A che punto siete con Kingdom Hearts III? Prima che questa ultima grande avventura della Dark Seeker Saga volga al termine, continuiamo a mettere in ordine la lunga trama costruita da Tetsuya Nomura negli ultimi diciassette anni. Birth by Sleep, il primo capitolo, Chain of Memories e 358/2 Days sono già stati oggetto dei nostri approfondimenti. Adesso tocca al secondo capitolo, il gioco dal quale è iniziata la lunga attesa per il completamento della trilogia: ecco il riassunto di Kingdom Hearts II.
Kingdom Hearts II
Titolo per PlayStation 2 del 2005, terzo per ordine di uscita. La storia comincia esattamente dall’epilogo di Kingdom Hearts 358/2 Days: Sora dorme ancora in attesa che la rigenerazione dei suoi ricordi sia completa, mentre Roxas è confinato in una copia digitale di Crepuscopoli, privo di qualsiasi ricordo relativo al Keyblade, all’Organizzazione XIII e via dicendo.
Le vacanze estive stanno per terminare e il giovane Nessuno, insieme ai suoi amici Hayner, Pence e Olette, cerca di trascorrere al meglio gli ultimi giorni di svago prima del rientro a scuola. Tuttavia in città iniziano a verificarsi una serie di eventi anomali che insospettiscono il ragazzo: di tanto in tanto il tempo sembra congelarsi, strane creature bianche appaiono dal nulla per attaccarlo e un’insolita arma a forma di chiave gli si materializza tra le mani consentendogli di affrontarle. Malgrado gli sforzi congiunti di Naminé, DiZ e Riku, i Nessuno dell’Organizzazione sono riusciti a localizzare Roxas, intenzionati a riprenderselo a qualsiasi costo.
Contemporaneamente, come sappiamo, Kairi è alle Isole del Destino. Gli eventi di Chain of Memories hanno sconvolto anche le sue memorie legate a Sora, del quale sembra non ricordare gran che. Un giorno, tuttavia, grazie a una strana connessione tra lei e Roxas, il cuore di Sora riesce a parlarle. A Kairi torna in mente il nome dell’amico, e decide così di scrivergli una lettera da sigillare all’interno di una bottiglia per affidare le proprie parole al mare.
Axel riesce ad entrare nella Crepuscopoli virtuale e prova a convincere Roxas a tornare al Castello che non Esiste. Il giovane Nessuno tuttavia non ricorda nulla della sua vita fuori dalla simulazione, cosa che costringe Axel ad attaccarlo. DiZ interviene congelando il tempo e ordinando al ragazzo di rifugiarsi alla Villa. Qui, spaesato e pieno di dubbi, Roxas incontra Naminé e DiZ, i quali gli spiegano che ormai tutto è pronto: a breve dovrà ricongiungersi a Sora. Mentre i ricordi gli riaffiorano pian piano in testa, il giovane Nessuno è colto da un attacco di ira: quella che credeva essere la sua vita non era altro che una menzogna, e così, impugnando il Keyblade, distrugge il computer nei sotterranei della Villa.
Poco più tardi, Roxas incontra nuovamente Axel, del quale stavolta ricorda di essere amico. Ma ormai è troppo tardi per le riconciliazioni pacifiche e Axel è costretto ad aggredirlo nuovamente. Armato di ben due Keyblade, Roxas ha la meglio e mette in fuga il Nessuno. Prima di separarsi, però, i due hanno un ultimo amichevole scambio di battute con il quale si danno appuntamento nella prossima vita. Tutto è pronto: Roxas raggiunge la capsula dove riposa Sora e, rassegnato al suo Destino, si ricongiunge all’Eroe del Keyblade.
Roxas – «Sora… sei fortunato. Sembra che le mi vacanze estive siano finite…».
Sora, Pippo e Paperino si risvegliano e, usciti dalla Villa, fanno subito la conoscenza dei nuovi nemici, i Nessuno. Re Topolino sopraggiunge, salva i tre dall’attacco e ordina loro di entrare in stazione e prendere il treno. I tre obbediscono e raggiungono la Torre Misteriosa, dove apprendono da Yen Sid che i mondi sono nuovamente in pericolo. È tempo quindi di rimettersi in viaggio alla volta dei diversi mondi per fermare gli Heartless, sgominare i piani dell’Organizzazione XIII e ritrovare Riku. Come se non bastasse, misteriosamente, anche Malefica è tornata in vita, determinata a soddisfare la sua sete di vendetta e la sua brama di potere, servendosi stavolta dell’aiuto di Pietro Gambadilegno e dei soliti Cattivi Disney.
Mentre Sora, tra mondi già noti e non, affronta l’Organizzazione e gli alleati di Malefica e Pietro, Kairi viene raggiunta alle Isole del Destino da Axel, il quale prova a rapirla nel tentativo di ritrovare Roxas. La ragazza si salva grazie all’aiuto di Riku, che, aprendo un corridoio oscuto, permette all’amica di fuggire a Crepuscopoli. Ma più tardi Saix completerà l’incarico di Axel, portando la ragazza nelle prigioni del Castello che non Esiste.
