Il primo giorno di Lucca Comics & Games 2017 ha ospitato la presentazione della miniserie La Nuova Storia e Gloria della Dinastia dei Paperi. Scritta da Alessandro Sisti e disegnata da Claudio Sciarrone, la storia è un prosieguo della celebre Storia e Gloria della Dinastia dei Paperi datata 1970 e firmata dal trio Martina/Scarpa/Carpi.
Il primo episodio è stato presentato in anteprima proprio a Lucca: allo stand di Topolino era possibile infatti acquistare già il numero 3233 del magazine (con una copertina ad edizione limitata), oltre al 3232 contenente il prologo. La storia si svilupperà per sei puntate, dal numero 3233 al 3238.
L’idea è nata in occasione dei festeggiamenti del compleanno di Paperone e riprende il concetto originale della Storia e Gloria della Dinastia dei Paperi, spostandolo però nel futuro.
La storia andrà infatti avanti di secolo in secolo, fatto che ha permesso allo sceneggiatore Sisti di immaginare uno sviluppo coerente della società paperopolese. Avendo date precise, il concetto futuristico non si atterrà a un solo archetipo dell’avvenire, ma sarà presente in varie modalità, permettendo di portare sulle pagine qualcosa di cupo che si rifà a Blade Runner alternato magari ad un immaginario più luminoso come quello di Star Trek. Lo sceneggiatore ha raccontato di aver non solo rispettato l’impostazione della serie originale, ma di aver cercato anche di non creare incongruenze con quello che era già stato immaginato del futuro da altri autori.
Il disegnatore Claudio Sciarrone, amante del cinema di fantascienza, ha spiegato di aver attuato un lavoro di raccolta filologica del suo sapere in questo campo per rendere al meglio gli scenari. Rifacendosi all’idea di esplorazione spaziale all’interno dei videogame, ha spiegato come l’ambiente debba essere sviluppato andando oltre il semplice scenario che si presenta al pubblico: si deve pensare, ad esempio, cosa c’è dietro una determinata porta anche se non verrà mai aperta. L’ambiente è preciso ed è lo stesso personaggio a influenzarlo, quindi Paperino del futuro girerà a bordo del corrispettivo della sua attuale 313.
Non cambieranno, invece, i rapporti fra i vari personaggi che rimarranno quelli a cui i lettori sono affezionati, ma vedremo come i loro affetti ed emozioni si esprimeranno in una società completamente diversa.
La Nuova Storia e Gloria della Dinastia dei Paperi
Chi c'era poco fa all'appuntamento a Lucca Comics & Games con Alessandro Sisti e Claudio Sciarrone l'ha già visto in anteprima. Per tutti gli altri, ecco il comic trailer della prossima, grandiosa saga La Nuova Storia e Gloria della Dinastia dei Paperi, che trovate con il prologo già su Topolino in edicola.❗ATTENZIONE❗contiene spoiler del capitolo 1!
Pubblicato da Topolino Magazine su Mercoledì 1 novembre 2017
Complicata, invece, è stata la realizzazione dei nuovi abiti. Se gli abiti “classici” dei personaggi sono ormai diventati quasi automatici da disegnare, comprendere e studiare i movimenti di un nuovo outfit è sempre complesso ed è necessaria un’attenzione maggiore affinché il personaggio possa recitare comodamente ed apparire naturale. Sciarrone ha difatti ammesso di aver dovuto controllare più volte i vestiti per riuscire ad assorbire al meglio ogni dettaglio e renderlo alla perfezione in ogni vignetta.
Il disegnatore ha anche parlato di come la tecnologia influirà sulle vite dei personaggi a livello profondamente personale. Se si porrà maggior attenzione ai disegni, ci si potrà accorgere di come, per esempio, zio Paperone smetterà di indossare occhiali e potremo notare, in vignette particolari, come le sue iridi appaiano diverse dal solito (come quelle di Lyla Lay, anche se egli stesso ha dichiarato di essersi tenuto lontano dall’ ”effetto PK”). Questo perché nel futuro immaginato da questa saga, la tecnologia sarà andata così avanti da riuscire ad eliminare i difetti, fino alla possibilità di riprogrammarsi completamente per poter essere come si vuole.
Non solo gli abiti sono stati oggetti di modifiche: anche i nomi dei paperi del futuro sono cambiati. La società, spiegano i due artisti, sarà così simbiotica con il linguaggio web che lo stesso modo di parlare evolverà in qualcosa di diverso. E così, ad esempio, Paperone verrà rinominato Z_DePap, a favore di una parlata pregna di abbreviazioni tipica della scrittura del mondo di internet.