L’annuncio risale ormai al 2018, ma la conferma dell’arrivo del live action (probabilmente su Disney +) è arrivata soltanto qualche giorno fa. In tempo perché Chris Sanders, il regista di Lilo e Stitch (2002), potesse commentare la decisione della Disney durante il press tour per il suo nuovo film Il richiamo della foresta, con Harrison Ford.
L’artista ha spiegato ai microfoni di Cinemablend che Lilo e Stitch rappresentava allora un periodo di transizione, in cui la Disney si stava aprendo alla computer grafica, ma senza rinunciare del tutto al suo tradizionale tratto 2D. Quando lo studio chiese a lui e al suo collaboratore Dean DeBlois (Dragon Trainer) quale tecnica avrebbero preferito, il duo decise per l’animazione a mano proprio pensando al design dell’alieno Stitch.
“Mi ricordo di aver pensato che la CGI all’epoca non fosse ancora all’altezza di realizzare un personaggio di quel tipo rendendolo esteticamente piacevole”, racconta il regista di Lilo e Stitch. “Con l’animazione tradizionale potevamo disegnarlo in un certo modo, così che non sembrasse troppo strano. Se penso a una visualizzazione CGI del personaggio di Lilo, mi immagino una sorta di pupazzo in stile Muppet, visto che ha una bocca molto larga. Sarebbe strana, mentre nel mondo dell’animazione 2D è totalmente normale.
[Per quanto riguarda Stitch]], anche se sembrava un po’ fuori posto, nel film originale lo spettatore accetta che le persone siano confuse e lo scambino per un cane invece che fuggire spaventate. Ma in live action il personaggio dovrà interagire con persone reali, e quindi sarà tutto diverso. Non penso proprio che potranno realizzare uno Stitch identico a quello del cartone, perché realisticamente le persone vere correrebbero subito via vedendolo. Perciò sono curioso di vedere che cosa si inventeranno”.Fonte: Cinemablend