Domani è il grande giorno, il 29 gennaio, e l’agognato Kingdom Hearts III metterà fine ad un’attesa durata tredici anni. Noi intanto continuiamo a ricostruire la lunghissima e articolata trama della saga: dopo aver ripassato Birth by Sleep, Kingdom Hearts e Chain of Memories, è il momento del riassunto di 358/2 Days. Prima di iniziare, però, tocca aggiungere un importante tassello a tutto quanto detto precedentemente.
Roxas, il Nessuno di Sora
Nel primo capitolo ci è stato spiegato come hanno origine gli Heartless e che il Keyblade è l’unica arma in grado di sconfiggere queste creature liberandone il cuore; tuttavia, quando il cuore che viene consumato dall’Oscurità appartiene a una persona con una forte volontà, il neonato Heartless lascia dietro di sé un involucro privo di cuore ed emozioni, ma dotato di coscienza e perciò in grado di agire e decidere, una creatura denominata Nessuno. Non sono tutti uguali: alcuni sono più elementari e deboli, mentre altri hanno volontà e raziocinio maggiori; i più potenti conservano addirittura le fattezze e i ricordi della persona dalla quale sono stati originati. Un gruppo di Nessuno di quest’ultima specie si è riunito nell’Organizzazione XIII, la stessa associazione incontrata in Chain of Memories. La loro base operativa si trova nel Mondo che non Esiste, situato nel mezzo tra Luce e Oscurità.
Ebbene, quando in Kingdom Hearts Sora è diventato accidentalmente un Heartless per risvegliare il cuore di Kairi, in quel preciso istante ha creato anche il proprio Nessuno, Roxas. Rispetto a quanto detto in precedenza, Roxas presenta delle caratteristiche peculiari: non sembra avere alcun ricordo della sua vita passata e, non meno importante, fisicamente non ricorda affatto Sora, bensì risulta molto simile a Ventus. Conoscendo cosa accade nel finale di Birth by Sleep, il motivo di quest’anomalia è presto spiegato dalla presenza del cuore di Ventus in quello di Sora.
Introdotto il nostro protagonista, possiamo procedere con il riassunto di 358/2 Days.
Kingdom Hearts 358/2 Days
Pubblicato su Nintendo DS nel 2009, il gioco è ambientato, come Kingdom Hearts Chain of Memories, a cavallo tra il primo e il secondo capitolo della saga. Più precisamente, gli eventi narrati in questo titolo hanno origine poco prima della fine di Kingdom Hearts, proseguono in contemporanea a quelli di Chain of Memories e terminano immediatamente prima del prologo di Kingdom Hearts II.
La storia prende il via con l’incontro nella città di Crepuscopoli tra Roxas e Xemnas, il numero uno dell’Organizzazione. Questi recluta il Nessuno di Sora come XIII membro, considerandolo una risorsa fondamentale per poter attuare il proprio piano: come Sora, infatti, Roxas può brandire il Keyblade e liberare i cuori divorati dall’Oscurità e dagli Heartless; con i cuori ottenuti sconfiggendo una gran quantità di creature oscure, i membri dell’Organizzazione XIII hanno intenzione di creare un Kingdom Hearts artificiale, per mezzo del quale potranno provare ad acquisire nuovamente lo status di persone complete.
Pochi giorni dopo l’arrivo di Roxas, l’Organizzazione recluta un ulteriore membro, Xion, una figura taciturna e che non mostra mai il proprio volto. Interessante notare come, malgrado siano diventati quattordici, l’Organizzazione continui a chiamarsi “Organizzazione XIII”. Roxas trascorre le proprie giornate in missione con altri membri del gruppo e, in particolare, stringe un forte legame con Axel. I due cominciano a vedersi dopo il lavoro sulla Torre dell’Orologio di Crepuscopoli per mangiare insieme un prelibato gelato al sale marino e guardare il tramonto.
Questa routine va avanti per qualche settimana, fino a quando Axel avverte l’amico di aver ricevuto un nuovo incarico che lo terrà lontano per un po’ di tempo: insieme ad altri membri dell’Organizzazione, infatti, dovrà recarsi al Castello dell’Oblio per svolgere una missione segreta per conto di Xemnas. Poco dopo la partenza di Axel hanno quindi inizio gli eventi raccontati in Kingdom Hearts Chain of Memories.
Roxas, rimasto senza il suo amico, inizia a stringere un legame con Xion. I due sembrano avere molte cose in comune: entrambi non ricordano nulla della loro vita passata e, durante una missione, Xion si dimostra inaspettatamente in grado di brandire il Keyblade. La ragazza mostra finalmente anche il proprio volto, incredibilmente somigliante a quello di Kairi. Roxas decide di condividere anche con lei il rituale del gelato a Crepuscopoli.
