E se la principessa Aurora non si fosse mai svegliata? Questo è il “twist” narrativo che fa da premessa a C’era una volta un sogno, il romanzo di Liz Braswell ispirato a La bella addormentata nel bosco, facente parte della collana A Twisted Tale.
Come vi abbiamo raccontato, queste storie che rivisitano i classici d’animazione Disney sono tornate in libreria grazie a Giunti Editore con nuove copertine e con due nuovi titoli, tra cui appunto il retelling de La bella addormentata e Ciò che un giorno era mio (ispirato a Rapunzel).
C’era una volta un sogno ha inizio quando il principe Filippo, dopo aver sconfitto Malefica tramutata in drago, torna al castello dove giace addormentata la principessa Aurora. Con un bacio si accinge a svegliarla ma… qualcosa va storto, e anche lui cade in un sonno profondo, risvegliandosi proprio nella mente della principessa. Si tratta di un sogno, un’illusione creata da Malefica che in qualche modo è sopravvissuta e sta tenendo sotto scacco i protagonisti. Riusciranno Aurora e Filippo a risvegliarsi?
Ecco le principali differenze tra la storia di C’era una volta un sogno e il classico Disney La bella addormentata nel bosco.
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C’era una volta un sogno: differenze tra libro e film
L’ambientazione
Il romanzo C’era una volta un sogno ha un’ambientazione davvero peculiare: la mente della principessa Aurora! Come già accennato, la vicenda si svolge in un sogno creato da Malefica per intrappolare la protagonista e il principe Filippo. Ma l’illusione ha delle ripercussioni anche nella realtà: se i due innamorati non riusciranno a spezzare l’incantesimo e a svegliarsi entro il rintocco della mezzanotte, Malefica trionferà prendendo possesso di tutto il regno.
La caratterizzazione dei protagonisti
Nel classico d’animazione conosciamo poco il carattere di Aurora e Filippo: il loro lato più giovanile e giocoso emerge soltanto nelle interazioni con le fate o con il re Uberto, mentre nel resto del tempo sono raffigurati come i classici principe e principessa delle fiabe, pieni di grazia, eleganza e coraggio. In questo romanzo, invece, i due protagonisti sono vicini all’età dei lettori (Young Adult) e si comportano effettivamente come due ragazzi dei giorni nostri.
Il rapporto tra Aurora e Malefica
Un aspetto probabilmente ispirato al live action Maleficent è quello del rapporto tra Aurora e Malefica, che anche nel romanzo resta ambiguo. La signora del male è davvero cattiva fino in fondo, ma la scrittrice ha deciso di lasciare spazio anche alla possibilità che si sia effettivamente affezionata ad Aurora durante il tempo trascorso nel sogno. Una dinamica che verrà apprezzata dai fan del film con Angelina Jolie.
Il tema psicologico
Essendo ambientato nella mente di Aurora, C’era una volta un sogno ci permette di approfondire la sua psicologia. Come si è sentita la principessa durante i lunghi anni in solitudine nella foresta? Cosa prova per i suoi genitori, che l’hanno abbandonata alla nascita affidandola alle fate? E quello per Filippo è stato davvero un colpo di fulmine?
I poteri di Aurora
Nel mondo del sogno, Aurora ha il potere di plasmare la realtà, che dopotutto fa parte della sua mente. Per sconfiggere Malefica dovrà quindi imparare a controllare i suoi nuovi poteri, potendo contare sul sostegno delle tre fate Flora, Fauna e Serenella e dell’amato principe Filippo.