Come per Disincanto, l’atteso sequel di Come d’Incanto che vede il ritorno di un grande cast formato da Amy Adams, Patrick Dempsey, Idina Menzel e James Marsden, è da poche settimane disponibile in streaming su Disney+. Ricevuto con reazioni miste, il film ha lasciato comunque un grande interrogativo nei fan della principessa Giselle: a fronte del grande successo ottenuto dal primo film, perché Disney ha deciso di distribuire il sequel soltanto in streaming?
A rispondere è il produttore Barry Josephson che, intervistato da Deadline, ha chiarito i passaggi interni che hanno portato a questa decisione.
“È stata una decisione circostanziale. Questo film è stato inizialmente sviluppato per il cinema“, ha spiegato il produttore. “Ma il momento nel quale abbiamo ricevuto il via libera per la lavorazione è avvenuto durante il Covid, quando tutto il nostro mondo è cambiato e lo streaming è diventato più importante”.
“Quando mi hanno chiamato e mi hanno chiesto “che ne pensi di farne un film per lo streaming?” ne sono stato contento”, ha aggiunto. “Ho compreso che ci sono molti servizi streaming in competizione, e per fare in modo che la Disney possa affermarsi come servizio numero uno per il pubblico delle famiglie è necessario avere dei prodotti realizzati esclusivamente per lo streaming. Insomma, ho fatto due più due. Ma loro mi hanno assicurato: “la produzione di questo film sarà identica a come sarebbe stata se fosse un lungometraggio per il box office”. E questo mi ha fatto piacere, perché non abbiamo dovuto ridimensionare le nostre idee. La piattaforma spende una grande quantità di soldi per i propri abbonati. È semplicemente un periodo di assestamento a cui dobbiamo abituarci. D’ora in poi ci saranno cose fatte esclusivamente per lo streaming”.
Diretto da Adam Shankman, con la sceneggiatura di Brigitte Hales e il soggetto di J. David Stem & David N. Weiss e Richard LaGravenese, Come per Disincanto – E vissero infelici e scontenti è disponibile su Disney+.