Qualche tempo dopo, Roxas apprende da Xigbar e Saix, due figure molto importanti nelle gerarchie dell’Organizzazione, che tutti i membri inviati al Castello dell’Oblio potrebbero essere svaniti per sempre, Axel compreso. Il ragazzo, turbato va in missione e, ad un certo punto, cade in un sonno profondo. Questo avvenimento è legato a quanto sta accadendo a Sora nel Castello, come confermato da Saix e Xemnas, i quali, parlando dell’accaduto, affermano che l’unico modo per risvegliare Roxas è che Sora perda tutti i suoi ricordi. Grazie a Xion però la raccolta di cuori per la creazione del Kingdom Hearts artificiale non subisce battute d’arresto.
La stretta connessione tra Sora e Roxas è ancora più evidente quando il giovane Nessuno si risveglia dopo aver sognato quanto accade nel finale di Chain of Memories. Soffermiamoci un attimo sulla contemporaneità degli avvenimenti fino ad ora accaduti:
- Sora diventa un Heartless e contestualmente nasce Roxas;
- mentre al Castello dell’Oblio la memoria di Sora inizia ad essere alterata, Roxas cade in un sonno profondo;
- Sora va a dormire per ripristinare i propri ricordi e Roxas si risveglia.
La routine di Roxas torna grossomodo alla normalità. Un po’ di tempo dopo fa il suo ritorno anche Axel, dato ormai per spacciato da tutti, e i due riprendono i loro incontri dopo il lavoro a Crepuscopoli. Tuttavia il giovane Nessuno è in pena per la sua amica Xion, apparentemente scomparsa.
Roxas ed Axel la incontrano per caso di lì a qualche giorno, intenta ad affrontare un enorme Heartless e visibilmente in difficoltà. I due la aiutano a sconfiggere la creatura e la ragazza confessa loro di non essere più in grado di evocare il Keyblade. Ormai inutile per i piani dell’Organizzazione, ella teme che Xemnas e gli altri al comando progettino di sbarazzarsi di lei. Axel, però, ha un’idea: fino a quando non troveranno una soluzione a questo problema, Roxas dovrà compiere il doppio del lavoro, liberando quotidianamente una quantità di cuori consumati dagli Heartless sufficiente affinché i piani alti dell’Organizzazione pensino che Xion sia ancora perfettamente operativa.
Dopo aver mostrato brevemente l’arrivo di DiZ e Naminé a Crepuscopoli, si assiste ad un’interessante chiacchierata tra Xion ed Axel relativa alle loro vite passate: Xion sembra iniziare a ricordare qualcosa, ma la sua memoria sembra essere basata in gran parte su quella di un’altra ragazza, Kairi. Singolare che, dopo qualche giorno, durante una missione con Roxas, la ragazza riesca ad impugnare nuovamente il Keyblade.
A Xion viene affidato un incarico importante quanto difficile: le viene chiesto di trovare e affrontare un misterioso ragazzo che, vestito con un cappotto nero uguale a quello utilizzato dai membri dell’Organizzazione e in grado di brandire un Keyblade, sembra che stia cercando spiare i loro piani. La ragazza va in missione da sola e incontra il suo obiettivo: Riku. Il giovane Custode affronta Xion e la sconfigge, definendo lei e il suo Keyblade come fasulli. Tornata alla base, Saix mortifica Xion per il fallimento: «Sei un errore che non avremmo mai dovuto commettere».
Nuovamente inviata in missione da sola, la ragazza affronta un Heartless e cade in un sonno profondo per tre settimane. Durante questo periodo, la sua mente viene popolata dalle memorie di Sora: quando quest’ultimo riottiene il ricordo del salvataggio di Kairi alla Fortezza Oscura, Xion si risveglia. Questo avvenimento evidenzia ulteriormente come vi sia una stretta connessione tra la ragazza, Sora e Kairi. Tornata alla sua routine, Xion è tuttavia vittima di un nuovo sovraccarico di ricordi con un conseguente svenimento; Roxas ed Axel la riportano di corsa al quartier generale.
A questo punto rivediamo DiZ e Naminé mentre discutono davanti alla capsula contenente Sora. Capiamo che i due stanno tenendo d’occhio le mosse dell’Organizzazione e, in particolare, i movimenti di Xion e Roxas. Naminé sembra al corrente dei problemi che la giovane sta riscontrando nell’ultimo periodo e sembra conoscerne anche la causa: in quanto Nessuno di Sora, Roxas sta involontariamente facendo da tramite tra l’Eroe del Keyblade e Xion, permettendo a quest’ultima di impadronirsi di alcuni dei ricordi più importanti di Sora. Questo processo sta rallentando anche la rigenerazione della memoria del giovane Custode e l’unica soluzione a tutto ciò è che Xion e Roxas spariscano.
