Quando un amore finisce non viene a mancare solo l’affetto che legava due persone ma spesso si spezza anche una famiglia. Con la fine della relazione tra Mark (Thomas Mann) e Larissa (Rosa Salazar) non si spezza solo il legame tra loro ma anche la famiglia di Marcel, la piccola conchiglia del titolo, che rimane a vivere nell’appartamento insieme alla nonna (doppiata da Isabella Rossellini). Riadattata a B&B, la casa ha visto un gran via vai di ospiti, da cui Marcel e la nonna Connie si sono sempre tenuti alla larga, almeno fino all’arrivo di Dean, che inizierà ad intraprendere con la piccola conchiglia un rapporto di amicizia e che inizierà a filmare la sua vita e quella di sua nonna, che si divide tra la cura dell’orto, pattinaggio sulla polvere e “passeggiate” per casa all’interno di una pallina da tennis. Un’amicizia che permetterà a Marcel di iniziare a mettersi alla ricerca della sua famiglia.
Questa la trama di Marcel the Shell with Shoes On, film che ha aperto Alice nella Città, la sezione parallela della Festa del Cinema di Roma e dedicata ai ragazzi. Opera prima di Dean Fleischer-Camp, il film è ispirato all’omonimo video pubblicato dal cineasta su YouTube nel 2010.
Usando la tecnica del mockumentary sin dal primo minuto veniamo catapultati nella particolare vita di Marcel. Scopriamo così che la piccola conchiglia ha sempre vissuto nella casa in cui arriva Dean, che passa le giornate a coltivare l’orto insieme alla nonna, che dorme in un letto composto da due fette di pancarrè e che inizialmente oltre a lui e la nonna c’era un’intera comunità. Una famiglia felice a cui non mancava nulla, ma tutto è cambiato quando Mark e Larissa si sono lasciati e con la loro rottura si è divisa anche la famiglia.
Proprio la separazione e il doversi adattare ad un nuovo stile di vita sono tra gli argomenti cardine di Marcel the Shell with Shoes On. Il regista decide di usare un personaggio di finzione per parlare di temi reali e tangibili. Non è facile per nessuno doversi adattare all’improvviso ad una nuova realtà, ancora meno per un bambino che spesso non sa come reagire ai grandi cambiamenti. Una storia, o meglio un falso documentario, sull’arte del reinventarsi e del cercare di godersi al meglio la vita con quel poco che si ha. Una storia di crescita e di maturità in cui Marcel capirà che il mondo è più grande di quel che credeva e che il pericolo è sempre dietro l’angolo.
Una vicenda che riesce a divertire di gusto grazie a situazioni e battute esilaranti ed allo stesso tempo capace di far riflettere. Marcel the Shell with Shoes On è più di un semplice mockumentary su una conchiglia con le scarpe da ginnastica, è il racconto di un’amicizia tra due anime sole che oltre a farsi compagnia si sostengono a vicenda, riuscendo a colmare (almeno in parte) quel vuoto lasciato da chi non c’è più.
Un film che fa della semplicità il suo punto di forza, perché in fondo la vita dovrebbe essere presa così come viene, senza soffermarsi troppo sui se e i ma, ma cercare di vederne sempre gli aspetti positivi. Non manca inoltre una frecciatina al mondo dei social, che hanno innegabilmente una grande utilità ma che troppo spesso vengono usati con il solo scopo di ottenere un like o una visualizzazione in più.
Uno spaccato della vita moderna senza dubbio interessante, filtrato attraverso il grande occhio di una piccola e simpatica conchiglia che non ha paura di mostrare i suoi sentimenti, ma che non riesce a coinvolgere sempre appieno a causa di un ritmo monocorde. Purtroppo durante i 90 minuti di durata non c’è un colpo di scena degno di nota che possa in qualche modo risvegliare lo spettatore dal sonno in cui rischia di cadere dopo pochi minuti.