Attenzione, questo articolo contiene SPOILER
Intervistata da Entertainment Weekly per la promozione del film La Bella e la Bestia, l’attrice Emma Watson si è soffermata sulla sua Belle, sulle somiglianze e differenze con il classico animato e sul diverso background che il regista Bill Condon ha voluto regalarle nel live action.
Partendo dal suo desiderio di “volere di più” della vita al villaggio, che ben conosciamo fin dalla prima canzone del film animato, il regista ha immaginato un nuovo contesto in cui inserire il personaggio. In particolare, nel paese del live action le bambine hanno un solo destino, quello di fare i lavori domestici, mentre i maschietti ricevono un’istruzione e imparano a leggere e a scrivere.
Belle non ci sta e per questo decide prima di insegnare a una bambina a leggere (scena che vediamo anche nel trailer), poi di costruire un macchinario simile a una lavatrice, così che le altre donne del villaggio, libere dai loro lavori di casa, possano dedicarsi agli studi. Ma i suoi concittadini non apprezzano la sua iniziativa e, invece che ringraziarla, distruggono il suo lavoro.
“Credono che le donne non debbano leggere, ma non solo”, racconta la Watson. “Vedono Belle come una minaccia e sono profondamente sospettosi della sua intelligenza. Distruggere la sua lavatrice simboleggia non solo il voler fare a pezzi il suo lavoro, sul quale ha speso molte ore, ma anche il voler danneggiare il suo spirito progressista e spingerla a conformarsi verso una versione più socialmente accettabile di lei”.
Ovviamente tutto cambia quando la ragazza incontra la Bestia: nonostante le apparenze, lui è diverso dalla gente del villaggio e dimostra sensibilità e intelligenza, nonché una grande passione per la lettura che sarà ciò che alla fine li farà innamorare l’uno dell’altra.