Xion intanto avvia delle ricerche sul proprio passato, spinta a saperne di più sui nuovi ricordi che le affollano la memoria, sulle proprie origini e sul suo legame con Sora. L’indagine la porta al Castello dell’Oblio, luogo che scopre essere il posto dal quale proviene. Qui incontra Axel che cerca di dissuaderla dal continuare ad approfondire, ma la ragazza si addentra comunque nelle stanze del maniero. Xion decide di lasciare l’Organizzazione, ma viene improvvisamente colta da un nuovo sovraccarico di ricordi che sfocia in una vera e propria crisi di identità. Fortunatamente Riku si imbatte nella ragazza mettendola in salvo.
Il giovane Custode decide di condividere con la ragazza quanto ha appreso da Naminé sul legame tra lei e Sora e, fondamentalmente, la mette al corrente del fatto che dovrà prendere una decisione: tenere i ricordi e continuare a vivere, oppure riconsegnarli a Sora e svanire per sempre. Riku decide di darle un po’ di tempo per pensare alla difficile scelta e, nel frattempo, si offre di starle accanto.
Intanto Roxas, preoccupato per l’improvvisa sparizione dell’amica, si lancia alla sua ricerca, senza però ottenere risultati. Gli Resta un ultimo luogo in cui dare un’occhiata: il Castello dell’Oblio. Axel tenta di scoraggiare l’amico, ma non riuscendoci, decide di accompagnarlo allo strano maniero per indagare. Arrivati lì però Roxas percepisce una presenza molto forte che gli causa quasi uno svenimento, costringendo Axel a portarlo via. I due si recano quindi a Crepuscopoli, e, inaspettatamente si imbattono in Riku e Xion. Il giorno successivo Roxas incontra nuovamente l’amica e riesce finalmente a parlarle per provare a convincerla a tornare nell’Organizzazione. Nel tentativo di evitare ulteriori domande sul perché della sua misteriosa scomparsa, la ragazza punta il proprio Keyblade contro l’amico. Axel, intento a spiare la chiacchierata, si trova costretto ad intervenire per riportare entrambi i suoi amici al quartier generale.
Con il ritorno di Xion tra i ranghi dell’Organizzazione, però, Roxas comincia a indebolirsi fino a divenire incapace di evocare il Keyblade. Axel allora, decide di rivelare a Xion tutta la verità sulle sue origini e sulla sua vera natura: la ragazza non è altro che un’incompleta replica di Roxas creata da Vexen, esattamente come il Riku Replica del Castello dell’Oblio; ciò la rende un pericolo per l’esistenza stessa di Roxas. Questo ulteriore tassello sulla sua vera identità, spinge la ragazza a prendere la sua decisione: durante una missione in compagnia di Axel e Xigbar, Xion si ribella per poter scappare e tornare da Sora e riconsegnargli i ricordi rubati; Xigbar viene messo al tappeto e Axel, a malincuore, lascia andare l’amica.
Al quartier generale Roxas e Xigbar, mossi da motivazioni diverse, criticano aspramente la scelta del loro collega, mentre Xemnas decide di convocare una riunione per svelare a tutti la verità su Xion. Rispetto a quanto già detto in precedenza da Axel, apprendiamo che Vexen stava ultimando la copia di Roxas al Castello dell’Oblio affinché l’Organizzazione potesse disporre del potere del Keyblade, importantissimo come sappiamo per la creazione del Kingdom Hearts artificiale. Infine il Leader affida ad Axel il delicato compito di recuperare Xion.
Roxas è in preda ai dubbi e la sua mente è affollata da domande: chi è, da dove viene, come mai è in grado di brandire il Keyblade? Chiede ad Axel di fornirgli una risposta ma, proprio come aveva fatto con Xion, l’amico lo invita a non approfondire. Roxas allora decide di lasciare l’Organizzazione:
Axel – «Ti sei deciso?».
Roxas – «Perché il Keyblade ha scelto me? Devo saperlo».
Axel – «Non puoi tradire l’Organizzazione! Se te li fai nemici, ti distruggeranno!».
Roxas – «Nessuno sentirebbe la mia mancanza».
Axel – «Non è vero. Io la sentirei».
Alla Villa di Crepuscopoli, Xion incontra Naminé e a questo punto viene svelata l’ultima importante informazione sulla sua natura: ella non è né Sora, né Roxas, bensì incarna nel suo aspetto e nella sua memoria i ricordi che Sora ha di Kairi, gli stessi dei quali era stato privato durante Chain of Memories. Come sappiamo, quando questi ricordi saranno restituiti a Sora, Xion sarà destinata a scomparire. Naminé però aggiunge che anche tutti coloro che hanno conosciuto la replica si dimenticheranno di lei. Axel sopraggiunge all’entrata della Villa e, dopo uno scontro, riesce a sopraffare Xion e a riportarla al quartier generale dell’Organizzazione.
