Domenica 16 ottobre è stato presentato in anteprima mondiale ad Alice nella Città Poker Face, secondo film da regista di Russell Crowe, che ricopre anche il ruolo di protagonista e di sceneggiatore del thriller. Al suo fianco troviamo Liam Hemsworth, RZA, Elsa Pataky, Aden Young, Steve Bastoni, Daniel MacPherson, Brooke Satchwell, Molly Grace, Paul Tasson e Jack Thompson.
La storia vede protagonista il miliardario Jake Foley (Russell Crowe), il quale decide di riunire i suoi amici di sempre per una serata di poker dopo anni di lontananza. L’uomo invita così nella sua lussuosa casa Alex (Liam Hemsworth), Billy (Matt Noble), Sam (Daniel MacPherson) e Paul (Steve Bassoni). Jake però ha in mente una serata unica, diversa da tutte le altre per i suoi amici di infanzia. Una serata che permetterà loro di vincere un’ingente somma di denaro e a Jake di conoscere quei segreti che i suoi amici non sono mai riusciti a confessare.
Dopo il prologo, in cui facciamo la conoscenza dei protagonisti da giovani e di come siano diventati inseparabili, veniamo catapultati nel presente dove troviamo Jake intento a preparare la serata di poker, dove non mancheranno puntate azzardate e buon vino. Un vero e proprio tuffo nel passato per i cinque amici, che non si vedono da troppo tempo. Ma Jake ha un secondo fine, ovvero vuole conoscere i segreti dei suoi amici, quelli che non sono mai riusciti a confessargli. Ed è proprio quando la partita inizia che Poker Face da il meglio di sé. Una partita che sin dalla prima mano risulta essere adrenalinica e piena di tensione, con puntate milionarie. A questo si inframezzano i discorsi dei cinque amici che ricordano esilaranti episodi passati e che si prendono in giro vicendevolmente, tra risate e alcol.
Minuti in cui la regia di Crowe si sofferma su dettagli, come le carte e soprattutto gli sguardi dei protagonisti, che lasciano trasparire una vasta gamma di emozioni. In fondo la faccia da poker del titolo è solo quella di Jake. Crowe riesce a restituire tutta la determinazione di un uomo che non ha nulla da perdere. Si percepisce in breve tempo come la vera partita di poker non sia quella che i cinque amici giocano con le fiches e le carte ma quella che riguarda le loro vite ed i segreti che custodiscono. Il poker è solo un mezzo per arrivare ad un obiettivo.
Ma è solo un fuoco di paglia, i minuti iniziali sono l’unico aspetto positivo di Poker Face, che all’improvviso diventa un film completamente diverso. Repentinamente cambiano del tutto registro e genere. Il confronto tra gli amici dura una manciata di minuti e veniamo a scoprire subito quali sono i segreti che ognuno di loro non ha mai avuto il coraggio di confessare. Neanche il tempo di iniziare quindi che le carte vengono scoperte immediatamente. Inoltre nel film convivono fin troppi generi senza che questi vengano amalgamati a dovere. Si passa dall’heist movie all’home invasion senza senso di continuità e senza un vero perché.
Come se non bastasse la storia scorre sin troppo veloce. Non si ha il tempo di affezionarsi a nessuno dei protagonisti in scena, allo stesso modo alcuni personaggi risultano superflui e fuori luogo in un contesto in continuo mutamento. Proprio la sceneggiatura è uno dei punti deboli del film, troppo sconclusionata e incapace di dare vita ad una storia dove la tensione e il mistero avrebbero dovuto esserne i cardini. Una vicenda quella raccontata in Poker Face interessante nelle intenzioni ma sviluppata in maniera troppo frettolosa e senza il giusto approfondimento.
Poker Face purtroppo paga la gestazione travagliata, come dichiarato dallo stesso Crowe nella conferenza stampa di presentazione, tanto che lo stesso regista e protagonista è salito a bordo in corsa, dovendo riscrivere in poco tempo la sceneggiatura. Un vero peccato.
Poker Face arriverà al cinema il 24 novembre.