Nel gennaio 2019, la Disney ha annunciato di aver aumentato il salario del proprio CEO Bob Iger dell’80%, arrivando a un bonus di 65.6 milioni di dollari dopo un anno fiscale particolarmente di successo, che ha portato infine all’acquisizione della 21st Century Fox. Anche se da allora, e proprio a causa dell’acquisizione, il salario di Iger è stato ulteriormente rivisto, questo non ha trattenuto una nipote di Walt Disney dal dimostrare il suo disappunto.
Abigail Disney lavora nel mondo del cinema, ma è soprattutto la bis-nipote di Roy O. Disney ovvero il fratello di Walt, figura che contribuì alla fondazione della Walt Disney Company soprattutto sul piano economico e amministrativo. Come il resto della famiglia Disney ancora vivente, anche Abigail non ha più nulla a che fare con l’azienda a livello decisionale: lei stessa specifica di possedere solo poche azioni, e di “non aver voce in capitolo su quello che succede lì, al pari di chiunque altro”.
Durante il Fast Company Impact Council, la signora Disney ha definito la paga del CEO Bob Iger “esagerata”, affermando che con quei soldi avrebbe potuto regalare un 15% di aumento a tutti i dipendenti di Disneyland e rimanere comunque con altri 10 milioni per sé.
In seguito, ha espresso più approfonditamente il suo pensiero tramite il suo profilo Twitter. “Per allontanare le critiche riguardo agli stipendi bassissimi che hanno i vostri lavoratori, dite di pagare di più del salario minimo garantito a livello federale, e che in cambio fornite anche un’istruzione gratuita”, ha affermato Abigail Disney. “Ma questo è semplicemente aggirare il problema. Sappiamo tutti che il salario minimo non basta per vivere bene. Perciò, dato che l’azienda non ha mai guadagnato così tanto come in questo momento storico, perché paghiamo i lavoratori con cifre così vicine al minimo sindacale?”.
Secondo Abigail Disney, i soldi potrebbero essere distribuiti equamente tra i dipendenti di Disneyland, ad esempio. “Ci sono oltre duecentomila lavoratori a Disneyland. […] Ammettiamo di aumentare lo stipendio di coloro che guadagnano meno in assoluto: 50.000 lavoratori otterrebbero un aumento di 740 dollari solamente con metà del bonus di Iger. Già questo sarebbe incredibile. Ma aggiungendo il 50% delle paghe degli altri executive di livello alto, si tratterebbe di un cambiamento enorme per persone che oggi lavorano full time e vivono sulla soglia di povertà o addirittura sotto. E che differenza farebbe per chi darà via la metà del suo bonus? Nessuna. Al massimo non potranno permettersi una terza casa o un’altra barca di lusso”.
Abigail Disney ha sottolineato poi come usare la scusa del fornire opportunità di istruzione ai lavoratori analfabeti o poco acculturati sia comunque un modo per lavarsi le mani del loro reale benessere economico. “Ipotizziamo che ricevano tutti un’istruzione e che riescano ad ottenere lavori migliori. Chi pulirà le vostre stanze? Chi staccherà le gomme da masticare dai marciapiedi di Disneyland? Qualcun altro, immagino. […] È giusto che ci sia una categoria permanente di persone disperate che puliscono il casino che lasciamo noi? […] Un lavoratore a tempo pieno, in qualsiasi ambito, dovrebbe essere in grado di poter acquistare medicine, cibo, di pagare l’affitto, i trasporti, l’asilo e la scuola per i figli, come minimo.
Se volete che qualcuno vi cambi le lenzuola e vi lavi gli asciugamani, almeno rispettate la dignità di coloro che pagate per farlo al vostro posto. Se ciò che fanno è necessario a mandare avanti il vostro business, allora hanno diritto ad essere pagati per vivere dignitosamente. Stanno contribuendo al vostro successo, e chi contribuisce al successo di un’azienda così ricca e lo fa lavorando a tempo pieno non dovrebbe patire la fame, non dovrebbe razionare l’insulina e non dovrebbe dormire in macchina”.