Netflix ha appena diffuso il trailer di Lost Ollie, la serie live-action che debutterà sulla piattaforma il prossimo 24 agosto.
La storia segue il dolce Ollie, un coniglio di pezza di peluche con le orecchie flosce che si risveglia e si scopre in un luogo sconosciuto,. Legato solo ai suoi ricordi, un po’ confusi, intraprende un viaggio epico per ritrovare il suo migliore amico Billy.
La versione originale dello show può vantare le voci di Jonathan Groff, Tim Blake Nelson e Mary J. Blige e nel cast nomi come Jake Johnson, Gina Rodriguez e Kesler Talbot.
Questo il video in lingua:
Di seguito potete vedere anche il poster ufficiale in versione originale:
Informazioni su Lost Ollie
La serie ibrida sarà composta da 4 episodi della durata di 45 minuti l’uno e unisce l’azione dal vivo a personaggi animati in CGI (realizzati dal noto studio Industrial Light & Magic). Lost Ollie è ispirato al libro Ollie’s Odyssey del famoso autore e illustratore William Joyce.
Shannon Tindle (regista di Kubo and the Two Strings e sceneggiatore di Coraline e la porta magica) è il creatore, sceneggiatore e produttore esecutivo della serie. Questa è stata diretta dal premio Oscar Peter Ramsey (Spider-Man: Into the Spider-Verse, Le cinque leggende – altro progetto basato su un’opera di William Joyce, tra l’altro -), che ne è anche produttore esecutivo. Shawn Levy e Josh Barry si uniscono a Tindle come produttori esecutivi con la loro 21 Laps Entertainment (con la quale hanno prodotto Stranger Things) insieme a Emily Morris, co-produttrice esecutiva. Anche Brandon Oldenburg e Lampton Enochs sono produttori esecutivi.
Secondo il presidente della sezione “young adult and family” di Netflix Teddy Biaselli: “Lost Ollie è veramente un’odissea con protagonisti due amici che tentano di riabbracciarsi affrontando tutti i pericoli che l’infanzia gli scatena addosso. Adoro questa serie perché attinge da tutte quelle emozioni che proviamo quando perdiamo qualcosa o qualcuno di importante e racconta il coraggio che dobbiamo trovare dentro di noi per riprenderci quanto perduto… o per andare avanti”.
Che cosa ne pensate?