplodere nei due scontri tra gli ex-amici e dove verrà rivelata la verità che si cela dietro tutti ciò che è successo.
Grazie ad una trama bilanciata e ben gestita – in cui non mancano momenti fiacchi o non eccessivamente coinvolgenti – nonostante la molta “carne messa al fuoco” Captain America – Civil War è un film avvincente e ricco di azione che piacerà sicuramente agli amanti del genere… ma non solo.
Lo scontro che vede protagonisti i 12 supereroi protagonisti – si avete letto bene, ci sono ben 12 supereroi – è ben narrato e ritmato grazie, soprattutto, alla doppia regia che riesce a portarci nel pieno della vicenda, in particolare per quanto riguarda i combattimenti che risultano essere adrenalinici, trascinanti, ben coreografati e molto chiari. Ancor più che negli altri film si capisce cosa sta avvenendo durante gli scontri, salvo qualche rara eccezione troppo frenetica.
Più che apprezzabili sono l’inserimento nella storia di Pantera Nera e Spider-Man. Se T’Challa re di Wakanda entra nella storia in maniera più che naturale e risulta praticamente perfetto, l’amichevole Uomo Ragno di quartiere viene inserito più forzatamente e per quanto il suo carattere rispecchi quello del personaggio che tutti conosciamo risulta un po’ macchietta. Nonostante ciò i due personaggi sono più che promossi.
Discorso a parte per Crossbones ed Helmut Zemo, i due antagonisti. Se il primo è poco più di un’apparizione, il secondo risulta quasi un’ombra che ha molto poco da dire e nonostante sia il villain principale è fin troppo poco incisivo.
Nonostante vi siano personaggi poco utilizzati, come Sharon Carter/Agente 13 figura più che rilevante nel fumetto, o gli “istituzionali” William Hurt e Martin Freeman, risulta ben narrata l’evoluzione del rapporto tra Wanda e Visione e i dubbi esistenziali che attanagliano quest’ultimo.
Ovviamente non mancano i consueti momenti comici i quali se da una parte rispetto ai film precedenti risultano più “raffinati”, dall’altra a volte risultano fuori contesto. In ogni caso riescono nel loro intento di divertire lo spettatore ed alleggeriti momentaneamente la tensione. Una lieve boccata d’ossigeno prima di una lunga immersione.
Nonostante risulti più un film sugli Avengers che sul Primo Vendicatore e con una durata forse eccessiva (147 minuti) ma più che comprensibile visti i molti avvenimenti narrati e ad un ritmo un po’ altalenante, Captain America – Civil War è un film che grazie ad una storia lineare ma misteriosa, a scene esaltanti e coinvolgenti, citazioni, ironia e a temi importanti (è giusto privarsi della libertà per una maggiore sicurezza?) riuscirà a conquistare lo spettatore. Da vedere.
N.B.: Non mancherà il cameo del mitico Stan Lee e ovviamente non alzatevi prima dei titoli di coda per l’immancabile scena extra.