Debutterà questa settimana a Denver per le preview il musical di Frozen, il cui trasferimento a Broadway è atteso per la primavera del 2018.
Lo spettacolo è ispirato al classico Disney del 2013, ma ovviamente presenta anche numerosi cambiamenti dovuti all’adattamento per un diverso medium. “Non faremo la copia esatta del film”, ha spiegato Thomas Schumacher, presidente di Walt Disney Theatrical. “Rievocheremo il film, ma creeremo un’opera originale pensata per il palcoscenico”.
Man mano che saranno divulgate le recensioni, raccoglieremo dunque qui le differenze più importanti rispetto al classico. Eccone alcune:
- Nel musical ci saranno tutte le canzoni originali, più 12 nuovi brani ancora una volta composti da Robert Lopez e Kristen Anderson-Lopez. In totale durerà 20 minuti in più del film.
- Olaf e Sven ci saranno, il primo in forma di marionetta manovrata dall’attore Greg Hildreth, il secondo è il ballerino Andrew Pirozzi.
- Olaf avrà due canzoni invece che una.
- I troll non ci saranno. Saranno sostituiti da non precisate “creature nascoste”, tratte dal folklore scandinavo. La canzone “Fixer Upper” però rimarrà, probabilmente cantata da questo “hidden folk”.
- Il musical non si aprirà con Kristoff e gli estrattori di ghiaccio, ma con le suddette creature fatate che cantano in norvegese.
- Non ci sarà Marshmallow, il pupazzo di neve guardiano del palazzo di Elsa.
- Per ovvie ragioni, non ci sarà l’inseguimento della slitta di Kristoff e Anna da parte dei lupi.
- Tra le canzoni nuove ci saranno due brani cantati da Elsa: Dangerous to Dream nel primo atto e una canzone nel secondo in cui parla delle difficoltà di avere un potere che non riesce a controllare.