Un solo grido risuona da ieri per gli appassionati di cinema: Mary Poppins censurato. Ma in che modo? Spieghiamo un attimo come stanno davvero i fatti, che genere di censura è stata applicata, se così può esser chiamata, e soprattutto dove essa viene applicata.
Non è una censura della Disney
Il film del 1964 si era salvato dall’aggiunta di cartelli o dalla semplice rimozione da cataloghi o ri-distribuzioni in sala o in Home-Video a opera della stessa The Walt Disney Company, avvenuta qualche anno fa (celebre il caso del disclaimer all’inizio di Dumbo o il fatto che non sia quasi più reperibile I Racconti dello Zio Tom). Al contrario, però, non ha passato totalmente indenne le analisi della British Board of Film Classification, ovvero dell’organo che si occupa di valutare i film distribuiti in sala o in home-video in base all’impatto che possono avere sui più giovani e con il potere di vietare la visione di un lungometraggio a una determinata fascia d’età.
La notizia arrivata nella ultime ore, infatti, riporta che l’organo inglese, solo per il territorio che ne fa capo, ha alzato il livello di guardia per il film vincitore di 5 Oscar e candidato a 13 nomination, passando dall’essere qualificato U (ovvero come film per tutti) a PG (ovvero visione da parte dei bambini consigliata con la presenza dei genitori).
Mary Poppins censurato? Ecco come e per cosa
La motivazione è legata al linguaggio presente nel film, definito discriminatorio non nella sua interezza ma parzialmente. La “colpa”, oltre al fatto che Mary Poppins sia un prodotto uscito 60 anni fa, è dell’Ammiraglio Boom, iconico personaggio del film che in più di una scena, due per l’esattezza, cita in modo dispregiativo i “Khoikhoi”, che nell’adattamento italiano curato da Giulio Panicali su dialoghi di Roberto De Leonardis sono “gli Ottentotti”. In qualunque modo vengano essi chiamati, il termine fu inventato dai coloni olandesi che nel XVII secolo si insediarono per primi nelle zone di Capo di Buona Speranza e definirono così le tribù che vi risiedevano.
Il termine, che sembra significasse “balbettante”, è usato dall’Ammiraglio in due occasioni:
- quando, mentre Mary Poppins, Jane e Michael si dirigono a comprare il pesce – per poi ritrovarsi a casa dello Zio Albert – l’ammiraglio li scruta e gli urla dal tetto-nave della propria dimora “Michael, quale bella avventura hai in programma per oggi? Vai a combattere gli ottentotti o a scovare tesori nascosti?“,
- durante la scena di Tutti insieme sui tetti di Londra, quando osservando un orda di spazzacamini saltare tra u comignolo e l’altro, l’ammiraglio esclama “Siamo assaliti dagli ottentotti!”.
Le dichiarazioni della BBFC al Daily Mail su Mary Poppins censurato
Un portavoce della British Board of Film Classification ha dichiarato quanto segue al Daily Mail su Mary Poppins censurato: “Abbiamo capito dalle nostre ricerche sul razzismo e sulla discriminazione che per i genitori è centrale la preoccupazione sull’esposizione dei bambini a linguaggi o comportamenti discriminatori che potrebbero ritrovarsi a ripetere senza rendersi conto dall’alto potenziale offensivo delle parole (o degli atteggiamenti).“
In conclusione
In altre parole, il caso “Mary Poppins censurato” non esiste. Il film uscirà e continuerà a uscire intonso in tutto il mondo, al cinema, su Disney+ o in Home-Video, semplicemente in Inghilterra, patria della tata stessa e dei Banks, sarà consigliata la sua visione da parte dei bambini con un adulto al loro fianco.
Sì, ancora una volta – forse – un eccesso di attenzione, ma ancora una volta un eccesso di titoli e notizie riportate in modo non proprio corretto e onesto. Qui, di praticamente perfetto sotto ogni aspetto, resta sempre e solo Mary Poppins.