Alla Fortezza Oscura, Sora, Paperino e Pippo scoprono, con l’aiuto di Leon e altre vecchie conoscenze provenienti dall’universo di Final Fantasy, alcune stanze segrete del Castello, dove Ansem aveva condotto in passato i suoi esperimenti sui cuori e sugli Heartless. Diverse cose però sembrano non quadrare: malgrado in una delle sale sia esposto un grosso ritratto del nemico affrontato dai nostri eroi durante la loro precedente avventura, tra i dati del computer del laboratorio è un volto ben diverso ad essere classificato come Ansem.
Re Topolino raggiunge i tre amici e svela loro la verità: l’Ansem responsabile degli eventi narrati nel primo Kingdom Hearts era in realtà l’Heartless di un certo Xehanort, un apprendista presso il laboratorio di ricerca sui cuori gestito da un uomo ben più vecchio, il vero Ansem, soprannominato il Saggio; quest’ultimo risulta invece misteriosamente sparito chissà dove da molti anni; il giovane Xehanort aveva quindi deciso, per qualche motivo non meglio specificato, di assumerne l’identità. Viene inoltre rivelato che Xemnas, il numero uno dell’Organizzazione XIII, non è altri che il Nessuno dello stesso Xehanort.
Alla Fortezza i tre incontrano anche Axel, che rivela loro del rapimento di Kairi. Tuttavia il Nessuno viene scacciato dal suo collega Saix, il quale decide di illustrare al trio il vero piano dell’Organizzazione, in sostanza non molto diverso da quello già descritto in 358/2 Days, se non per il fatto che, privati di Roxas e del potere del Keyblade, i Nessuno stanno spingendo lo stesso Sora a viaggiare tra i mondi e a liberare i cuori consumati dagli Heartless per forgiare il loro Kingdom Hearts artificiale. Attaccato da un gruppo di Heartless evocati da Saix, l’Eroe del Keyblade si rifiuta di combatterli per evitare di fare il gioco dell’Organizzazione.
Quando sembra che le oscure creature stiano per averla vinta, inaspettatamente Malefica trae in salvo il trio aprendo un varco per una sorta di limbo oscuro. Qui sopraggiunge Riku, che, senza farsi vedere in volto, consegna ai suoi amici una scatola contente un gelato al sale marino e una foto di Roxas, Hayner, Pence e Olette.
Quindi, dopo aver sconfitto ancora altri nemici in giro per i mondi, Sora, Paperino, Pippo e il Re ritornano a Crepuscopoli, intenzionati a trovare un passaggio che permetta loro di raggiungere il Castello che non Esiste. I quattro, dopo averne intuita l’esistenza anche grazie agli indizi di Riku, riescono ad accedere alla versione virtuale della città. Qui trovano un portale che dovrebbe condurli al quartier generale dell’Organizzazione, ma un’orda di Nessuno li attacca. Proprio quando sembra che non ci siano più speranze, Axel sopraggiunge e, in cerca di vendetta per essere stato ostacolato dall’Organizzazione nei suoi tentativi di far tornare in vita Roxas, si sacrifica permettendo a Sora e compagni di raggiungere il Mondo che non Esiste.
Appena arrivato, Sora ingaggia uno scontro con un membro dell’Organizzazione. La battaglia in realtà sta avvenendo nel suo cuore: il suo sfidante non è altri che Roxas il quale, risultando sconfitto al termine dello scontro, è costretto ad accettare di ricongiungersi pienamente all’Eroe del Keyblade. Sora può così acquisire i ricordi di Roxas, tra i quali spiccano i pomeriggi trascorsi in compagnia di Axel.
Nel frattempo Kairi è riuscita ad evadere dalla prigione con l’aiuto di Naminé, la quale rivela di essere il suo Nessuno. Le due incontrano quindi Riku e tutti insieme si riuniscono con Sora e compagni, pronti ad affrontare i restanti membri dell’Organizzazione e sgominare i piani di Xemnas. Anche DiZ è sopraggiunto al Castello e, imbattutosi in Topolino, scopre il proprio volto rivelando di essere Ansem il Saggio. Lo scienziato ha con sé uno strano macchinario, un Codificatore, con il quale ha intenzione di colpire Kingdom Hearts, trasformarlo in dati e fermare i Nessuno dei suoi vecchi apprendisti. I due attivano il congegno, ma il piano sembra non funzionare: il potere di Kingdom Hearts è troppo grande e il Codificatore non riesce a sopportarlo. Sora, Paperino, Pippo, Kairi e Riku sopraggiungono, seguiti da Xemnas in persona.
Topolino – «Ansem! La macchina!».
Ansem il Saggio – «L’ennesima prova che i cuori non possono essere contenuti dai dati. Fuggi, amico mio! La macchina si autodistruggerà e potrebbe succedere di tutto!».
Topolino – «Ma…».
Sora – «Vostra Maestà!».
Ansem il Saggio – «Sora, il resto dipende da te. E Roxas, dubito che tu possa sentirmi, ma… mi dispiace».
