In questi giorni è stata diffusa la confortante notizia che vede protagonista una delle coppie più belle e amate del cinema italiano: quella formata da Roberto Benigni e Nicoletta Braschi. I due, compagni nella vita e spesso sul set (Il Mostro, La Vita è Bella (disponibile ora su Disney+), Pinocchio, La Tigre e la Neve), hanno comunicato di aver ritirato la querela nei confronti della nota trasmissione televisiva, Report, dopo aver a loro volta ricevuto delle accuse legate all’uso improprio di fondi pubblici per l’acquisto dei teatri di posa chiamati dai due interpreti “Melampo Cinematografica S.r.l.” (in onore di uno dei personaggi secondari della celebre avventura di Carlo Collodi).
La Melampo Cinematografica S.r.l. nacque nel 1991, e oltre ai già citati film della coppia, ha visto anche la produzione al suo interno di Asterix e Obelix contro Cesare (Astérix et Obélix contre César) di Claude Zidi (in coproduzione con la Francia) (QUI lo speciale sull’ultimo film della saga).
Al suo interno, con tutta la libertà creativa che ha spinto Roberto Benigni e Nicoletta Braschi a fondarla, sono stati registrati anche gli spettacoli teatrali Tuttobenigni 95/96 e Tutto Dante oltre che gli special televisivi: Dante: Inferno e Paradiso – Roberto Benigni recita la Divina Commedia, La più bella del mondo, I dieci comandamenti andati in onda su Rai Uno e Francesco il cantico ora su Paramount+.
Il nome, come accennavamo, è ispirato al vecchio cane del contadino di Pinocchio, morto da poche ore, quando viene a contatto con Pinocchio, e che aveva stretto un patto con quattro faine: fingeva di non accorgersi delle razzie di galline nel pollaio, ricevendo come premio una gallina. Il burattino, quando scopre il patto scellerato, decide di non raccontarlo al contadino, perché tanto “i morti son morti, e la miglior cosa è quella di lasciarli in pace“.
La comunicazione ufficiale degli ex-proprietari della Melampo Cinematografica
Di seguito vi lasciamo quanto recita il comunicato ufficiale:
Nell’interesse dei sigg.ri Nicoletta Braschi e Roberto Benigni, in proprio e quali soci di Melampo Cinematografica S.r.l., comunico che nella giornata di ieri il Tribunale di Roma, sezione VII penale, ha definito con sentenza di estinzione del reato per remissione di querela il dibattimento pendente nei confronti dei dott.ri Giorgio Mottola e Sigfrido Ranucci.
Nel corso delle puntate del 10 e 17 aprile 2017 della trasmissione Report erano state diffuse notizie false e gravemente lesive della reputazione dei miei assistiti, relativamente alla vicenda degli studi cinematografici di Papigno. A seguito di querela, la Procura della Repubblica di Roma aveva tratto a giudizio i dott.ri Mottola e Ranucci per il reato di diffamazione aggravata.
Durante il corso dell’istruttoria, gli imputati hanno emesso un comunicato (qui allegato) nel quale hanno rettificato le notizie false diffuse sul conto dei sigg.ri Braschi e Benigni e si sono rammaricati degli effetti del servizio incriminato.
Preso atto del comunicato, i miei assistiti hanno ritenuto di rimettere la querela e così estinguere il giudizio.
Il passo indietro da parte di Report
Di seguito, invece, la comunicazione diramata dal programma televisivo stesso, Report, e che ha messo a tacere e permesso a Roberto Benigni e Nicoletta Braschi il ritiro della querela:
“Con riferimento alle puntate di Report del 10 e 17 aprile 2017 diamo atto che Nicoletta Braschi e Roberto Benigni per acquistare e ristrutturare i teatri di posa di Papigno hanno utilizzato solo fondi personali.
L’acquisto e la ristrutturazione dei teatri di posa di Papigno ha dato la possibilità di realizzare dei capolavori come: “La vita è bella”, “Pinocchio” e “La tigre e la neve”.
Nicoletta Braschi e Roberto Benigni sono riusciti a recuperare buona parte dell’ingente investimento effettuato in occasione dell’acquisto e della ristrutturazione dei teatri di posa di Papigno.
A conclusione della realizzazione del loro ultimo film, Nicoletta Braschi e Roberto Benigni hanno venduto, nel 2005, i teatri di posa di Papigno a Cinecittà Studios, una Società per Azioni leader del settore, all’epoca a gestione privata.
Dal momento dell’acquisto da parte di Cinecittà Studios, Nicoletta Braschi e Roberto Benigni non hanno avuto più alcuna responsabilità, nella gestione successiva di Cinecittà Studios.
Non abbiamo mai detto che Benigni e Braschi hanno usufruito di finanziamenti pubblici per ristrutturare gli studi di Papigno: ci dispiace se sono nate delle incomprensioni a seguito del servizio e siamo lieti che le presenti ulteriori precisazioni abbiano consentito a Nicoletta Braschi e Roberto Benigni di rinunciare alle iniziative giudiziarie intraprese nei nostri confronti.”
Che cosa ne pensate?