Un’altra autorevole voce si unisce a coloro che chiedono il ritorno dell’animazione 2D. È quella del leggendario animatore Don Bluth, regista di film come Brisby e il segreto di NIMH, Fievel sbarca in America, Alla ricerca della Valle Incantata, Charlie – Anche i cani vanno in paradiso e, ovviamente, il celebre Anastasia, co-diretto con Gary Goldman.
Durante un panel al Mega-Con tenuto da ComicBook, l’artista ha osservato che l’animazione a mano dovrebbe tornare, ma non per il motivo che state pensando. Infatti, Don Bluth ha fornito una ragione prettamente economica, piuttosto che concentrarsi sugli aspetti grafici ed estetici:
“Credo che arriverà il momento in cui i dirigenti finalmente diranno: “Possiamo fare più soldi da un film animato in 2D che da uno in 3D”. Se guardiamo alle cifre che vengono spese per questi ultimi, arrivano fino a 200 o 300 milioni di dollari. E richiedono sempre più persone: praticamente divento vecchio a guardarmi tutti i titoli di coda. Invece, con l’animazione a mano… Fatemi fare un esempio, Brisby e il segreto di NIMH. Abbiamo fatto quel film con 6.5 milioni di dollari. Chi è il pazzo che giustifica la spesa di 300 milioni per un film d’animazione?”.
Nel 2020, all’età di 82 anni, Don Bluth ha annunciato sui social network l’avvio di un nuovo studio di animazione con il preciso obiettivo di contribuire alla rinascita dell’animazione 2D con nuovi progetti originali. “Crediamo che il pubblico voglia un nuovo rinascimento dell’animazione a mano, e il nostro obiettivo è rendere questo sogno realtà”, aveva affermato allora. “Unitevi a noi nella nostra nuova avventura”. Ancora, tuttavia, i Don Bluth Studios non hanno realizzato prodotti importanti: per il momento hanno pubblicato dei libri illustrati per bambini, con l’intenzione di provare a proporre tali storie per adattamenti cinematografici o televisivi.
Sicuramente una spinta importante potrebbe venire dagli Oscar 2024, in cui Hayao Miyazaki è tra i favoriti con il suo Il ragazzo e l’airone. L’anime disegnato a mano è stato un grande successo internazionale, dimostrando l’interesse del pubblico a tornare al cinema per prodotti realizzati con questa forma d’arte.