Il macchinario esplode: Ansem il Saggio scompare; Xemnas fugge; Riku, su ordine dello scienziato, fa da scudo ai propri amici, ma, investito dall’esplosione, assume di nuovo le sue normali sembianze; da Kingdom Hearts vengono rilasciati tutti i cuori accumulati, che, di nuovo liberi, tornano ad essere consumati dall’Oscurità e creano così una moltitudine senza pari di Heartless. Grazie nuovamente all’aiuto inaspettato di Malefica e Pietro che si offrono di affrontare l’orda di creature oscure, il gruppo si dirige verso ciò che resta del Kingdom Hearts artificiale per affrontare Xemnas. Lo scontro ha luogo e gli eroi sembrano avere la meglio. Naminé riappare e apre un corridoio oscuro per permettere a tutti di fuggire dal Castello che non Esiste e mettersi in salvo.
Riku e Sora però vengono bloccati da Xemnas, il quale, non ancora annientato del tutto, li affronta un’ultima volta uscendone finalmente sconfitto definitivamente. I Custodi del Keyblade si ritrovano nel Reame dell’Oscurità, su una spiaggia che ricorda vagamente quella delle Isole del Destino. Seduti sul bagnasciuga e ormai rassegnati a restare in quel luogo per molto tempo, i due amici ritrovano un messaggio all’interno di una bottiglia trasportata dalle onde. È la lettera che Kairi ha scritto dopo essere entrata in contatto con Roxas. Le parole della ragazza risvegliano il legame tra i cuori dei tre amici, aprendo così un portale che permette a Sora e Riku di tornare alle Isole del Destino.
Nel filmato finale vediamo Sora, Riku e Kairi finalmente riuniti alle Isole del Destino intenti a guardare il tramonto, quando, inaspettatamente, il mare consegna loro una bottiglia contenente un messaggio da parte del Re.
Altri avvenimenti importanti:
- debellata l’Organizzazione e la miriade di Heartless dalla Fortezza Oscura, viene rivelato che quel mondo non è altro che Radiant Garden;
- Ansem il Saggio era il governatore di Radiant Garden e, come sappiamo, conduceva studi sui cuori. Il Castello quartier generale di Ansem Heartless nel primo capitolo della saga non è altro che il vecchio castello dove risiedeva lo scienziato;
- l’Organizzazione XIII è composta per buona parte dai Nessuno degli ex apprendisti di Ansem il Saggio (Xehanort-Xemnas, Braig-Xigbar, Ienzo-Zexion, Even-Vexen) e dalle sue guardie (Aeleus-Lexeaus, Dilan-Xaldin);
- lo Xehanort apprendista di Ansem il Saggio, dal quale sono nati Ansem l’Heartless e Xemnas è precisamente Terranort.
- dopo essere stato tradito dai propri apprendisti Ansem il Saggio fu costretto a vagare nel Reame dell’Oscurità per un tempo indefinito. Una volta tornato, ha iniziato ad architettare la propria vendetta ai danni di Xehanort-Xemnas e dell’Organizzazione XIII;
- durante la sua permanenza nel Reame dell’Oscurità, Ansem il Saggio ha incontrato anche Aqua;
- durante tutte le sue interazioni con Naminé e Roxas, DiZ-Ansem il Saggio sembra provare un certo astio nei confronti dei Nessuno. Ciò è ovviamente causato dai sentimenti di vendetta che lo scienziato cova da tempo contro i propri apprendisti;
- la nascita di Naminé, spiegata nei Diari di Ansem, risulta alquanto singolare. Avendo Kairi un cuore di pura luce, non può trasformarsi in Heartless né quindi generare Nessuno. Tuttavia, Naminé viene creata nello stesso istante di Roxas, quando Sora risveglia quel pezzo del cuore di Kairi rifugiatosi nel suo corpo. Quindi, Naminé è il Nessuno di Kairi poiché nata grazie al cuore di quest’ultima; tuttavia l’involucro lasciato alle spalle dal cuore della ragazza è il corpo di Sora;
- Kairi riesce a ricordare il nome di Sora grazie a una peculiare connessione tra i loro cuori. Ciò è reso possibile tramite Roxas che ha precedentemente incontrato Naminé;
- un filmato aggiunto nell’edizione Final Mix, rivela che la Stanza del Riposo si trova nei sotterranei della Fortezza Oscura. Xemnas è solito andarci e “parlare” con una sua vecchia amica. Nella stanza è presente un trono e, a terra, i resti dell’armatura e del Keyblade di Aqua;
- al Castello che non Esiste, Riku dà a Kairi un Keyblade e la ragazza si dimostra in grado di impugnarlo. Questa facoltà le è stata trasmessa per pura casualità anni prima da Aqua. Mentre infatti la Maestra lanciava l’incantesimo protettivo, la piccola Kairi toccò il Keyblade che la donna stava impugnando.
- nei ricordi di Roxas non è ovviamente presente Xion, la quale, come spiegato, dopo essere sparita è stata anche dimenticata da tutti.
Anche il riassunto di Kingdom Hearts II giunge al termine. E il nostro ripasso generale è a buon punto: appuntamento a martedì per rivedere insieme le vicende di Re:Coded.