La ragazza riesce nuovamente a fuggire e, nel tornare a Crepuscopoli, si imbatte in Roxas, proprio in cima a quella torre che aveva visto consolidarsi la loro amicizia. Xion spiega all’amico che ormai è tempo per lei di svanire: i ricordi rubati a Sora sono diventati troppi, talmente tanti che Roxas, guardando l’amica, non vede più il volto al quale era abituato, bensì quello del giovane Eroe del Keyblade. I due combattono, Roxas vince lo scontro e da quel preciso istante inizia a rimuovere la ragazza dalla memoria.
Il giorno seguente troviamo Roxas intento a tornare al quartier generale dell’Organizzazione per distruggere il Kingdom Hearts artificiale. Il Nessuno viene però intercettato da Riku, intenzionato a portarlo da Sora per poter finalmente portare a compimento il processo di ricostruzione dei ricordi del ragazzo. I due si affrontano e il Nessuno riesce ad evocare addirittura due Keyblade, mettendo alle strette Riku e costringendolo così a richiamare l’Oscurità presente nel suo cuore per vincere lo scontro. Purtroppo il giovane Custode ne uscirà segnato, assumendo le fattezze di Ansem in modo permanente.
Riku porta Roxas da DiZ e Naminé che si occuperanno di cancellargli i ricordi e prepararlo a riunirsi a Sora. A tal scopo, nonché per nasconderlo dall’Organizzazione XIII, il Nessuno viene confinato in una versione virtuale di Crepuscopoli.
Altri avvenimenti importanti:
- diversi membri dell’Organizzazione XIII sono i Nessuno di alcuni personaggi incontrati da Aqua, Terra e Ventus a Radiant Garden in Birth by Sleep. In particolare, il numero due, Xigbar, non è altri che il Nessuno di Braig;
- quando Xemnas recluta Roxas, capiamo come i Nessuno dell’Organizzazione abbiano ricevuto il loro nome. Si parte dai nomi delle persone dalle quali sono stati originati, si aggiunge una X e si procede ad anagrammare tutte le lettere (Sora – Roxas);
- ad un certo punto della storia, Saix chiede ad Axel di recarsi nuovamente al Castello dell’Oblio per svolgere una missione segreta. Sembra infatti che Lord Xemnas sia alla ricerca di una particolare sala tra le mura del maniero, la Stanza del Risveglio. È facile per noi capire che il Leader dell’Organizzazione sia sulle tracce della sala dove riposa Ventus;
- parlando della Stanza del Risveglio, Saix nomina anche un’altra sala alla quale sembrerebbe correlata, la Stanza del Riposo. Tuttavia la sua ubicazione non è specificata;
- sempre durante il colloquio tra Saix ed Axel, apprendiamo che oltre a Xion sembra che anche Naminé sia nata tra le mura del Castello dell’Oblio;
- Axel infine ammette di aver eliminato Vexen e Zexion per consentire a Saix di farsi strada ai piani alti dell’Organizzazione;
- durante la storia si può notare come il volto di Xion sia visto in maniera differente dai vari personaggi, a seconda del loro legame con Sora o con qualcuno a lui strettamente connesso. A chi non ha alcun collegamento con l’Eroe del Keyblade, semplicemente appare sempre coperto dal cappuccio; Roxas vede, come detto, un viso simile a quello di Kairi, e lo stesso vale per Axel, ma soltanto dopo aver instaurato un legame di amicizia con Xion; alla fine della storia, invece, sempre agli occhi di Roxas, il volto della replica appare identico a quello di Sora; Xigbar, infine, rivede in Xion il giovane Ventus;
- abbiamo definito il Kingdom Hearts creato dall’Organizzazione come artificiale. Posto che tuttora la natura del Mondo cuore di tutti i mondi è poco chiara all’interno della mitologia della saga video ludica, fino a questo momento nei giochi sono apparsi tre Kingdom Hearts: quello evocato da Xehanort in Birth by Sleep, la porta aperta da Ansem alla fine del primo capitolo e, appunto, quello creato da Xemnas e colleghi. Gli ultimi due, forgiati rispettivamente dal cuore dei mondi e dai cuori delle persone, sembrano essere forme “meno pure” rispetto al primo.
Concludiamo quindi anche il riassunto di 358/2 Days e vi auguriamo un ottimo Day One di Kingdom Hearts III. Noi intanto torniamo giovedì con un recap degli eventi del secondo capitolo della saga.