Ha compiuto da poco 25 anni il classico Disney La Bella e la Bestia, eppure, come ogni classico che si rispetti, non è invecchiato di una virgola.
La pellicola fu particolarmente importante per quelli che oggi sono noti come i Walt Disney Animation Studios. Non solo fu il primo film d’animazione a fare la storia ottenendo la nomination all’Oscar come Miglior Film, ma fu forse quello che più di tutti dettò le regole del cosiddetto “Rinascimento Disney” proponendo una colonna sonora e una struttura modellate su un musical di Broadway.
C’è anche un altro particolare che vale la pena notare: La Bella e la Bestia è uno dei primi tentativi della Disney di mescolare l’animazione tradizionale con le allora emergenti tecniche della CGI, la computer grafica. In particolare la scena del romantico ballo nel salone dei due protagonisti fu il primo tentativo per un classico Disney di creare uno sfondo animato in 3D che fosse in movimento.
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=9qtTPTxvoPA]Ne parla sulle pagine di Cartoon Brew il responsabile dell’animazione Jim Hillin, che ricorda come avesse a disposizione soltanto 5 animatori per portare a termine la sequenza, oltre a dei “computer che probabilmente potevano fare circa 1/10 di quello che possono fare i vostri cellulari oggi”.
Quando ha iniziato a lavorare al progetto, Hillin si è accorto che la Disney non aveva mai realizzato prima di allora uno sfondo in movimento. I ricercatori degli archivi Disney gli hanno mostrato il lavoro realizzato con la multiplane camera per film come Bambi o La Bella Addormentata, ma nulla che fosse più recente. L’artista ha chiesto quindi ai disegnatori che si occupavano degli sfondi di creare un modello a matita che poi sarebbe stato utilizzato come riferimento per l’animazione al computer. “Almeno avevamo qualcosa da cui prendere ispirazione. Dopo aver realizzato la nostra sala da ballo in CGI in modo che fosse identica al loro disegno su carta, ci sarebbe rimasto soltanto da studiare il movimento della telecamera.”
La creazione dello sfondo è stata portata avanti parallelamente all’animazione dei personaggi (per i quali, secondo Hillin, non è mai stata presa in considerazione l’eventualità di utilizzare il computer). Affinché gli animatori potessero procedere con il disegno a matita in contemporanea, gli artisti della CGI hanno realizzato un modello tridimensionale della sala da ballo con una griglia che divideva in sezioni il pavimento, per permettere loro di visualizzare lo spazio 3D e di posizionare di conseguenza i personaggi nel punto giusto.
L’intervista completa (in inglese) su Cartoon Brew